Garantire i Diritti Umani è diventata una missione impossibile?
Mercoledì 18, i volontari di Uniti per i Diritti Umani, saranno nuovamente a Cagliari per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema sempre più attuale.
Sono trascorsi pochi mesi dall’ultima iniziativa a Cagliari dei volontari di Uniti per i Diritti Umani, ma sembrano passati anni, tanti sono gli avvenimenti successi in questo breve lasso di tempo.
Come non fossero state sufficienti le 59 guerre già in atto in giro per il pianeta, se n’è aggiunta una che improvvisamente ci ha riportato ad un periodo che tutti consideravamo irripetibile: il massacro, ma sarebbe più appropriato definirlo genocidio tra palestinesi e israeliani. Genocidio! Potremmo definirlo in tanti modi, secondo dal punto di vista da cui lo si osserva, dando la responsabilità all’una o all’altra delle fazioni, ma sempre di genocidio si tratta.
Dopo 75 anni, i valori contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sono poco più che dei nobili principi scritti su un pezzo di carta.
Una sconfitta per tutta l’Umanità.
Sì, perché oggi non è solo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani a perdere su tutti i fronti, con essa sono tutte le Nazioni democratiche e civili che compongono l’assemblea generale delle Nazioni Unite, che avrebbero dovuto vigilare affinché questa carneficina non accadesse. È il concetto stesso di Umanità, quella con la “U” maiuscola, ad aver perso la dignità per poterci definire “Esseri Umani”, visto che in questa realtà di riconducibile a “Umano” non è rimasto più nulla.
Sembrerebbe che la situazione sia sfuggita di mano e che il destino dell’umanità sia riposto nelle mani di coloro che hanno l’interesse di vederla soccombere e non sopravvivere.
Garantire a tutti i Diritti Umani è diventata una missione impossibile?
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard
Parlare di Diritti Umani per i volontari di Uniti per i Diritti Umani e di Scientology è diventata una necessità vitale. Rimetterli al centro delle conquiste non più rinviabili è diventato un obiettivo cui dobbiamo lavorare tutti, non solo chi è preposto al governo delle nazioni; ciascuno di noi deve essere protagonista in questa riconquista della civiltà. In qualche misura, siamo tutti responsabili di ciò che ci accade attorno; fosse nel punto più sperduto del pianeta, probabilmente non abbiamo fatto abbastanza per evitare che ciò succedesse.
La Dichiarazione Universale
Per quanto importante, non è sufficiente la distribuzione dei libretti contenenti i trenta articoli della Dichiarazione Universale, attività che i volontari continueranno a fare nei vari centri dell’isola e, se possibile, intensificheranno.
Ognuno di noi deve sentirsi parte attiva del cambiamento, mettendo i valori dei Diritti Universali al primo posto nella propria vita e nei rapporti con gli altri. I Diritti Umani nascono dalle nostre azioni che saranno di esempio per chi ci sta attorno. Sarà l’esempio e non le parole spesso inascoltate a favorire la nascita di una cultura nuova, basata sul rispetto reciproco, che rifiuta la prevaricazione, privilegiando la comprensione, la tolleranza e l’aiuto. In una parola: l’amore; parola tanto proferita ma poco usata nella vita quotidiana. Tanti piccoli e semplici atteggiamenti, apparentemente insignificanti e senza valore ma, se fatti da tutti, sono in grado di cambiare la società, rendendola nuovamente “Umana”.
Info: www.unitiperidirittiumani.it