Nei mesi scorsi uno o più lupi provocarono delle predazioni nella zona di Malga Boldrera. Non potendo individuare il predatore o predatori responsabili, la Provincia di Trento emise un ordine di abbattimento nei confronti di due individui. Il ricorso dei legali di LEAL al Tar di Trento è stato respinto lo scorso 28 settembre.
Immediato il ricorso di LEAL al Consiglio di Stato che, oggi 30 settembre ha sospeso l’abbattimento dei due lupi e fissato per la discussione la camera di consiglio del 9 novembre 2023.
La sentenza odierna riporta: “Il provvedimento impugnato in primo grado non appare sorretto da adeguata motivazione in ordine all’impossibilità oggettiva di ricorrere a misure differenti a tutela degli animali e dei beni presuntivamente aggrediti dai lupi dei quali si dispone l’abbattimento né risultano citate adeguate misure adottate allo scopo di proteggere in modo concreto animali e beni minacciati dai lupi”.
Gli animali di cui la Provincia ha infatti disposto l’abbattimento costituiscono incontestatamente esemplari di specie protetta dalla Direttiva “Habitat”. Il Consiglio di Stato in sentenza riconosce che l’abbattimento dei medesimi sia consentito solo nelle ipotesi espressamente previste. La condizione è che non esista un’altra soluzione valida. Ricorda inoltre la modifica costituzionale dell’art. 9 che assicura la tutela alla vita degli animali.
Il commento del Presidente Leal
Gian Marco Prampolini Presidente Leal commenta la sentenza: “Siamo confortati dal fatto che il Consiglio di Stato abbia colto in pieno il senso del nostro ricorso. Ma anche che, oltre a un richiamo al rispetto della Costituzione, esso richiami la logica. Nella decisione viene messa in dubbio, come da noi evidenziato in fase di ricorso, la legittimità giuridica del provvedimento. Ma anche la compatibilità della stesso con i parametri costituzionali e sovranazionali di riferimento”.
In una gestione dove l’isteria nei confronti dei selvatici viene amplificata da una certa politica che risolve tutti i problemi di convivenza a pallettoni, non ci rimangono che le battaglie legali, i tribunali e la Giustizia. Quella con la lettera “G” maiuscola.