Il crogiuolo: al via, da lunedì 30 ottobre fino al 7 dicembre, la IV edizione del festival di letteratura Mondo Eco
Il crogiuolo vara la quarta edizione del festival di letteratura MONDO ECO, dedicato alla Sostenibilità Ecologica, Sociale e Culturale, organizzato con la direzione artistica di Rita Atzeri e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna (Servizio beni librari) e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari. Un progetto che anche quest’anno si conferma molto articolato, con un programma nutrito, e un calendario serrato, dal 30 ottobre al 7 dicembre, che prevede un cartellone ricco di incontri con autori di levatura nazionale e regionale. Come, fra gli altri, Riccarda Zezza, Carmela Scotti, Simone Regazzoni, Piergiorgio Pulixi, Chiara Colombini, Alessandro Porro, Stefania Spanò, Maurizio Ridolfi, Maria Anna Di Gioia, Emanuela Nava. Il festival propone, oltre alla sezione strettamente letteraria, un convegno nazionale, spettacoli, laboratori, attività di animazione e sensibilizzazione alla lettura, visite guidate.
Mondo Eco 2023, avendo come obiettivo primario la promozione della lettura, intende stimolare ancora l’attenzione al tema della Sostenibilità, come sempre declinato in tutti i suoi aspetti, ecologico, sociale, cultura e politico, associandolo quest’anno a quello del mare. “Il mare è metafora degli abissi dell’animo umano con le sue inquietudini e contraddizioni”, spiega Rita Atzeri. “Il mare è metafora con i suoi flussi opposti di conflitti e guerre, come quelle che continuiamo a vivere nel quotidiano delle relazioni interpersonali e fra Stati e Nazioni. Il mare è il luogo del viaggio, viaggio della speranza per troppi che non giungono alla meta. Il mare è anche metafora dello sconfinare di conoscenza e sentimenti: il Mare Magnum”.
Il festival, sulla scia delle scorse edizioni, è strutturato in panel tematici che tratteranno argomenti di grande attualità, spesso controversi, con esperti di settore, docenti, ricercatori, che racconteranno i loro studi, esperienze, attività, approfondimenti, e con scrittori, che attraverso i libri di cui sono autori parleranno dei loro punti di vista. Le aree tematiche, e di riflessione, del festival targato 2023: la sezione Romanzi e saggi, i panel Teatro, con un importante convegno nazionale sul rapporto fra scena ed editoria, Società, PCI, dedicato alla storia del Partito Comunista Italiano e al forte impatto avuto nel panorama politico italiano. I luoghi: Cagliari soprattutto, con una puntata a Sant’Anna Arresi e le restanti attività in Ogliastra, a Sinnai, Quartucciu e Sassari, tra novembre e dicembre.
Il crogiuolo ha deciso di investire ancora su una rassegna originale, con una variegata rete di partner e con la rinnovata ambizione di diventare il primo festival letterario sardo dedicato alla Sostenibilità. Prosegue anche quest’anno la collaborazione con luoghi chiave della cultura e dell’istruzione, come scuole e biblioteche. Importante la rete di collaborazioni che si è andata costituendo, con enti, istituzioni, associazioni, di volontariato, culturali e di spettacolo, festival letterari, i Sistemi Bibliotecari Monte Claro (Città Metropolitana di Cagliari) e del Nord Ogliastra. Mediapartner di progetto del festival sono Eja tv e Radio X.
Gli incontri con gli autori
Con la sezione Romanzi e Saggi si comincia a Cagliari – Pirri lunedì 30 ottobre, alle 18.30 a Casa Saddi (via Fieramosca 17), centro principale degli incontri, con Riccarda Zezza, collegata via streaming, fondatrice e CEO di Lifeed, l’unica piattaforma di apprendimento al mondo che fa emergere le competenze soft dalle transizioni di vita e dalle attività di cura, come la genitorialità, l’accudimento di una persona anziana, l’attraversamento di una crisi. Oggi la piattaforma Lifeed è utilizzata da 50.000 persone in 100 aziende, in Italia e nel mondo.
