Una nuova veste per la Traumatologia e Ortopedia
Una nuova veste per la Traumatologia e Ortopedia. Il reparto, al sesto piano del Santissima Annunziata, è stato interamente rimodernato.
Ieri il trasferimento dei pazienti e oggi l’apertura alla presenza dell’assessore Doria e dell’arcivescovo Saba. Una nuova veste per la Traumatologia e Ortopedia.Sassari 17 ottobre 2023 – A disposizione ci sono quattro camere di degenza con quattro letti, alle quali si aggiungono altre due camere con due letti, tutte con bagno riservato per i pazienti.
E poi ancora, altri 11 locali che vengono utilizzati per la medicazione, i medici, gli infermieri, la caposala, il medico di guardia quindi un deposito, una sala ristoro e i bagni per il personale.
Si compone così il reparto, interamente ristrutturato, di Traumatologia e Ortopedia dell’Aou di Sassari, diretto da Francesco Cudoni e situato al sesto piano dell’ospedale civile di via De Nicola.
Ieri si sono concluse le operazioni di trasferimento dei pazienti, dall’ala ovest all’ala est del sesto piano, quella completamente ristrutturata.
Una situazione che ha notevolmente migliorato l’ambiente di cura e l’efficienza operativa.
Questa mattina l’apertura ufficiale del reparto, alla presenza dell’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, del rettore dell’Università di Sassari, professor Gavino Mariotti.
E dell’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, che ha fatto visita ai degenti ricoverati.
«Oggi restituiamo ai cittadini, non solo di Sassari, ma di tutta la Sardegna, una struttura rinnovata e più efficiente, in un reparto – afferma l’assessore Carlo Doria – che è un punto di riferimento per tutta l’Isola.
L’ammodernamento del reparto del Santissima Annunziata è coerente con una politica che mira alla realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri, ma che ritiene indispensabile continuare a investire sugli ospedali esistenti per poter garantire al meglio l’assistenza e le cure.
In modo particolare, il reparto di Traumatologia e Ortopedia del Santissima Annunziata riveste un ruolo centrale nell’ambito delle urgenze traumatologiche di Sassari.
Ed è il riferimento per gran parte del centro-nord Sardegna.
L’intervento su patologie come la frattura del collo del femore, entro le 48 ore, nel rispetto dei livelli essenziali d’assistenza (LEA), rappresenta uno standard irrinunciabile.
Ma quello di Sassari è anche un centro d’eccellenza dove è possibile ricevere cure all’avanguardia. C’è ancora molto lavoro da fare, ma oggi aggiungiamo un tassello importante nel quadro complessivo della nostra sanità pubblica».
«L’apertura del rinnovato reparto di Traumatologia e Ortopedia – aggiunge il direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano –
E’ una testimonianza dell’impegno costante della nostra azienda per offrire cure di qualità e servizi all’avanguardia ai pazienti.
«Il nostro obiettivo è, infatti, migliorare anche la qualità della logistica e incrementare ulteriormente la qualità assistenziale offerta dalle strutture aziendali».
«Testiamo la forte integrazione che ci deve essere tra la parte ospedaliera e quella universitaria – afferma il rettore dell’Ateneo turritano, Gavino Mariotti –
Non esiste più questa divisione: questa è un’azienda unica in cui siamo tutti al servizio dei cittadini. I reparti devono funzionare a prescindere dalla direzione.
Partecipo volentieri a questo evento e sono certo che questa novità innalzerà la qualità dell’assistenza medica nella nostra città e nel nostro territorio».
Il reparto di Traumatologia e Ortopedia dell’Aou di Sassari è da tempo riconosciuto come una delle strutture di riferimento in Sardegna per la traumatologia complessa.
Inoltre, è l’unico reparto di un ospedale pubblico in Sardegna a realizzare interventi di protesica di anca e ginocchio con tecnica robotica.
Quest’ultima è stata implementata con successo anche nella Clinica ortopedica per la chirurgia del ginocchio.
L’utilizzo della tecnologia robotica nell’ambito dell’Ortopedia offre numerosi vantaggi.
La precisione aumentata consente un inserimento ottimale delle protesi, riducendo al minimo il rischio di complicazioni post-operatorie.
Questa tecnologia riduce anche il dolore e accelera il recupero del paziente, consentendo un ritorno alla normalità più rapido e soddisfacente.
«Ringraziamo la direzione aziendale per questi lavori – afferma il direttore della Traumatologia e Ortopedia Francesco Cudoni – che ci consegnano un reparto rinnovato.
Una situazione che ci consente di migliorare l’assistenza nei riguardi dei pazienti, questo perché vogliamo continuare a essere un punto di riferimento per la comunità locale e isolana.
Sia per la patologia traumatica sia per quella ortopedica in elezione».
La progettazione dei lavori è stata realizzata dall’Ufficio Tecnico dell’Aou di Sassari, con l’Ingegnere Roberto Manca.
La ristrutturazione, resa possibile grazie ai finanziamenti del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) e avviata nel periodo Covid del 2021, oltre alle opere murarie.
Ha compreso l’adeguamento degli impianti elettrici, di condizionamento, idricosanitario, fonia, dati e antincendio.
Ogni stanza è stata dotata di almeno due televisori a uso dei pazienti, migliorando il loro comfort durante il ricovero.
Inoltre, il reparto è stato completato con arredi moderni, tra cui letti antidecubito, armadi, carrelli e scaffali, per garantire un’esperienza di cura ottimale.
La ristrutturazione ha reso il reparto luminoso e accogliente, quindi sono stati installati pannelli decorativi alle pareti del corridoio e delle stanze di degenza, ispirati al tema del mare.
Un ambiente piacevole che, nell’ottica di far sentire il paziente accolto e protetto, contribuisce al benessere dell’utente durante il suo ricovero.
L’obiettivo principale era migliorare la qualità della logistica e incrementare ulteriormente l’elevata qualità assistenziale già offerta dalla struttura.
Questi miglioramenti contribuiscono quindi a garantire un ambiente ancora più sicuro e confortevole per i pazienti e il personale.
La conclusione di questi lavori si inserisce all’interno di un più ampio progetto di ammodernamento tecnologico e strutturale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.
E che, dagli anni del Covid, ha visto avviate e concluse numerose altre opere di ristrutturazione.