Dal 13 al 15 ottobre tra Mogoro, Pabillonis, Morgongiori, Pau e Villanovaforru va in scena l’edizione autunnale del Festival Pedras et Sonus, con la direzione artistica della musicista Zoe Pia.Un weekend denso di appuntamenti con un cartelloneche avrà tra i protagonisti il sassofonista Mats Gustafsson, Zoe Pia, il gruppo rap Balentia, Anais Drago, Ilaria Orefice, Mebitek, e poi il Tenore S’Affuente di Ottana, il Tenore di Bitti “Mialinu Pira”, il Tenore “Su Connottu” di Fonni,e il Tenore “Cunzertu De Abbasanta”.
Pedras et Sonus Jazz Festival 2023
Musica, identità e tradizione si incontrano dal 13 al 15 ottobre tra i comuni di Mogoro, Pabillonis, Morgongiori, Pau e Villanovaforru per l’edizione autunnale del festival Pedras et Sonus, tra gli appuntamenti musicali di spicco in Sardegna, con la direzione artistica della musicista Zoe Pia.
Tra gli ospiti in cartellone il sassofonista svedese Mats Gustafsson, Zoe Pia, il gruppo rap Balentia, la violinista Anais Drago, Ilaria Orefice, Mebitek, e poi il Tenore S’Affuente di Ottana, il Tenore di Bitti “Mialinu Pira”, il Tenore “Su Connottu” di Fonni, e il Tenore “Cunzertu De Abbasanta”.
La rassegna nelle precedenti edizioni ha ospitato artisti del calibro di Mauro Ottolini, Baba Sissoko, Njamy Sitson, Paolo Angeli, Bebo Ferra, Ada Montellanico, Dan Kinzelman, Iarin Munari, Joyce Elaine Yuille, Roberto De Nittis, Nanni Gaias, Cettina Donato e rafforza la sua presenza tra gli eventi dell’estate isolana, proponendo anche in questa sesta edizione la sua consueta formula – fortemente ricercata e voluta dalla direttrice artistica Zoe Pia -, in cui musica ed elementi della tradizione dialogano alla ricerca di paesaggi sonori e originali, commistioni artistiche tra centri storici, chiese e suggestivi scorci naturalistici dell’oristanese.
L’edizione numero sei del festival, quest’anno è dedicata alla scrittrice Michela Murgia, scomparsa lo scorso 10 agosto. «Quando mi è giunta la notizia della morte di Michela Murgia è stato un tonfo al cuore», dichiara Zoe Pia. «Le lacrime si sono, però, trasformate presto in sorrisi colmi di riconoscenza, mentre ripercorrevo le ultime interviste e dichiarazioni da lei date. Una donna shardanica che ha tracciato una rotta verso il futuro e ha spinto a prendere in considerazione prospettive importanti per un forte sviluppo etico della nostra nazione. Mentre lavoravo all’album Shardana nel 2016, uno dei brani in programma doveva assolutamente essere S’Accabadora, perché il libro scritto da Michela aveva scaturito in me una forte ispirazione, che ho tradotto come una conferma dell’importanza di riconoscere e dare valore alle proprie radici. E lei è per me un forte esempio di donna sarda, come una familiare che ha avuto il coraggio di essere se stessa e che continua a irradiare la sua energia grazie alla sua azione di comunicazione. È per questo motivo che il Pedras et Sonus Jazz Festival 2023 è dedicato a lei, Michela Murgia , e nel weekend autunnale dal 13 al 15 ottobre divulgheremo musica, identità con un particolare sguardo e attenzione alle nuove generazioni.»
Il Pedras et Sonus Jazz Festival 2023 è organizzato dall’omonima associazione (associazione Pedras et Sonus) con il sostegno del Ministero dei Beni e Attività Culturali, Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato del turismo, artigianato e commercio), Fondazione di Sardegna, Comune di Mogoro, Comune di Pabillonis, Corsica e Sardinia Ferries, e il supporto dei partner Comune di Morgongiori, Comune di Pau, Comune di Villanovaforru, Grafik-Art, Vini Ariu, Università degli Studi di Cagliari – Produzione Multimediale, Fondazione Ecosistemi, UniCa Radio, Nuraghe Cuccurada, FASI, Mariposas de Sardinia, Viaggie e Miraggi, Associazione Menabò, Caligola Record, Caffè Gitano, Il Tunnel, Baradeo, Agriturismo Surbiu, Residence Funtana Noa.
IL PROGRAMMA – L’edizione autunnale del Pedras et SonusJazz Festival 2023 avrà inizio venerdì 13 ottobre alle 23 al Caffè Gitano di Mogoro: protagonisti dell’appuntamento di Jatzilleri, il festival nel festival di Pedras et Sonus, sarà il gruppo mogorese dei Balentia (biglietto a 1 euro), veri e propri pionieri del rap in Sardegna che per l’occasione presenteranno il progetto musicale “Le giuste parole”, pubblicato dall’etichetta Sonada Label prodotto dall’Associazione Culturale Roots/Nu*ragika Recordz. “Le giuste parole” è il primo progetto nella storia ormai trentennale della band ad essere stato scritto e cantato interamente in lingua italiana. I quattro brani che lo compongono, omogenei tra loro per atmosfera, sono pienamente coerenti con il percorso finora seguito dalla band, sempre attenta a pesare “le giuste parole”, parafrasando il titolo del lavoro, per raccontare la realtà odierna.