Zezza presenta “Cuore business. Per una nuova storia d’amore tra persone e lavoro” (edizioni Il Sole 24 Ore). Oggi si torna a discutere di qualità del lavoro. Riumanizzarlo il è il grande tema del nostro tempo, dopo il declino del mito della produttività. Possiamo riumanizzare il lavoro e trovare motivi per rimetterci il cuore, possiamo addirittura amare quel che facciamo? Una riflessione attenta arriva dal libro dell’ex manager di grandi aziende, oggi imprenditrice premiata da Fortune Italia come “Most Influential and Innovative Woman”. Dialoga con l’autrice la progettista culturale Giuditta Sireus.
A seguire, alle 19.45, arriva Luca Ongaro con “L’enigma di Macallè. E se il corso della storia fosse andato in un altro modo?” (edizioni SEM). A parlarne con l’autore la giornalista Claudia Sarritzu. Siamo nel 1958, l’Italia non ha perso la battaglia di Adua e la Storia ha preso un altro corso. Durante la Grande Guerra il Paese è rimasto neutrale e Giacomo Matteotti è stato capo del governo per molti anni; adesso, dopo i problemi creati dall’esecutivo Pella-Fanfani, si ripongono grandi speranze nel nuovo ed energico Ministro delle Colonie, Sandro Pertini, che ha sostituito il vecchio e patetico Benito Mussolini. A Macallè, capoluogo della provincia meridionale della colonia Eritrea, il commissario Francesco Campani indaga su un orrendo delitto partendo da un unico, indecifrabile, indizio: la vittima, prima di morire, dopo essere stata mutilata, si è sfilata la fede nuziale e l’ha nascosta in bocca. Italiano d’Africa ed eritreo d’Italia, Campani vive le contraddizioni di un’identità sospesa tra appartenenze diverse e culture differenti, in bilico tra madrepatria e possedimenti d’oltremare.
IL 31 ottobre, alle 19, a Casa Saddi Simone Regazzoni, scrittore e filosofo, già allievo di Jacques Derrida, parlerà di “Mia Figlia, La filosofia. La forza dell’Infanzia e della paternità” (Ponte alle Grazie). A dialogare con lui lo scrittore e poeta Andrea Melis, recital con Rita Atzeri, l’incontro sarà anche in streaming ((www.festivalmondoeco.it e sui canali social del Crogiuolo) e con la traduzione in lingua LIS.
La filosofia come forza generativa è una complessa esperienza di genitorialità che mette in gioco tutte le risorse del soggetto. E al contempo la genitorialità è una profonda esperienza filosofica, perché misurarsi con la nascita di un figlio o una figlia significa misurarsi con un’altra origine del mondo. Partendo dalla propria esperienza di filosofo, capace di rendere la filosofia materia viva, e padre di Julia, muovendosi tra autobiografia e riflessione, tra cartoni animati giapponesi e filosofia antica, tra pupazzi che parlano, le bambole con cui giocava Nietzsche e la spada con cui si addestra sua figlia, Regazzoni propone una nuova immagine di paternità che recupera l’idea greca di forza. La paternità è una trasmissione di forza vitale, un’educazione a sviluppare la propria forza vitale, a essere “buoni nella forza”.
Sempre il 31 Mondo Eco approda anche nel Sulcis, a Sant’Anna Arresi, alle 19 al Centro sociale in via Giudice Mariano, approda lo scrittore cagliaritano Piergiorgio Pulixi, considerato uno dei maggiori esponenti della nuova generazione di scrittori noir e thriller (premio Scerbanenco 2019 per il miglior noir dell’anno), con “La libreria dei gatti neri” (Edizioni Marsilio Lucciole). Con l’autore ci sarà la scrittrice e giornalista Giulia Clarkson, recital a cura de Le voci di Astarte.
