Rete elettrica pubblica
Rete elettrica pubblica. Altro che transizione energetica, la connessione dei piccoli impianti fotovoltaici è bloccata in alcune zone della Sardegna per inadeguatezza.
La transizione e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati rischia di rimanere sulla carta, infatti la connessione dei piccoli impianti fotovoltaici, compresi quelli realizzati sui tetti degli edifici.In diverse zone della Sardegna è di fatto bloccata a causa dell’inadeguatezza della rete elettrica pubblica.
“Prima di realizzare un impianto fotovoltaico, se pur di tipo domestico, conviene attendere il preventivo di connessione da parte di e-distribuzione”.
Questo è il consiglio che da il Sindaco di Villa Verde Sandro Marchi ai suoi cittadini e ai colleghi Sindaci che intendono investire sugli impianti fotovoltaici, anche di piccola taglia, per evitare brutte sorprese.
Alcuni mesi fa il Comune di Villa Verde ha realizzato un impianto fotovoltaico di potenza nominale poco più di 10kWp sulla copertura della biblioteca comunale per far fronte al fabbisogno energetico della stessa.
I giorni scorsi il Comune di Villa Verde ha ricevuto il preventivo di connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete pubblica BT che riportava al paragrafo 3 la seguente dicitura.
“Per realizzare la connessione sono necessari lavori di tipo COMPLESSO (art. 10.1 TICA).
Il tempo massimo previsto per l’esecuzione degli stessi nonché per la realizzazione della connessione a cura di e-distribuzione spa è di 720 giorni lavorativi, al netto di eventuali sospensive previste dal TICA”.
In poche parole l’attività di connessione dell’impianto fotovoltaico potrà avvenire, se tutto va bene, tra 3 anni.
Il motivo a quanto pare è la rete elettrica pubblica esercita nei vari livelli di tensione, Bassa Tensione, Media Tensione e Alta Tensione, che non è in grado di gestire il flusso di energia prodotto dal piccolo impianto.
Infatti dal preventivo si evince che per poter connettere l’impianto da 10kW si dovranno ridimensionare le apparecchiature sull’Alta Tensione.
La causa di questo limite gestionale delle reti elettriche è dovuto ai numerosi mega impianti di produzione in progetto che sono previsti su tutto il territorio regionale.
Nonostante siano solo dei progetti, occupano tutta la potenza gestibile dalla rete pubblica perché avendo accettato il preventivo di connessione, la loro potenza viene considerata come se fossero connessi.
Pertanto se non si trova una soluzione a questa situazione sarà sempre più difficile se non impossibile realizzare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili anche solo per l’autoconsumo.
Gli sforzi che stiamo facendo per rendere i nostri locali pubblici autosufficienti dal punto di vista energetico di questo passo rischiano la beffa, una grande presa in giro per cittadini.
E amministrazioni pubbliche come la nostra.