Intensa serata al Ghetto di Cagliari
Intensa serata al Ghetto di Cagliari (in via Santa Croce 18) per la diciassettesima edizione del festival Signal Reload, la rassegna dedicata alla musica elettronica e d’avanguardia, alla sperimentazione, improvvisazione con uno sguardo trasversale sulle ricerche in campo visivo, performativo e live media.
La manifestazione è curata e organizzata dall’associazione TiConZero, centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare sotto la guida di Daniele Ledda.Affiancato da una rodata squadra di collaboratori tra i quali Raffaele Tronci (direzione artistica) e Valentino Nioi alla produzione.
Domani (sabato 21 ottobre) si inizia alle 19.30 (biglietto d’ingresso a 6 euro) con il progetto “j-mve” di Marco Manconi, musicista e produttore sardo con base a Cagliari.
La sua musica è caratterizzata da sonorità ambient/drone prodotte dall’unione di campioni di chitarra e synth, field recordings, beats ed effetti.
Nel 2020 compone la colonna sonora per il cortometraggio “S’Espropriu”, diretto da Emanuele Massa e nel 2022 si laurea in Sonology (NL), dove affina le tecniche di composizione e sound design.
Attualmente frequenta il biennio di Musica Elettronica presso il Conservatorio di Cagliari.
Seguirà la performance di Rael, al secolo Marco Ruju, pianista, compositore e musicista elettronico, dopo anni di studi classici e jazzistici si è iscritto nella classe di Musica Elettronica del Conservatorio di Cagliari.
Per approfondire ed esplorare le piene potenzialità tecniche ed espressive del mondo sonoro.
Il suo nuovo progetto si basa su una rivisitazione integrale del live coding e sulla costruzione di un mondo granulare e microsonoro.
Spazio successivamente a Samur Khouja, sound designer e ingegnere del suono con sede a Los Angeles.
Il suo lavoro include installazioni audio e video sugli effetti distruttivi dell’estrazione mineraria nelle profondità marine e spettacoli e tournée sotto il nome di Conscious Summary.
Ha fondato il locale sperimentale (the) Handbag Factory nel 2011 e gestisce i Seahorse Sound Studios dal 2004.
Blue Peril Sonification è una performance audio e video multicanale che porta l’attenzione sulle distruttive attività minerarie nelle profondità marine del Pacifico.
Il lavoro tiene traccia delle particelle di sedimenti tossici che influiscono sulla vita marina endemica e sconosciuta dell’Oceano e che su questo hanno non indifferenti impatti ambientali.
Per questa installazione/performance verranno utilizzati i dati di tracciamento delle particelle e dei sedimenti come sorgente sonora e controller per registrazioni idrofoniche personalizzate dell’Oceano Pacifico.
E proiezioni video.
Chiuderà la serata l’esibizione del duo composto da Dalila Kayros e Danilo Casti. Cantante, compositrice e ricercatrice, Dalila Kayros si distingue per la sua incessante esplorazione del suono vocale.
Che la conduce verso un percorso a più dimensioni, sia musicali che concettuali.
Per lei la voce non è solo uno strumento, ma una vera e propria espressione del suo mondo interiore.
Danilo Casti è un musicista e compositore elettronico/elettroacustico con una carriera radicata nella scena musicale dagli inizi del 2000.
Nel corso degli anni, ha esplorato diversi ambiti musicali, dall’improvvisazione elettroacustica all’installazione multimediale, dal teatro di ricerca alla danza contemporanea.
Attivo sia come solista che come collaboratore in progetti collettivi.
Il suo stile musicale si caratterizza per la fusione di suoni sintetici e concreti, organizzati attraverso metodologie non convenzionali e attraverso l’utilizzo di processi di composizione algoritmico-generativi.
Con incursioni in sonorità talvolta più ruvide e aggressive.
L’ultima giornata del festival Signal Reload 2023 la vivrà domenica 22 ottobre, a partire dalle 18.
(biglietto d’ingresso a 6 euro) con il giovane percussionista Davide Collu, Roberto Musanti, media artist e musicista, che si occupa di arte elettronica dai primi anni 80, il progetto FӨRMS, e Bruce Fuckstain.
Tutto il festival sarà indirizzato a ridurre l’impatto ambientale delle performance, finanziando opere di riforestazione attraverso servizi come “Adotta un Albero”.
L’associazione si impegna costantemente per una maggiore inclusività, lavorando ad un piano triennale volto a ospitare un sempre maggior numero di artiste e di artisti che vanno oltre il binarismo di genere.
Signal Reload è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (RAS L.1/90 ART. 56) e del Ministero della Cultura –
FUS Fondo Unico per lo Spettacolo, Fondazione di Sardegna, in collaborazione con i festival Spaziomusicae Gràcia Territori Sonor – LEM Festival.