Grande appassionato di gialli, Marzio Montecristo ha aperto da qualche anno nel centro di Cagliari una piccola libreria specializzata in romanzi polizieschi. Il nome della libreria, Les Chats Noirs, è un omaggio ai due gatti neri che un giorno si sono presentati in negozio e non se ne sono più andati, da lui soprannominati Miss Marple e Poirot. Nonostante il brutto carattere del proprietario, la libreria è molto frequentata, ed è Patricia, la giovane collaboratrice di Montecristo, di origini eritree, a salvare i clienti dalle sfuriate del titolare. La libreria ha anche un gruppo di lettura, un manipolo di super esperti di gialli mal assembrato ma molto unito, di cui Marzio è diventato l’anima. Questi improbabili investigatori si trovano a dover sbrogliare un caso intricato quanto agghiacciante. Suspense e ironia nel libro di Pulixi, che parla di libri e omaggia i classici del mystery.
Per il panel PCI mercoledì 1 novembre, alle 19 a Casa Saddi, Santo Peli presenta “La necessità, il caso, l’utopia. Saggi sulla guerra partigiana e dintorni”, dialogando con Giulia Clarkson, il recital è a cura di Monica Corimbi (Bocheteatro).
Apprezzare la moralità della Resistenza, fare della guerra partigiana un deposito di valori fondativi è cosa buona e giusta; a patto, però, di far tesoro delle raccomandazioni e dei timori dei migliori tra i partigiani, che invitano a vederli per come sono, al di fuori di ogni retorica “patriottarda o pseudoliberale”. I saggi contenuti in questo volume sono stati scritti dall’autore proprio con l’intento di evitare il rischio di un approccio idealistico, astratto, per tenere invece sempre presente il contesto nel quale diviene possibile “scegliere”, assumere decisioni e responsabilità in prima persona, disobbedire, ribellarsi. La stessa immagine della guerra partigiana sembra ormai decontestualizzata, privata della sua genesi laboriosa, incerta, complicata.
Il giorno dopo, il 2, a Casa Saddi ci sarà alle 19 Laura Fois, sassarese, giornalista, esperta di comunicazione, marketing e innovazione, con il suo romanzo d’esordio “Come la noce sul cuscino” (Arkadia). A stimolare l’incontro con l’autrice, anche in diretta streaming, Giuditta Sireus. Un romanzo corale in cui si mescolano sentimento, amore e dolore. Ginevra Corbez e Simone Spargi sono due giovani che vivono agli antipodi ma accomunati entrambi da una lacerante perdita familiare. Ginevra, dopo la morte della madre, vive a Madrid, fa la scrittrice e soffre per la fine della sua relazione con Lisa. Simone, invece, è un giornalista freelance, in perpetua ricerca di notizie dei suoi genitori, scomparsi misteriosamente quando aveva solo sei anni. Sarà il luogo dove sono nati a metterli in comunicazione, il paesino di Casanuori, una sorta di epicentro di ritorni e partenze.
Il convegno. Venerdì 3 novembre giornata di studi per il panel Teatro: il convegno nazionale Versus. Teatro/Editoria, nell’Aula Magna Motzo del Dipartimento di Lettere, lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari (Campus Sa Duchessa, via Is Mirrionis 1), dalle 9.30 alle 19. Il convegno nasce da un‘idea del critico teatrale Water Porcedda, sviluppata da Roberta Ferraresi, docente in Discipline dello Spettacolo del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università di Cagliari. Molti gli esperti di settore presenti a sviscerare il rapporto fra scena ed editoria: nell’arco della mattinata si succederanno Guido Di Palma (Università La Sapienza di Roma), Debora Pietrobono (Ufficio stampa Ert/Teatro Nazionale Emilia Romagna), David Beronio e Clemente Tafuri (direttori dell’Akropolis Teatro di Genova e Akropolis Libri), Luca Sossella (editore specializzato in pubblicazioni di Teatro e Spettacolo), Mattia Visani (CuePress Editore), Alessandro Toppi (critico teatrale, direttore della rivista “La Falena”).
