Gli esperti di Ingegneria Naturalistica che sono geologi, agronomi, architetti, paesaggisti, ingegneri, sono disposti ad accompagnare la stampa nei luoghi di casi – modello dove esistono aree di espansione.
Alluvioni ed emergenze in Italia
Flora Vallone – paesaggista – architetto – Vice Presidente Nazionale A.I.P.I.N. “In Italia dobbiamo realizzare aree di espansione naturale, finalizzate alla mitigazione del rischio idro – edilizio. Le emergenze attuali sono solo in parte legate ai cambiamenti climatici.
Il responsabile primo è il nostro trasformare il territorio. L’obiettivo dell’Unione Europea è di ristabilire lo scorrimento libero di almeno 25.000 Km di fiumi entro il 2030 eliminando barriere obsolete e ripristinando le pianure alluvionali. Siamo in forte ritardo! Bisogna realizzare aree di espansione che diventino anche spazi e parchi da vivere ma che allo stesso tempo mitigano il rischio”.
“In Italia dobbiamo parlare della realizzazione di aree di espansione finalizzate a mitigare il rischio idroedilizio. In Toscana, ad esempio, queste aree ci sono, hanno funzionato e senza con ogni probabilità il danno sarebbe stato maggiore. Ma prima avevamo una laminazione diffusa in scoline e acquidocci, terrazzamenti, invasi, etc. che si sono persi. Troppo spesso si parla di cambiamento climatico come responsabile delle emergenze idrogeologiche in atto. E certamente ne rappresenta una importante concausa.
Ma il responsabile primo è il nostro trasformare il territorio continuando a sovrapporre grigio al verde, aree impermeabili a quelle naturalmente drenanti e contemporaneamente costringendo il sistema delle acque tra argini, canali, tombinature non più sostenibili. E non solo per la sicurezza del territorio ma anche per la necessaria e sempre più urgente transizione adattativa che – sola- potrà riattivare la resilienza degli ecosistemi degradati.
Una transizione che deve essere culturale prima ancora che progettuale e operativa, e che guardi alle necessità della Natura come e quanto a quelle dell’Uomo, attivando processi e azioni Nature Based Solutions, come richiamato in tutti i dispostivi internazionali dai Global Goals alle tante normative EU e nazionali. Riportare la natura nella nostra vita è l’incipit della strategia EU per la biodiversità che testualmente cita ” si intende ristabilire lo scorrimento libero di almeno 25.000 km di fiumi entro il 2030 eliminando barriere obsolete e ripristinando le pianure alluvionali” . Siamo in straordinario ritardo”. Lo ha affermato Flora Vallone, architetto, paesaggista, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Ingegneria Naturalistica A.I.P.I.N.
A.I.P.I.N.
A.I.P.I.N. è Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica esistente da più di 30 anni. Un’importante rete che vede al suo interno e già dal Direttivo Nazionale, molteplici categorie come geologi, architetti, ingegneri, agronomi, paesaggisti, naturalisti. Ad esempressione della multidisciplinarietà c’è la doppia vicepresidenza nazionale, guidata da un geologo e da un architetto. Presidente Nazionale A.I.P.I.N. è Federico Preti, Docente di idraulica ed esperto in difesa del suolo dell’Università di Firenze.