L’associazione auspica che la nomina arrivi presto e che si tratti di una figura davvero competente e autonoma lontana da interessi di partito.
Roma. Oipa: «Dopo Quasi Un Anno, Il Sindaco Gualtieri Ancora Non Ha Nominato Il Garante Per Gli Animali»
Dopo quasi un anno dalla scadenza dell’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse alla nomina del Garante per il benessere e la tutela degli animali, il Campidoglio ancora non ha scelto il nome. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che invita il sindaco Roberto Gualtieri a fare quanto prima la sua scelta, che si spera si orienti verso una figura davvero competente e autonoma, che non debba rispondere a interessi di partito. Lo scorso giugno avevamo sollecitato pubblicamente il sindaco a procedere con la nomina, ma non abbiamo avuto alcun riscontro.
Gli interessati a ricoprire l’incarico erano stati invitati a inviare la propria manifestazione d’interesse entro il 2 dicembre 2022. Il bando era rivolto a figure di comprovata esperienza, competenza e professionalità nella materia del benessere, della tutela e dei diritti degli animali.
L’Oipa ricorda che la figura del Garante per i diritti degli animali è stata istituita dalla delibera n.63 del 2 agosto 2022 dell’Assemblea capitolina.
La nomina è di competenza del Sindaco, sentito il parere della Commissione Ambiente, dopo l’esame delle candidature.
Una volta nominato, il Garante resterà in carica per la durata del mandato del primo cittadino della capitale e fino all’entrata in carica del suo successore. Il Garante svolgerà i propri compiti a titolo gratuito in piena autonomia senza subordinazione gerarchica all’Amministrazione.
«Auspichiamo che la nomina arrivi presto: a Roma c’è tanto bisogno di un rappresentante degli animali, per la loro tutela e per la gestione del randagismo», commenta la delegata dell’Oipa di Roma, Francesca Lavarini. «Troppo spesso alle associazioni è “delegato” il compito d’intervenire per la protezione degli animali più indifesi, laddove gli uffici competenti non intervengono per mancanza di organizzazione o di fondi. Sottolineiamo che associazioni vivono grazie alle donazioni dei cittadini e fanno quel che possono, ma non è mai abbastanza. Gli animali della Capitale, quelli più soli e indifesi, hanno bisogno di una più efficiente mano pubblica anche comunale e regionale».