Nel pomeriggio verranno presentati i libri dell’attore e regista Mario Faticoni, autore di volumi sul teatro in Sardegna, Alessandro Serra, regista teatrale e drammaturgo, Marco Martinelli (Teatro delle Albe), regista teatrale e cinematografico, autore di numerosi volumi di ricerca teatrale, di cui verrà proiettato il film “The Sky over Kibera”. Le conclusioni saranno affidate ad Andrea Porcheddu, Dramaturg del Teatro Nazionale di Genova, critico teatrale e autore di numerosi libri di storia del teatro contemporaneo.
Ancora per il panel PCI il 3 novembre, alle 20, Chiara Colombini, studiosa, collaboratrice dell’Istituto piemontese per lai Storia della Resistenza, sarà a Casa Saddi con “Storia passionale della guerra partigiana” (Laterza); dialoga con l’autrice Lorella Villa, presidente del CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) di Cagliari (in collaborazione con Lei Festival). Ad arricchire la serata il recital “Anche i partigiani però”, con Michela Atzeni (Compagnia B).
A partire dall’8 settembre del 1943, e fino al 25 aprile del 1945, migliaia di giovani e meno giovani abbandonarono la loro vita abituale, presero le armi per gettarsi in un’avventura che stravolse la loro esistenza. Quali furono i sentimenti e le passioni che li spinsero a un passo del genere e li sostennero in quei venti mesi? È quanto prova a capire “in diretta” Chiara Colombini, cogliendo attraverso diari, lettere e carteggi, amore e odio, speranza e vendetta, dolore e felicità.
Ci si sposta a Quartucciu, al Teatro di Terra (via Goffredo Mameli), il 4 novembre, alle 11, per la presentazione di “Ti racconto Marzabotto. Storia di un bambino che è sopravvissuto” (De Agostini), volume curato da Daniele Susini – storico, scrittore, specializzato nei temi della Shoah e della Resistenza – che raccoglie la testimonianza di Franco Leoni Lautizi. In compagnia dell’autore la giornalista Carla Mura, reading a cura di Manuela Loddo (Art’In).
Nell’estate del 1944 Franco è solo un bambino di sei anni che vive in uno dei tanti borghi sperduti nelle montagne italiane, non lontano dalle ombre del regime fascista e dal frastuono della guerra. Ma in quei giorni qualcosa cambia: i soldati tedeschi arrivano a bussare alla porta di casa, mentre gli scontri con i partigiani nascosti nei boschi si fanno sempre più duri e le bombe cadono vicine. È il fronte di liberazione che avanza: Franco e la sua intera famiglia stanno per essere travolti da una delle vicende più drammatiche e crudeli della nostra Storia. Per tutta la vita Franco ha sopportato il ricordo di quei momenti terribili, a cui è sopravvissuto solo grazie all’amore e al sacrificio della mamma. Oggi, attraverso le pagine di questo libro, continua a raccontare ai ragazzi che cosa è stata Marzabotto, la più cruenta delle stragi compiute dalle truppe naziste durante la Seconda Guerra Mondiale contro la popolazione innocente. La sua toccante testimonianza – dall’infanzia felice passando per gli episodi delle violenze e della fuga, gli anni difficili in orfanotrofio, la costruzione di una nuova vita e il dolore inconsolabile per la perdita di coloro che amava – fa riflettere, senza retorica, sulla guerra e le sue conseguenze, sulla Resistenza, sul valore del perdono.
Per la sezione Romanzi e Saggi, Casa Saddi accoglie sempre il 4, alle 19, Carmela Scotti (ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo, L’imperfetta, il suo romanzo d’esordio, è stato finalista al Premio Calvino) e il suo “Del nostro meglio” (Garzanti), in dialogo con Giuditta Sireus.
Claudia conosce un solo modo per difendersi. Cammina armata dei suoi tatuaggi, dei piercing e della musica che rimbomba dagli auricolari. Solo così si sente protetta dalla rabbia che fin da piccola l’accompagna. Cresciuta in fretta, senza nessuno che le insegnasse ad essere “bambina”, Claudia convive ogni giorno con il peso ingombrante dei ricordi. Quando era solo una ragazzina, un incidente ha messo fine alle grida dentro casa ma anche alla sua infanzia, scavando una distanza incolmabile tra lei e la madre Caterina. Una distanza che l’ha resa solitaria, animale di periferia che solo la paziente zia Dora e la migliore amica Vio riescono a colmare una tendendo l’orecchio, l’altra unendosi al baccano di una “vita spericolata” per le strade della Brianza.
