Parte in questi giorni “A scuola di rispetto”
Parte in questi giorni “A scuola di rispetto”, il progetto di educazione ambientale che il Comune di Oristano sta avviando con le prime classi delle scuole secondarie di primo grado.
“Il programma, concordato con i quattro dirigenti degli istituti comprensivi cittadini, prevede una serie di azioni integrate. Parte in questi giorni “A scuola di rispetto”A partire dall’educazione ai comportamenti virtuosi sul conferimento dei rifiuti solidi urbani.
– spiega il Sindaco Massimiliano Sanna -.
Tema centrale è inoltre quello del decoro urbano, col richiamo al rispetto degli spazi pubblici, che porterà gli studenti alla creazione di quattro giardini scolastici, anche con l’ausilio di materiali di riciclo.
Proprio ieri sono stati pubblicati i dati del rapporto sull’ecosistema urbano che hanno evidenziato i progressi compiuti da Oristano.
Questa iniziativa conferma il nostro impegno in questa direzione”.
Realizzato in collaborazione con la ditta Formula Ambiente, il progetto è curato dall’Assessorato all’Ambiente:
“Partendo da una maggiore conoscenza del contesto cittadino, gli alunni saranno facilitati nella presa di coscienza dell’importanza di vivere in una città pulita e ordinata
– afferma l’assessore all’ambiente Maria Bonaria Zedda -.
Pensiamo sia basilare trasmettere questi valori ai più giovani, che saranno impegnati attivamente nell’apprendimento teorico e pratico di comportamenti corretti”.
“La scuola sarà un laboratorio nel quale gli studenti potranno mettere in pratica le competenze apprese in aula e cimentarsi in attività di riqualificazione di alcuni siti.
Per poter apprezzare il risultato del loro intervento diretto – aggiunge l’assessore alla pubblica istruzione Luca Faedda -. Sarà importante il coinvolgimento del corpo docente.
Nella fase di progettazione partecipata e durante lo svolgimento delle attività”.
L’ambizioso progetto ha una durata di sei mesi e sarà condotto, nella fase operativa, da esperti del settore, coordinati dal Ceas Aristanis:
“Partiremo da lezioni basate sulla metodologia learning by doing (imparare facendo), con attività laboratoriali di natura teorico-pratica sui temi della raccolta differenziata, in una cornice ludica e ricreativa di gruppo
– spiega il responsabile Antonio Ricciu -.
La tecnica del riciclo creativo rappresenta l’approccio più indicato per stimolare la creatività dei ragazzi e renderli protagonisti attivi”.
Sul fronte del riciclo, un’altra parte del progetto vedrà protagonista la società Ecotessile Srl, specializzata nella raccolta di abiti e scarpe usate.
Saranno calendarizzate tre date per convogliare gli indumenti usati, con lezioni frontali agli studenti anche sull’impatto sociale dell’iniziativa.
Visto che i vestiti saranno poi venduti a prezzi accessibili alle persone che ne hanno bisogno.
L’ultima fase delle azioni previste vedrà gli studenti coinvolti nella creazione di quattro giardini scolastici, nelle aree interne ai cortili dei rispettivi plessi.
(l’istituto comprensivo N.1, non avendo spazi adeguati in Piazza Manno, sarà impegnato nel cortile di via Solferino).
Con l’ausilio degli esperti del Ceas, metteranno a dimora alcune specie vegetali e ornamentali:
“Il nostro obiettivo è quello di stimolare atteggiamenti responsabili, attivi e propositivi degli alunni, riguardo ai temi focali del progetto:
raccolta differenziata, decoro urbano, rispetto della città e degli ambienti comuni, sensibilità verso la riqualificazione e il recupero di siti e aree degradate
– conclude l’Assessore Maria Bonaria Zedda -.
I giardini scolastici saranno contraddistinti da una targa identificativa, esplicativa del progetto, realizzata con materiali di riciclo”.