Corsa contro il tempo per salvare l’economia del territorio
È stata questa la premessa stamane, durante la riunione urgente convocata dal Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna per trovare soluzioni immediate al problema della condotta collassata per ben quattro volte negli ultimi due mesi, e che non può essere riparata se non con un intervento di manutenzione straordinaria quantificato in 4,3 milioni di euro.
“Si tratta di un intervento che non è prorogabile – ha spiegato Toni Stangoni, presidente del Consorzio – perché già dalla prossima primavera potremmo trovare serissime difficoltà a dare una risposta in termini di approvvigionamento idrico a un comparto che qua regge l’economia locale. Stiamo quindi parlando di un territorio che proprio sull’acqua e sulla distribuzione che ne fa questo consorzio attraverso le proprie infrastrutture, basa la sua capacità produttiva e rifornisce i punti vendita di prodotti di altissima qualità. Per questo la politica ha un ruolo importantissimo nel trovare immediatamente la soluzione. Ossia le somme che portino alla immediata cantierabilità dell’opera”.
“La condotta collassata che alimenta la Bassa Valle del Coghinas, ha ceduto per ben quattro volte negli ultimi due mesi – ha spiegato invece Giosuè Brundu, direttore -. Realizzata agli inizi degli anni 90 nell’ambito del progetto che riguardò lavori di riordino della rete irrigua del Comprensorio 1° Lotto Bassa Valle del Coghinas, ha ceduto l’ultima volta, provocando seri danni, nella notte tra sabato 23 e domenica 24 settembre. I nostri uffici e i nostri tecnici si sono immediatamente attivati per trovare una alternativa e non lasciare a secco le aziende con l’utilizzo di un’altra distributrice di un lotto adiacente che dirama dalla stessa vasca. A tale scopo, sono stati individuati 6 settori e le aziende potranno accedere al servizio irriguo una volta ogni sei giorni. Tale soluzione ha però un limite, poichè può garantire il servizio nel solo periodo invernale, ma non potrà in alcun modo essere utilizzata con efficienza dopo il mese di aprile 2024”.