Umberto Dodero svela i segreti del potere in Sardegna
Umberto Dodero svela i segreti del potere in Sardegna. Si chiama “40 anni in Regione” il nuovo libro, appena uscito, di Umberto Dodero, che promette di svelare tutti i segreti del potere in Sardegna.
Nella nostra società i giovani aspiranti cercano ardentemente il loro posto nel mondo, e dal libro emerge una storia di determinazione e successo che ispirerà chiunque abbia sognato di realizzare i propri obiettivi.Umberto Dodero, attraverso il personaggio di Bruno, ci trasporta nel viaggio di un giovane alla ricerca della sua identità personale e professionale, fornendo un affascinante sguardo sulla realtà.
Spesso travagliata del mondo del lavoro e della burocrazia.
Bruno, un giovane che tenta di definire la propria identità personale e lavorativa, si ritrova catapultato nel mondo adulto all’interno del quale deve destreggiarsi per ottenere il suo posto.
Se Platone, nella sua Repubblica, guarda con ammirazione l’ambito della politica attribuendo ad essa un ruolo fondamentale nella creazione e definizione di uno stato modello.
Umberto Dodero, attraverso il personaggio di Bruno, ci rimanda un’immagine più realistica e disincantata della sfera politica.
Inizialmente Bruno tenta di inserirsi all’interno del mondo del lavoro svolgendo svariate attività pur di acquisire ciò che per lui – così come per molti altri giovani suoi coetanei – ha un valore inestimabile: la libertà.
Tuttavia, il suo percorso è tutt’altro che semplice e lineare, poiché sebbene inizi a conoscere diverse realtà e persone, pian piano comprende che la sola buona volontà da cui è animato non basta.
Bruno è infatti sprovvisto di due cose fondamentali: le possibilità economiche e un certo grado di esperienza che gli avrebbe garantito meno porte in faccia e una maggiore lungimiranza.
Eppure Bruno, dalla sua, ha una grande determinazione che, nonostante i molti tentativi non sempre efficaci, si rivela una carta vincente, dal momento che, in seguito anche ad una buona dose di fortuna.
Egli riesce a vincere il concorso pubblico che gli consente di entrare nella sfera dell’amministrazione regionale sarda.
Emerge quindi l’evoluzione del protagonista, non solo dal punto di vista lavorativo ma anche, e soprattutto, personale.
La realtà che Bruno si trova a dover affrontare è completamente diversa da quella che aveva immaginato e a causa della sua inesperienza e del suo atteggiamento sui generis.
Egli deve fronteggiare un sistema manovrato da gente potente e già affermata che favorisce solo i propri adepti.
Nonostante ciò, l’autore fornisce un’immagine complementare e positiva, tramite la presenza di uomini perbene inseriti all’interno dell’amministrazione, il cui lavoro si basa su princìpi quali l’umanità, l’onestà e la lealtà.
Grazie a loro, il nostro protagonista riesce a trovare la sua strada che lo vede dapprima applicato e, in seguito ad un’ascesa sociale, funzionario direttivo.
Seppur con un percorso a zig-zag, Umberto Dodero si serve di Bruno per focalizzarsi su un aspetto molto importante: la contrapposizione tra la nuova classe dirigente e quella vecchia.
Permettendo al lettore di comprendere più a fondo i meccanismi della burocrazia e della pubblica amministrazione.
Tutto ciò è favorito da uno stile di scrittura semplice ma mai banale, volto all’esposizione di situazioni e stati emotivi che traspaiono attraverso il personaggio principale.
Fondamentale, infine, è il messaggio ultimo che l’autore vuole trasmettere ai suoi lettori, in particolare ai più giovani relativo al concetto dell’homo faber sui fortunæ.
Sostenendo con fermezza i valori della tenacia e della costanza che, da sempre, sono delle carte vincenti per chi entra nel mondo del lavoro e vuole conquistare un posto stabile al suo interno.