Laino Borgo, Pontecagnano scoperte archeologiche
La Strada Regia delle Calabrie è piena di sorprese, tutte venute alla luce in queste settimane .La Tomba del Guerriero del III – IV a.C. a Pontecagnano Faiano. Ed ancora a Laino Borgo venuto alla luce luogo di culto dedicato ad una divinità femminile. A Nocera Superiore riemersi i resti di imponente cinta muraria. A Castrovillari portato alla luce basolato di epoca romana.
Da oggi la Strada Regia delle Calabrie è promossa sul sito del Ministero del Turismo https://www.italia.
Laino Borgo, Pontecagnano scoperte archeologiche
Luca Esposito ( Referente Archeoclub D’Italia per la Strada Regia delle Calabrie ) : “Ringraziamo il Ministero del Turismo. Intanto Giovedì 12 Ottobre saremo alla Fiera del Turismo di Rimini con Costa del Vesuvio. Sensazionali le scoperte archeologiche di questi giorni e settimane. A Laino Borgo luogo di culto dedicato a divinità femminile. A Pontecagnano Faiano la tomba del guerriero risalente a circa 2400 anni fa. Il sito dell’antica Picentia, rappresentato sulla Tabula Peutingeriana, era un importante nodo di scambio sulla via Popilia, a dimostrazione che la Via Regia delle Calabrie non testimonia solo la storia borbonica”.
“Numerosi e importanti i ritrovamenti archeologici lungo la Strada Regia delle Calabrie. A Nocera Superiore, nel salernitano sono riemersi i resti di una imponente muratura che potrebbero appartenere alla grande cinta muraria dell’antica Nuceria Alfaterna. Un ritrovamento di enorme valenza storica che, se confermato, contribuirà a ridisegnare l’impianto urbanistico di una delle città più importanti della Campania di epoca romana e stazione di posta lungo la via Capua-Regium.
Venuta alla luce la tomba del guerriero a Pontecagnano Faiano
Straordinario il ritrovamento di una tomba del III-IV secolo a.C. nell’area della necropoli di Pontecagnano Faiano. La “tomba del guerriero” come subito è stata ribattezzata, presenta una camera con porta e pareti meravigliosamente affrescate, che celebrano il ritorno di un guerriero con festoni e melograni! Il sito dell’antica Picentia, rappresentato sulla Tabula Peutingeriana, era un importante nodo di scambio sulla via Popilia“. Lo ha annunciato Luca Esposito, architetto, Referente di Archeoclub D’Italia del Progetto di Valorizzazzione della Strada Regia delle Calabrie.
A Laino Borgo portato alla luce il luogo di culto dedicato ad una divinità femminile. A Castrovillari viene alla luce basolato stradale risalente all’epoca romana. Sono tutte scoperte recenti, di queste settimane.
“Ancora più straordinario, il ritrovamento, di questi giorni, di un luogo di culto dedicato a una divinità femminile in località Santa Gada, nel comune di Laino Borgo. Gli archeologi ritengono che si tratti di un’ulteriore conferma che siamo di fronte ai resti dell’antica colonia sibarita di Laos. Una scoperta importantissima – ha continuato Esposito – non soltanto per la valle del Lao-Mercure, ma per l’intera Calabria.
A Castrovillari, durante i lavori di scavo per l’ammodernamento delle reti Enel, sono stati portati alla luce resti di un basolato stradale di epoca romana. Alcuni studiosi ritengono possa trattarsi di un ramo della via Capua-Regium, ma sono ancora in corso gli accertamenti della Soprintendenza ai Beni Culturali di Cosenza”.
Da oggi la Strada Regia delle Calabrie è promossa sul sito del Ministero del Turismo. Giovedì 12 Ottobre, l’intero progetto di Archeoclub D’Italia, sulla promozione della Strada Regia delle Calabrie, verrà presentato al Travel Experience di Rimini.
Strada Regia delle Calabrie ora sul sito del Ministero del Turismo https://www.italia.
Dichiarazioni
“Ben 8 anni di studio, di grande attività di ricerca che ho personalmente condotto sul campo, hanno portato ad una pubblicazione e alla scoperta di antiche taverne ottocentesche, ma anche di tracciati romani, di luoghi che hanno ospitato importanti personalità ma anche viandanti e scrittori del Gran Tour o interi eserciti.
Abbiamo ritrovato ad esempio le sorgenti dove si fermò Cicerone, ma anche la Fontana della Regina Margherita. Molte di queste trattorie e anche le stesse stazioni postali di un tempo sono nel cuore di boschi e campagne – ha continuato Esposito – in quanto abbiamo ritrovato la Napoli – Reggio Calabria dell’ ‘800. Abbiamo anche riscoperto l’antico collegamento di epoca romana che lega Campania, Basilicata e Calabria. Tutto questo studio è stato trasformato anche in una pubblicazione di ben 200 pagine.
Ed oggi, grazie proprio a tale studio, siamo riusciti anche a georeferenziare la Via Regia delle Calabrie, la cui storia non è necessariamente legata a quella Borbonica ma anche ad una storia antica, soprattutto romana. Ad esempio ci sono incroci con le antiche strade come la Via Popilia, la consolare romana di 2000 anni fa, musei sconosciuti, palazzi nobiliari, percorsi fluviali, almeno 40 comuni ma tanti borghi e frazioni ed ancora decine di stazioni di posta ottocentesche con le aree di servizio e di sosta di un tempo e più di 30 ponti di epoca antica, soprattutto romana. Su questa strada ci hanno camminato Carlo V d’Asburgo, Giuseppe Bonaparte, Gioacchino Murat, il Cardinale Ruffo, Garibaldi, Pisacane, ma anche i grandi eserciti romani o ancora degli alleati.
Sono circa 430 Km con ben 5 siti Unesco. Siamo in presenza di un importante itinerario turistico che andrà a salvaguardare i piccoli centri dal rischio dello spiopolamento.
I borghi e i territori lungo l’antica Strada Regia delle Calabrie continuano a riservare enormi sorprese in ambito scientifico ed archeologico. Ed anche di tutto questo si parlerà, giovedì 12 ottobre, durante la TTG Travel Experience di Rimini, la più importante kermesse europea per gli operatori del turismo. Il progetto sulla Strada Regia delle Calabrie di Archeoclub d’Italia sarà ospite del Consorzio Costa del Vesuvio, nello stand della Regione Campania nell’ambito di un convegno sulle nuove forme di turismo culturale”.