I Carabinieri della Compagnia di Ozieri, negli ultimi giorni, hanno ulteriormente rafforzato il servizio di presidio del territorio e di vigilanza del centro urbano
Nella serata del 1° Novembre scorso, anche per la concomitanza tra le celebrazioni di Ognissanti ed i festeggiamenti di Halloween, i Carabinieri della Compagnia di Ozieri hanno ulteriormente rafforzato il servizio di presidio del territorio e di vigilanza del centro urbano; proprio nell’ambito di quest’ultima attività di verifica, i militari della Stazione Carabinieri di Ozieri hanno effettuato un controllo degli avventori presenti, a tarda ora, in uno dei bar più frequentati del centro storico della città.
All’esito delle identificazioni veniva subito individuato ed accompagnato in caserma un giovane – il 23enne G.I., originario del posto – che era risultato sottoposto al D.A.C.UR. recentemente emesso a suo carico dal Questore di Sassari; detto provvedimento amministrativo, una vera e propria Misura di Prevenzione speciale che è stata introdotta con il Decreto Legge 14/2017 che disciplina le “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza nelle città e per la prevenzione dei disordini negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento”, vieta l’accesso e la libera fruizione di determinati luoghi pubblici o aperti al pubblico – appunto i locali di trattenimento come i bar, i ristoranti, le pizzerie o anche i circoli – ove si somministrano cibi e bevande.
Rispettabilità “Decreto Minniti”
La norma in questione, peraltro meglio conosciuta come “Decreto Minniti” impone a tutti i sottoposti il divieto assoluto di accesso o anche di semplice stazionamento nelle immediate vicinanze di quegli esercizi pubblici di cui si è già fatto cenno. L’inadempienza del divieto, oltre a determinare l’eventuale inasprimento delle prescrizioni, ha determinato il deferimento in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica di Sassari. All’esito del procedimento penale, quest’ultima potrebbe infatti applicare la pena della reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.
L’attività di controllo da parte dei militari dell’Arma continuerà ancora nei prossimi giorni.