Sabato 14 ottobre alle 9.45 la giornata si aprirà nella suggestiva cornice del Nuraghe Cuccurada di Mogoro, già scenario degli eventi estivi della manifestazione: protagonista il Tenore S’Affuente di Ottana (concerto gratuito), con un repertorio che spazierà tra Boghe a sa seria otzanesa, Su ballu de s’affuente, Su passutorraucantau, Su dillucantau e Muttos. La mattinata permetterà di condurre i visitatori alla scoperta più ancestrale del monumento millenario, collocato nel parco archeologico di grande valenza storico-culturale e turistica sia per le sue monumentali strutture architettoniche che per le straordinarie testimonianze di una frequentazione umana di oltre 5000 anni che va dalle fasi finali del neolitico (4000 a.C.) sino alla fine dell’età medievale (XV sec. d.C.). Il costo della visita guidata che comprende l’accesso al sito è di 8 euro. La narrazione per i più piccoli sarà affidata a Tatabolla. I concerti avranno un programma di sala digitale, scaricabile dal sito e i più piccoli avranno in omaggio gadget dai partner del festival e un disegno personalizzato da poter colorare.
Alle 11.30 nella Sala Conferenze antistante il nuraghe, si continuerà con un interessante laboratorio a cura della cantante e didatta Ilaria Orefice. Per contestualizzare e comprendere fino in fondo il canto a tenore sardo, protagonista di questa edizione autunnale del Pedras et Sonus Festival, la docente terrà un laboratorio di canto armonico difonico, a cura della sua stessa scuola Sherden Overtone Singing School. Il laboratorio (rivolto a tutti, soprattutto a chi non ha mai cantato o addirittura si ritiene stonato) breve teorico e pratico, permetterà a tutti i partecipanti di acquisire gli strumenti per cogliere le potenzialità del Canto Armonico Difonico (Overtone Singing), e facilita la pratica individuale quotidiana. Il costo di partecipazione è di 20 euro.
Alle 16.30 sarà Pabillonis a ospitare il terzo appuntamento della giornata: con una lezione-concerto del gruppo Tenore di Bitti Mialinu Pira (evento gratuito) in partenza dal Nuraghe Santu Sciori con destinazione presso la chiesa di San Lussorio. In occasione dell’evento, verranno coinvolte le scuole del territorio.
Tre ore più tardi, al Nuraghe Cuccurada di Mogoro un’altra masterclass (al costo di 15 euro) con un docente d’eccezione caratterizzerà il pomeriggio del festival: alle 19 sarà il sassofonista Mats Gustafsson a salire in cattedra per raccontare il suo percorso musicale, l’agilità con cui si muove tra poetiche estremamente diverse tra loro: dal noise ed energy al freejazz più minimale, fino a sconfinare in progetti ben più fruibili come la Fire! Orchestra. L’artista svedese si esibirà successivamente in solo, per poi proseguire a partire dalle 20 in duo con la musicista e direttrice artistica Zoe Pia con il progetto progetto “Rite” che i due artisti presenteranno per la prima volta tra le antiche pietre del Nuraghe Cuccurada di Mogoro, un concerto a cura di Fondazione Musica per Roma. Il costo del biglietto intero è di 10 euro, ridotto a 5 euro.
La serata proseguirà alle 22.45 con il secondo appuntamento di Jatzilleri presso Il Tunnel di Mogoro con il concerto dell’artista Mebitek (già protagonista nell’edizione estiva) che si esibirà accompagnato da un gruppo di Tenore, un accostamento apparentemente insolito che darà vita a una serata inconsueta e originale.
Domenica 15 ottobre alle 11.30 il caratteristico paesino di Morgongiori ospiterà l’esibizione dei Tenore Su Connottu di Fonni – con Davide Mureddu (vohe), Maurizio Muntone (messuvohe), Gianni Curreli (bassu) e Andrea Casula (hontra) – presso la Chiesa di Santa Sofia (concerto gratuito), in occasione della festa patronale. L’associazione culturale “Tenore Su Connottu”, nasce nel 2006, con l’ intento di promuovere e portare avanti la tradizione del Canto a Tenore, riconosciuto dall’ Unesco “patrimonio intangibile dell’ umanità”, per la sua unicità e bellezza.
