I giovani hanno voglia di lavorare?
I giovani hanno voglia di lavorare? Spesso questa è una delle domande più presenti nei discorsi tra “adulti”, definire i giovani come degli scansa fatica, di persone che pensano solo al divertimento o a stare tutto il giorno nel divano. Facile giudicare, ma è davvero così?
Son cambiate tante cose in questi ultimi anni, il contesto sociale, le persone e le opportunità di lavoro. Prima era tutto più semplice, anche la scuola era molto più semplice e c’erano meno problemi e burocrazia e alla vita costava meno rispetto ad ora.
Prima per trovare lavoro venivi assunto anche senza esperienza e alla prima opportunità eri sistemato a vita. Ora invece, prima di ottenere un lavoro a tempo indeterminato devi fare la prova di qualche giorno, il tirocinio, poi ti assumono per qualche mese per poi mollarti. Non ci sono più certezze.
Per 36 ore settimanali ci sono offerte di lavoro discutibili, una di queste è: “Offresi tirocinio di 36 ore dal lunedì al sabato per 500 euro, per 6 mesi”. Ora, riflettiamoci, con 500 euro una persona può essere indipendente economicamente?
Di questi tempi è decisamente impossibile. E allora chiediamoci se sono veramente i giovani a non voler lavorare o se il mondo del lavoro non è più quello di un tempo.
I giovani non vogliono essere sfruttati, non vogliono di certo lavorare gratis per il datore di lavoro per accrescere solo il suo portafoglio. Ma non vogliono nemmeno rimanere a casa, per questo molte volte accettano proposte lavorative aberranti giusto per fare esperienza. Perché spesso ci sono addirittura offerte che chiedono un giovane max di 20 anni con esperienza, ma se l’esperienza e l’opportunità di lavorare non gliela offrite, quando fa esperienza questo povero ragazzo? È che tutti sono più interessati a fare i soldi che a formare una persona.
Ormai, anche chi si laurea non ha più la certezza di lavorare per quello per cui ha studiato. Accetta qualsiasi cosa: pensiamo a quanti laureati c’erano per i posti da netturbino in Campania, tantissimi. I giovani non hanno paura di sporcarsi le mani, ma vogliono essere pagati il giusto, per potersi divertire, uscire, crearsi una famiglia, senza dipendere ancora a 40 anni dai genitori.
Simona Baccoli