Vieni in Planargia: giornate a Tinnura, Bosa, Magomadas, Sagama e Modolo
Progetto culturale e artistico su La persistenza della memoriaDirezione artistica: Ambra Pintore
Content creators: Roberta Locci, Roberto Scala
Vieni in Planargia: giornate a Tinnura, Bosa, Magomadas, Sagama e Modolo
Si sono appena chiusi gli incontri ed i lavori d’arte e culture delle tappe di Bosa, Magomadas, Sagama e Modolo che già la direzione artistica del Festival della Planargia è impegnata per le prossime date dedicate a Flussio e Montresta.
Sarà l’autunno a chiudere le date del progetto, Non fermiamo la tradizione, dedicato a La persistenza della Memoria, secondo le idee artistiche dirette da Ambra Pintore supportate dai creatori Roberta Locci e Roberto Scala nell’ambito delle attività curate per l’Associazione Istranzos de Domo.
L’Unione dei Comuni della Planargia ne hanno sposato intenti e supportato la realizzazione dei nove eventi che dall’estate all’inverno animeranno: Bosa, Flussio, Magomadas, Modolo, Montresta, Sagama, Suni, Tinnura, Tresnuraghes.
Sono stati appuntamenti densi di emozioni, di ricordi, di musica che hanno trasformato le piccole comunità planargine coinvolte, in laboratori di pensieri e arti, brulicanti di artisti che non hanno fatto a meno di invidiarne la vita.
I programmi sono stati unici, appositamente pensati per la comunità ospitante
Tutti con un denominatore comune: l’incontro, il confronto, l’armonia di una vita e di un lavoro che deve svolgersi all’unisono tanto quanto le parole e note cantate che hanno risuonato nelle chiese, nei vicoli, nelle piazze dei borghi coinvolti.
Parole di unione e di promesse d’intenti legate ad un lavoro di comunità hanno risuonato come motivo ricorrente in tutti gli artisti ed esperti appositamente chiamati ad esprimersi in Planargia.
Per crescere ed essere realmente concorrenziali nella globalità del mondo e delle proposte turistiche, ciascuno abitante delle singole comunità deve imparare a considerarsi cittadino di Planargia, non solo della comunità di residenza.
Solo questo cambio di prospettiva potrà rendere i borghi che popolano le valli solcate dal Temo e quelli che ammirano i lussureggianti tramonti sul mar Mediterraneo, potranno essere realmente forti e trasformare la lontananza che sfiora l’isolamento di un territorio, un punto di forza.
Bisogna lavorare su servizi e trasporti, sulla costruzione di una coscienza identitaria di territorio che sappia superare le microstoriche divisioni per costruire le basi di un presente e futuro dignitoso per qualità della vita, pago di lavori che sanno attrarre abitanti e non costringere nessuno ad andar via in cerca di fortuna.
Con questo spirito d’amore per una terra che tutti gli artisti hanno sentito natìa, Ambra Pintore ha ricamato i raffinati intrecci che restituiscono all’arte e alla cultura, quel ruolo centrale di educazione dei cuori, di evoluzioni delle menti e di proiezioni verso uno spirito civile più consapevole e maturo, che solo il Bello delle cose fatte con studiata maestria hanno il potere di fare.
Il festival aderisce all’iniziativa “No women no panel” contro ogni discriminazione di genere e contro la violenza sulle donne.