A seguire, alle 20, arriva Stefania Spanò – cantastorie, insegnante di sostegno, curatrice di laboratori di teatro, scrittura creativa e poesia visiva – per “Nannina” (Garzanti), presenta Carla Mura, reading a cura di Manuela Loddo (Art’In), anche con traduzione LIS.
Secondigliano, hinterland di Napoli. Stephanie ha dieci anni e ogni volta che torna a casa si lamenta con la madre perché i suoi cugini giocano all’aperto e lei no, perché sono maschi, lei invece è una femmina. Dopo la scuola, si mette a leggere sul balcone, studia perché sa che le parole sono la sua unica difesa contro il mondo. Gliel’ha detto la nonna nei pomeriggi passati a casa sua, due piani sotto nello stesso caseggiato: «Per le femmine tutte le cose sono più difficili. Devi imparare a difenderti”. Del resto sua nonna è Nannina de Gennaro, detta Nannina la Cuntastroppole, la cantastorie. Per alcuni è solo una vecchia pazza; per altri è colei che, grazie ai suoi cunti, i racconti recitati nei cortili, ha dato un’identità e una dignità alle madri di famiglia sfiancate dalla miseria e dalla protervia degli uomini, trovando nei suoi racconti il senso del riscatto.
Alessandro Porro, per il panel Società, sarà il giorno dopo, il 5, a Quartucciu, al Teatro di Terra (via Mameli) alle 11.30, con “Il mare nostro. Cronache da una nave che fa la differenza” (Piemme edizioni), in collaborazione con il festival Dialoghi di carta. A parlarne con l’autore Andrea Melis, reading con Elena Pau (La Fabbrica Illuminata).
Alessandro Porro aveva una vita normale fino a quando non si è imbattuto nella fotografia di una barca di naufraghi nel Mediterraneo durante la loro fuga verso l’Europa. Da quel momento la sua vita è cambiata, e da anni pattuglia i mari con le navi di SOS Mediterranee alla ricerca di persone da salvare.
In questo libro il racconto dell’esperienza di soccorso in mare vissuta da Porro e dal suo equipaggio si alterna alla storia di Fathia e Muneer, due ragazzini che dopo essere sfuggiti a un eccidio per mano dell’Isis decidono di tentare la sorte e imbarcarsi per l’Europa.
La sera, alle 20 a Casa Saddi approda Maria Anna Di Gioia per “Com’è l’acqua? Riconoscere ogni giorno il mare invisibile del patriarcato” (Settenove). Dialoga con l’autrice Giulia Clarkson, letture a cura di Paola Dessì e Stefano Petretto (S’Arza Teatro). Di Gioia è ricercatrice in Letterature moderne comparate, docente nella scuola secondaria di secondo grado, attivista transfemminista. Nelle scuole italiane i percorsi di sensibilizzazione contro la violenza e la discriminazione di genere occupano principalmente il periodo attorno alla Giornata internazionale del 25 di novembre, ma il sessismo si esprime in ogni ambito della vita quotidiana, ogni giorno dell’anno.
Il volume è pensato per strutturare un percorso in classe nella scuola secondaria di secondo grado sul tema della violenza di genere a partire da un calendario di Giornate e ricorrenze note: la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Epifania, San Valentino, la Giornata internazionale della donna, la Festa del papà, la Festa della mamma e la Giornata mondiale contro l’omobitransfobia. Per riflettere con ragazze e ragazzi su stereotipi, conflitti e dinamiche di potere partendo dalla riflessione sulle manipolazioni culturali che ruotano attorno alle festività più popolari.
