Una giornata ricca di appuntamenti domani (domenica 15 ottobre) al Ghetto di Cagliari per il festival Signal Reload con il pianista Alessandro Perra, la formazione Los Sara Fontan, l’Ensemble Kàta Stròfe, Menion, il progetto Clavius di Daniele Ledda e il live di Stromboli
Proseguono al Ghetto di Cagliari (in via Santa Croce 18) gli appuntamenti della diciassettesima edizione del festival Signal Reload, la rassegna dedicata alla musica elettronica e d’avanguardia, alla sperimentazione, improvvisazione con uno sguardo trasversale sulle ricerche in campo visivo, performativo e live media. La manifestazione è curata e organizzata dall’associazione TiConZero, centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare sotto la guida di Daniele Ledda, affiancato da una rodata squadra di collaboratori tra i quali Raffaele Tronci (direzione artistica) e Valentino Nioi alla produzione.
Domenica 15 ottobre al Ghetto di Cagliari
Domani (domenica 15 ottobre) la giornata del festival inizierà alle ore 18 (biglietto a 8 euro) con un programma ricco di ospiti e appuntamenti, aperti dal giovane pianista Alessandro Perra, fresco di diploma al Conservatorio di Cagliari, dopo un interessante percorso che l’ha visto specializzarsi in prestigiose scuole europee con insegnanti di fama internazionale. Un’altra pianista, Giorgia Pintus, figlia del Conservatorio di Cagliari si esibirà successivamente nel pomeriggio del festival dedicato a ricerca e improvvisazione.
In seno alla collaborazione con il festival Gràcia Territori Sonor LEM (BARCELLONA) sarà poi la volta della formazione Los Sara Fontan, nata nel 2017, un duo sperimentale con solo violino, tastiera e batteria, con un arsenale di pedali ed effetti e risorse che portano a una ricerca mirata alla contemporaneità, all’elettronica, dall’atmosfera allo sfrenato in pochi secondi. La loro musica nasce e muore sul palco e quella volatilità trasforma ogni spettacolo in una sorta di liturgia irripetibile che rimane solo nella memoria di chi ha la fortuna di goderne.
I progetti
Spazio poi all’Ensemble KÁTA STRÒFE, nato nel 2022 all’interno del Conservatorio di Cagliari, nella classe di musica da camera di Alessandra Giura Longo. Uniti dalla passione per la musica contemporanea e dalla voglia di conoscere e sperimentare le nuove forme e direzioni della creazione contemporanea, i suoi componenti hanno già al loro attivo un’interpretazione del brano Par une forêt de symboles di Vinko Globokar al festival Interzone (Cagliari), dedicato a Roberto Pellegrini. Ognuno di loro svolge attività concertistica in Sardegna e fuori dall’isola, come solista o con altri ensemble, fra cui l’ensemble Scisma, sempre del Conservatorio, e Kadossene di Cagliari anche in situazioni performative e sperimentali. Appartengono all’ensemble Melania Bertolo, Alessandra Giura Longo, Manuela Ragusa, Amalia Fenu, Giulia Marongiu e Davide Collu.
A seguire spazio al progetto Menion, creato da Stefano Ferrari, chitarrista, produttore e compositore sardo con sede a Berlino. Menion nasce dall’esigenza di raccontare immagini, esperienze e impressioni attraverso i suoni e la loro manipolazione. La sua musica è un’elettronica visionaria e descrittiva che unisce influenze ambient, drone, glitch e post-rock. Il concetto sonoro si basa su un’elaborazione del suono della chitarra per arrivare ad una trasformazione dell’identità della sorgente sonora per poi integrarla in contesto sonoro più ampio. La sua estetica è stata influenzata da band e artisti come Sonic Youth, Christian Fennesz, Alva Noto, Bartok e molti altri.
Gli altri appuntamenti
Altro imperdibile appuntamento della serata sarà quello con Daniele Ledda, che si esibirà con Clavius, famiglia di strumenti auto-costruiti da lui ideata partendo dal concetto di pianoforte preparato di John Cage. Muovendosi tra i suoi tasti e le sue corde, Ledda sperimenterà le possibilità di fusione tra il suono analogico e quello digitale, esplorando le sue sconfinate possibilità in maniera ordinaria e diffusa.
A presentare il suo nuovo album ‘Drang’ al festival Signal Reload ci sarà subito dopo Stromboli (Maple Death Records, Oltrarno Recordings), il progetto del musicista bolognese Nico Pasquini. Con un pulsare avvolgente, rumore, percussioni propulsive, così come momenti di volo estatico, l’album dipinge un mondo post-umano di sensibilità ambigua, dove la distinzione tra umanità e simulazione è diventata mal definita e illusorio. In questo senso, “Drang” rappresenta una visione paradossale di percezione rarefatta e forme indeterminate, energia vivida e risonanze insolite, rivelazioni audaci e correnti nascoste.
Il programma di venerdì 20 ottobre
Venerdì 20 ottobre il festival vivrà un altro intenso weekend di appuntamenti, che inizieranno alle 19.30 (biglietto d’ingresso a 6 euro), ancora negli spazi del Ghetto di Cagliari con le LILI, progetto elettronico delle produttrici e polistrumentiste Lisa Masia e Marina Cristofalo – già note come Lilies on Mars, enfants prodiges scoperte dal maestro Franco Battiato – pronte a suggellare questa nuova fase del loro percorso con il debut album “SPAZIOTEMPO” dello scorso maggio. Un interessante laboratorio di improvvisazione e composizione istantanea a cura di Daniele Ledda “Snake Lab” verrà proposto successivamente. La serata verrà portata a termine dall’esecuzione della musicista e performer Sara Vargiu.
Signal Reload è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (RAS L.1/90 ART. 56) e del Ministero della Cultura – FUS Fondo Unico per lo Spettacolo, Fondazione di Sardegna, in collaborazione con i festival Spaziomusicae Gràcia Territori Sonor – LEM Festival.
La direzione artistica
Daniele Ledda è un artista sonoro, docente, ricercatore che vive e lavora in Sardegna, dove insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari. Dal 2018 è direttore artistico dell’attività dell’Associazione Ticonzero affiancato dal prezioso lavoro dei soci Raffaele Tronci e Valentino Nioi. È interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto. E’ attivo come solista al campionatore, ed in vari gruppi: CoincidentiaOppositorum, Experimento, Ensemble Spaziomusica, SyntaxError, Spectrasonic, Jetée trio, come compositore, al live electronics e al campionatore. Ha collaborato, tra gli altri, con Marcus Stockhausen, Llorenç Barber, David Moss, HenningFrimann, David Shea, OtomoYoshihide, Marco Cappelli, Marc Ribot, Elliott Sharp, Eric Bogosian, Jim Pugliese.
L’organizzazione
Ticonzero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi. Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, Ticonzero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale. Il nuovo obiettivo dell’Associazione Ticonzero è centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio, non con un richiamo episodico, ma come manifestazione di un laboratorio permanente. La creazione di una rete i cui nodi sono sempre attivi nella produzione e sperimentazione. La rete in questo senso, per usare un parallelo informatico, è una rete locale. Un nodo importante in questa rete è rappresentato dalla comunità legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.