SESTU – Seduta deserta. Il Consiglio comunale, convocato per l’approvazione dello studio idrogeologico e la riqualificazione della rete idrica, è saltato. I banchi della maggioranza sono rimasti vuoti. E il presidente del consiglio comunale, Antonio Manca, è stato costretto a rinviare la seduta. Inevitabili le polemiche. “La maggioranza, che per bocca dell’assessora Roberta Argiolas, ha accusato nei giorni scorsi l’opposizione di dilatare i tempi dei lavori consiliari a discapito della comunità, oggi ha disertato in massa la seduta del Consiglio Comunale concordata nella capigruppo – accusano Michela Mura e Fabio Pisu (Pd), Valentina Meloni e Valentina Collu (Progetto per Sestu), Francesco Serra e Giuseppe Picciau (Sestu Domani) – Non si comprendono le motivazioni di questo gesto, che oltre al mancato assolvimento del ruolo istituzionale, ha causato un inutile esborso economico per l’Ente”. L’assemblea municipale di via Scipione si riunirà di nuovo giovedì – in seconda convocazione – per l’approvazione dell’ordine del giorno, ma i gruppi di minoranza non fanno sconti: “L’attività democratica nel nostro Comune è ormai ridotta ai minimi termini, infatti, Consiglio e Commissioni non vengono convocati se non per l’approvazione di atti improcrastinabili: l’ultimo Consiglio risale al primo agosto. Delle ultime tre commissioni due sono state richieste dalla minoranza. Ben altra e più intensa attività viene svolta da Comuni anche più piccoli del nostro”. Secondo l’opposizione la situazione sarebbe allo sbando: “Una maggioranza sgangherata oramai orientata alla sola campagna elettorale per le elezioni regionali – rincarano la dose i gruppi dei democratici, Sestu Domani, Progetto per Sestu – e che si attiva esclusivamente per inaugurazioni fasulle (come avvenuto per la piscina comunale), passerelle in fascia tricolore e ridicoli sondaggi di facciata, trascurando totalmente importanti questioni inerenti alla nostra città. L’assenza di oggi risulta irrispettosa anche rispetto ai tristi anniversari delle alluvioni del 1946 e del 2008, che avrebbero dovuto richiamare a un maggiore senso di responsabilità e vederci con serietà affrontare il punto all’ordine del giorno che riguardava il nuovo reticolo idrografico”.
Luciano Pirroni
Luciano Pirroni