Gli appuntamenti di dicembre
Si salta al mese successivo, a Casa Saddi, dove il 6 dicembre, alle 19 per il Panel PCI, sarà presente Maurizio Ridolfi – docente di Storia contemporanea all’Università della Tuscia di Viterbo – con “Enrico Berlinguer, la storia e le memorie pubbliche” (edizioni Viella). Dialogherà con l’autore lo studioso e docente universitario Gianni Fresu.
Enrico Berlinguer fu tra i protagonisti più autorevoli dell’Italia repubblicana, quando la politica si faceva tramite lo studio e la cultura, l’elaborazione intellettuale e una proposta di pedagogia civile. Dell’interprete della parabola del comunismo italiano in questo volume si indagano aspetti molteplici: lo “stato” degli studi storici, il contesto europeo e internazionale, i rapporti con la politica e la società, l’immagine attraverso il cinema e la televisione, le rappresentazioni e i luoghi di memoria. La ricerca documentaria si confronta pertanto con le fonti audiovisive e memoriali, le auto-rappresentazioni e le diverse narrazioni, con attenzione alle sollecitazioni di una “storia pubblica” del tempo presente.
Nel mese di dicembre è prevista anche la presenza di Emanuela Nava, che sarà protagonista di alcuni appuntamenti. Nata a Milano, dove vive e lavora, è stata sceneggiatrice tv, ha pubblicato numerosi libri e ha lavorato per cinque anni nell’equipe dell’Albero Azzurro, il programma tv della Rai per i più piccoli.
Animazione alla lettura e laboratori
Svolta già in ottobre una prima parte dell’attività nelle scuole materna, primaria e secondaria di Sant’Anna Arresi, si rinnovano anche quest’anno le collaborazioni con il Sistema Bibliotecario integrato del Nord Ogliastra e a Cagliari con la Direzione didattica di Santa Caterina, la scuola I Pini e il Liceo De Sanctis. In programma un fitto calendario di animazioni alla lettura negli istituti scolastici cagliaritani e, dal 13 al 16 novembre, con i ragazzi della scuola secondaria di 1° grado, nelle biblioteche dei Comuni di Villagrande Strisaili, Bari Sardo, Triei, Baunei, Ulassai, Jerzu, Tertenia, Perdasdefogu.
Il crogiuolo curerà l’attività Librianimati, con Marta Gessa e Gloria Uccheddu, partendo dai testi di Emanuela Nava “La bambina e il mare” e “Il filo d’oro del mare”, Guido Sguardoli, “Syberia”, Gabriella Santini, “20 esploratori straordinari che hanno cambiato il mondo”, Manuela Salvi, “Cris”, Beatrice Alemagna, “Nel paese delle pulcette”.
Viva la collaborazione con il Sistema Bibliotecario Monte Claro (Città Metropolitana di Cagliari). La Biblioteca “E. Lussu” ospiterà laboratori di promozione alla lettura e di lettura espressiva in cui saranno coinvolti gli studenti dell’Istituto Comprensivo Santa Caterina, dell’Istituto De Sanctis – Deledda, della scuola dell’Infanzia e Primaria I Pini di Cagliari.
Gli spettacoli
La quarta edizione del festival Mondo Eco prevede anche un corner dedicato al teatro, per grandi e piccini.
Il 2 novembre a Casa Saddi, alle 21, Cecè, di Luigi Pirandello, regia di Mario Lubino, con Alfredo Ruscitto, Aldo Milia, Bianca Maria Lay (Compagnia Teatro Sassari). E’ il primo atto unico scritto esclusivamente per la scena e fu rappresentato per la prima volta nel dicembre del 1915. Una leggerezza e un brio, insoliti in Pirandello, illuminano una situazione di ambiguità e di immoralità. Sullo sfondo della capitale unitaria, la terza Roma, teatro di corruzione politica, si muove il protagonista Cecè, un allegro imbroglione, degno rappresentante di quel sottobosco di favori e di quel clima clientelare, che diventato abitudine di vita, non è neanche più avvertito come riprovevole e negativo.
