Sold out anche la seconda tappa di “No dipendenze – Plen air”, venerdì a Olbia
Anche Sassari ha fatto registrare il pienone di studenti arrivati allo Stadio Dei Pini per gridare forte il proprio “no” a tutte le dipendenze. La seconda tappa del Progetto “No Dipendenze – Plen Air”, e svoltosi venerdì scorso allo stadio intitolato a Tonino Siddi ha visto la partecipazione di un migliaio di studenti entusiasti.
Organizzato dall’Asd “Sport e Salute”, con il patrocinio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna e al contributo di sponsor privati, il Progetto si è confermato un vero e proprio contenitore che ha ospitato giovani di ogni età ma anche intere famiglie e società sportive. Un Villaggio ricco di alternative, con momenti di animazione, di svago, di sport ma anche di informazione e divulgazione.
Durante la mattinata, infatti, negli stand lungo il villaggio e dal palco, sono partiti i messaggi che invitano alla riflessione sui danni provocati dall’uso e dall’abuso di sostanze e di dispositivi elettronici, presentando alcune sane alternative di vita quali la pratica sportiva o la partecipazione ad attività ludiche o artistiche.
Anche la giornata sassarese è iniziata con le scuole – sono arrivati anche da Uri – che si sono riversate in massa nello spazio messo loro a disposizione nel campo. Gli studenti si sono soffermati sui vari stand presenti, soprattutto quelli predisposti dalle Forze dell’Ordine, che hanno soddisfatto le loro curiosità sugli strumenti per la prevenzione che vengono messi in campo.
Presenti la Polizia Locale di Sassari, con il Comandante Inti Piras in testa, che hanno mostrato ai ragazzi gli strumenti messi in campo per la prevenzione degli incidenti: aci, simulatore guida sicura e effetti alcol, droga, velocità e distrazione alla guida.
Presenti anche i Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, con il Comandante Massimiliano Pricchiazzi a far gli onori di casa, e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, col Comandante Stefano Rebechesu: tutti hanno spiegato ai ragazzi le azioni messe in campo dalle Forze dell’Ordine, con l’obiettivo di mostrare il fronte unito assieme a istituzioni civili, associazioni e famiglie nella lotta contro tutte le dipendenze.
Anche nella tappa sassarese, tra contenuti multimediali e tabelloni informativi, dal palco allestito davanti alla gradinata del campo sportivo, sono partiti diversi messaggi importanti. Al microfono di Alex Musa, l’educatore ludico-sportivo professionista, e del regista e attore Gianluca Medas, hanno parlato – fra gli altri – il cardiologo sassarese Ferruccio Bilotta, che ha sottolineato l’importanza di uno stile di vita sano. Paolo Milia, responsabile del Serd di Sassari, si è soffermato sui dati che parlano di “una vera emergenza sociale alla luce dei numeri, che sono in aumento. Il dato significativo – ha detto – e preoccupante, è legato all’abbassamento dell’età media di inizio di comportamenti a rischio e di assunzione di sostanze. In questo senso l’alcool, considerato a torto quasi “accettabile” dalla nostra cultura, è utilizzato anche dai ragazzi di età molto precoce (parliamo di scuole medie) unitamente al fumo di sigaretta e, appunto, alla cannabis”.
Sul palco anche l’esperta in servizi educativi Paola Appeddu. Quest’ultima, in particolare, ha evidenziato l’importanza della prevenzione in età scolare, se non direttamente in quella pre-scolare: “la pandemia ha causato tanti problemi soprattutto nelle famiglie, la ripresa ha evidenziato che la dipendenza digitale ci ha travolto. Per questo io credo che l’obiettivo sia sostenere le famiglie in un percorso di sostegno alla genitorialità agli adulti con bimbi che sono all’asilo”.
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