Lai (PD) – DL SUD, una presa in giro per l’insularità e le richieste della Sardegna su ZES e FSC
Ritirati tutti gli emendamenti dei parlamentari sardi della destra, respinti quelli del PD. La Regione Sardegna valuti la possibile impugnazione davanti alla Corte per il mancato rispetto della specialità e del principio di insularità.
“Confido che le Regioni Sardegna e Sicilia si dispongano per impugnare il decreto Sud presso la Corte Costituzionale una volta convertito tra due settimane, perché al termine del lavoro in commissione referente nel testo non è stata accettata alcuna richiesta di modifica tra quelle depositate, a tutela della peculiarità costituzione relativa ai poteri attribuiti alle Regioni a Statuto Speciale e alla condizione di insularità” è molto netto il giudizio negativo dopo la seduta notturna della commissione bilancio sul DL Sud da parte di Silvio Lai, parlamentare Dem.
“Il nostro impegno era quello reso noto durante la conferenza stampa di Cagliari” con Marco Meloni, prosegue Lai “ovvero evitare di soffocare sul nascere la ZES sarda che sta operando positivamente ed evitare che tutto il sistema incentivante, che era finalizzato al potenziamento dei poli logistici principali, finisse in una programmazione nazionale indistinta e in uno sportello unico che sfavorisce il sistema debole dell’isola. In alternativa avevamo chiesto che non ci fosse un periodo di transizione così lungo che impedisce la programmazione degli investimenti da parte delle imprese e che potesse proseguire il lavoro del commissario regionale per tutto il 2024. Inoltre abbiamo tentato di evitare che si modificasse la governance del Fondo Sviluppo e Coesione che ora porta al disimpegno automatico delle somme per i progetti che non rispettano i cronoprogrammi semestrali, una spada di Damocle sulle amministrazioni a cui non basterà aver assunto un ODV.”
Un problema preesistente
“E che il problema esistesse lo conferma l’audizione della Giunta Regionale sarda e i numerosi emendamenti presentati dai colleghi parlamentari del centrodestra che poi sono stati ritirati in cambio dell’impegno a prevedere che nel programma che individuerà le strategie di sviluppo per la Zes unica del mezzogiorno ci sia un capitolo specifico per le le due isole, come se fosse possibile non prevederlo obbligatoriamente. Insomma in cambio di una citazione in legge del termine insularità si è rinunciato a fare gli interessi dell’isola e ad alzare la voce per distinguere la ZES unica in Sardegna e le prerogative costituzionali della Regione a Statuto Speciale.” Conclude il dem Silvio Lai.
“Avrei potuto chiedere comunque sottoscrivere l’emendamento di sintesi (che non richiamava poco elegantemente i numerosi emendamenti di minoranza) ma l’ho trovato non solo offensivo ma anche dannoso sul piano giuridico e spero che la Regione non arretri su questo fronte e impugni presso la Corte Costituzionale una legge che lede la specialità quanto l’insularità.”
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