“Pourquoi”, il nuovo singolo di Kiki Orsi
“Pourquoi”, il nuovo singolo di Kiki Orsi. Disponibile da martedì 24 ottobre sulle piattaforme digitali. Il brano vanta la partecipazione di Juan Paradell Solè (organo), Peter de Girolamo (piano, arrangiamento), Pierpaolo Ranieri (contrabbasso) e Nicola Polidori (batteria).
“Pourquoi” è concepito utilizzando come struttura narrativa il linguaggio tipico della fiaba.La trama si snoda attraverso un viaggio onirico dei protagonisti:
diceva di essere il principe azzurro delle fiabe.
Bisogna ammettere che non sempre lo era e alla principessa piaceva di più quando mostrava i suoi castelli immaginari, instabili e imperfetti, quando rivelava le sue cicatrici sotto il suo mantello scolorito.
Per lui invece non era possibile andare in volo senza un mantello preso a noleggio perfetto e praticamente nuovo lasciando la principessa ferma, immobile come un horse-sitter del suo cavallo bianco.
“Perché?”, si chiedeva a tratti la poveretta senza darsi una risposta. Mentre lei aspettava e sognava tutto quello che avrebbe voluto dal suo principe azzurro fuggiasco.
Sentì un suono bellissimo di un organo a canne, di quelli grandi, antichi, maestosi, bellissimi.
All’improvviso si assopì e sognò il ritorno del principe che in sella al cavallo bianco la portava sulla Luna!
Il suono si zittì e lei, svegliandosi all’improvviso, si accorse che lo stato inebriante stava scomparendo e le attese interminabili non erano più sopportabili.
Guardandosi allo specchio vide riflesse la sua bellezza e la sua simpatia e cominciò a prendersi in giro con le facce più buffe, così tanto da mettersi a ridere di sé.
Poi ecco comparire in lontananza il mantello azzurro che si avvicinava a lei ma la principessa, senza pensarci, gli fece un bel dito medio, serrato, forte, evidente, pensando tra sé e sé: “Ma vaff…!”.
«Mi chiedo che fine abbia fatto il bellissimo cavallo bianco e mi sa che dovro’ scrivere il sequel di questa canzone – dichiara Kiki Orsi – mi chiedo inoltre dove sia finito il principe azzurro.
Se noleggerà ancora un mantello nuovo o se deciderà di rattoppare e dipingere il suo, quello scolorito. Chi può dirlo…».