Alle 15 a Pau, l’archeologa Giulia Balzano condurrà i visitatori e il pubblico nel Parco dell’Ossidiana del Monte Arci, illustrando la vita e le prime attività umane della zona in particolar modo legate alla lavorazione dell’ossidiana (costo della visita archeologica 5 euro). Al termine della passeggiata i partecipanti verranno deliziati dalle note del Tenore Su Cunzertu de Abbasanta (biglietto per il concerto a 3 euro). I Cinque cantori – Franco Piras (oghe), Silvano Flore (mesuoghe), Peppino Cocco (mesuoghe), Thomas Piras (bassu), Agostino Putzolu (contra) – ognuno con estensioni vocali e timbri diversi, sono membri della nuova formazione nata nel 2019, con alle spalle l’importante tradizione del gruppo originale costituitosi già dal 1981, allora col nome “Su Cuntzertu Abbasantesu”, grazie all’appassionata ricerca dei suoi fondatori e ad alcuni anziani cantadores, che con la loro preziosa collaborazione, hanno contribuito a ridare vita al patrimonio di canti e balli, garantendone la sopravvivenza e la continuità. Il gruppo si esibisce in diverse località dell’isola, nella penisola e all’estero, rappresentando Abbasanta, la Sardegna e l’Italia.
Un’ora più tardi (alle 16) ad affiancare il gruppo a tenore ci sarà la violinista Anais Drago, uno dei talenti più fulgidi sbocciati nel recente panorama jazzistico italiano.
L’ultimo appuntamento dell’edizione autunnale del Festival Pedras et Sonus si terrà alle 19.30 presso il Residence Funtana Noa di Villanovaforru: in scena il concerto in solo di Anais Drago (biglietto a 1 euro) e il suo progetto “Minotauri”. La musicista originaria di Biella è stata la vincitrice assoluta del Top Jazz 2022 (referendum indetto dalla rivista Musica Jazz) nella sezione nuove proposte, e si muove tra le sonorità dell’improvvisazione libera, della musica elettroacustica, del jazz, della world music e del pop. Si è esibita in qualità di leader sui palchi dei più importanti festival jazz d’Italia, fra cui Umbria Jazz, Time in Jazz, Torino Jazz Festival, Bergamo Jazz Festival, Casa del Jazz, JazzMI, Fano Jazz by the sea, Novara Jazz. Dal 2021 dedica una parte importante dell’attività di ricerca e concertistica al solo, che le è valsa numerosi riconoscimenti da parte della critica e della stampa nazionale. Ha suonato in duo con Enrico Rava (progetto speciale per Il Jazz Italiano per le terre del Sisma, settembre 2022). Nella seconda parte della serata verrà affiancata ancora una volta dal Tenore Su Cunzertu de Abbasanta, proseguendo tra improvvisazione e sperimentazione.
INFO E BIGLIETTI – Per i concerti del Pedras et Sonus Jazz Festival 2023 è previsto l’acquisto dei biglietti il giorno dei concerti negli spazi antistanti l’evento. Per informazioni scrivere alla mail [email protected]
I LUOGHI – Mogoro è sinonimo d’arte tessile e manufatti in legno, apprezzati nel mondo e che affondano le radici nel passato. A metà XIX secolo dalle sue case risuonava il battere sordo di 600 telai, oggi la tradizione è ancora vivissima: è un centro agropastorale dell’alta Marmilla, popolato da quattromila e 500 abitanti, noto per tappeti, arazzi, abiti tradizionali, coperte da corredo, is fanigas (per coprire le casse nuziali), is cannacas (collari per i buoi), scanni e cassepanche, e per l’ottimo vino della sua cantina sociale. Sulle eccellenze manifatturiere di tutta la Sardegna, dal 1961, ogni anno, in estate, si accendono i riflettori della Fiera dell’artigianato artistico della Sardegna, con visitatori da tutta Europa. Il paese si adagia in un altopiano sulle pendici meridionali del monte Arci, 35 chilometri a sud di Oristano. In un territorio ricco di storia – sede preistorica di lavorazione dell’ossidiana nel Mediterraneo – e fertile, mietitura e macinazione del grano hanno generato usi e sapori espressi da panifici e pastifici (civrasciu, coccoi, malloreddus e fregola) e dai dolci (pan’e saba, pabassini e pardulas). Le botteghe artigianali si alternano a case in basalto, decorate da cornici di calce e portoni di legno (fonte: Sardegna Turismo)
IL FESTIVAL – Il festival Pedras et Sonus Jazz Festival nasce nel 2018 da un’idea della musicista e compositrice mogorese Zoe Pia, tra i più giovani direttori artistici in Sardegna (nasce, infatti, nel 1986). Nelle sue prime edizioni ha ospitato artisti del calibro di Antonello Salis, Mauro Ottolini, Baba Sissoko, Njamy Sitson, Paolo Angeli, Bebo Ferra e Ada Montellanico, costruendo e ampliando collaborazioni con importanti realtà come l’Università degli Studi di Cagliari, il Festival Internazionale Time in Jazz, il Conservatorio di Musica G.P. da Palestrina di Cagliari e il Conservatorio di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo. La kermesse rivolge una particolare attenzione al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni di bambini e ragazzi e delle nonne, attraverso laboratori specifici (sensibilizzazione all’arte del riciclo, all’utilizzo della lingua sarda, allo sviluppo di valori di rispetto reciproco), oltre che alla valorizzazione dell’arte in ogni sua molteplice accezione, in costante dialogo con le varie e innumerevoli realtà locali.