“Cammina… cammina… Lucertolina”, produzione di di Fueddu e Gestu, andrà in scena a Casa Saddi il 4 e 5 novembre alle 17. Tratto da una fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu – regia di Giampietro Orrù, con Maura Grussu, Nanni Melis e Rossano Orrù, musiche di Ottavio Farci e Veronica Maccioni – lo spettacolo è un emozionante viaggio nel fantastico mondo della natura, attraverso lo sguardo mobile e vivace di un animale noto e familiare, eppure selvatico e appartenente alla stirpe antica dei rettili, come la lucertola: un po’ come osservare da un insolito punto di vista, attraverso una lente d’ingrandimento, un bosco o un giardino, e ritrovare lo stupore e la meraviglia con un pizzico di suspense tra incontri e imprevisti sempre dietro l’angolo.
Il 4, sempre a Casa Saddi, alle 21, Visita all’umanità. Un poeta alla guerra, liberamente tratto dagli scritti di Aldo Palazzeschi, adattamento di Michela Atzeni, musiche originali di Salvatore Spano, con Michela Atzeni (voce) e Salvatore Spano (pianoforte), special guest track Claudio Moneta. Scrittore e poeta dal temperamento focoso e ribelle, Palazzeschi è stato un provocatore attraverso le forme originalissime della sua scrittura e per la sua particolare lettura della realtà. Attivissimo e prolifico, pacifista intransigente coinvolto suo malgrado nella prima guerra mondiale, ha attraversato diverse fasi e correnti letterarie, mantenendosi sempre fedele a una sua maniera di scrivere, individuale e inconfondibile. In un momento storico in cui è di vitale importanza riflettere sul ruolo degli intellettuali e degli artisti risulta importante riscoprire la voce di uno scrittore parzialmente dimenticato.
Il 5 novembre al Teatro di Terra di Quartucciu (via Mameli), alle 10.45, Nonnino raccontane un’altra, regia di Romano Foddai, con Maria Paola Dessì e Stefano Petretto (produzione Teatro S’Arza). Un viaggio animato attraverso l’uso di libri fantastici di avventure, favole, storie popolari e racconti ricchi di emozioni. Esploriamo il mondo della lettura per l’infanzia e non, con le animazioni dei personaggi e delle scene attraverso l’uso delle voci e delle azioni. Attraverso l’utilizzo di libri burattino (con personaggi incorporati) si giocherà a inventare storie creando momenti di interazioni esilaranti tra i bambini.
Nella Casa di Accoglienza Vittorio Emanuele di Pirri l’11 novembre, alle 17, in programma un Concerto di musica tradizionale sarda a cura dell’associazione Symponia. Il concerto verrà riproposto, sempre alle 17, il 18 novembre.
Si rinnova, inoltre, la collaborazione con La collina di Serdiana, che ospiterà una presentazione letteraria e un reading.
Visite guidate a Cagliari
Cagliari Urban Espace è il titolo del progetto di e con Antonella Puddu e Laura Fortuna: tre urban escape teatrali per famiglie o gruppi di ragazzi o adulti, dove le attrici interpretano personaggi storici illustri della città, “itinerando” per i quartieri di San Michele, Sant’Avendrace e Tuvixeddu. Sono previste anche due visite guidate in streaming, a Torino e Madrid, a cura di Trip Sardinia.
Il festival Mondo è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna (Servizio beni librari) e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari. Nutrita la schiera di partner e collaborazioni: Festival Lei, Liberos, Miele Amaro libreria, Eja tv, Radio x, Biblioteca Monte Claro, Miglio Verde, Comunita’ La Collina, Street Book, Biblioteca Sinnai, Diversamente Onlus, Mesa Noa, Circolo Sardo Ichnusa, Segni di integrazione Sardegna Sardens, Istituto autonomo sardo Fernando Santi, Fondazione Berlinguer, Biblioteca gramsciana Villa Verde, Symponia, Casa Saddi, Associazione L’uomo che piantava gli alberi.
Il programma completo di tutti gli eventi e le attività è sul sito www.festivalmondoeco.it
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Il crogiuolo
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 334 8821892