Castelsardo, ciottoli e sabbia verranno restituiti
Castelsardo, ciottoli e sabbia verranno restituiti alla spiaggia di Lu Bagnu con il progetto di educazione ambentale “la Sardegna portala nel cuore!”
Si svolgerà il prossimo giovedì 23 novembre, alle ore 10,00, nella spiaggia bandiera blu del sacro cuore/ampurias, a lu bagnu, una giornata di sensibilizzazione sul grave fenomeno della sottrazione di sabbia. Castelsardo, ciottoli e sabbia verranno restituitiCiottoli e conchiglie dai litorali dell’isola, nonché sui temi della protezione e gestione sostenibile degli ecosistemi marini, costieri e terrestri, con il coinvolgimento dei bambini della scuola primaria di Castelsardo.
Un altro appuntamento del progetto “la sardegna portala nel cuore”, portato avanti dall’azienda speciale parco di porto conte ceas porto conte con il suo ceas
(centro di educazione all’ambiente e alla sostenibilità)
in stretta collaborazione con l’adm – agenzia delle accise, dogane e monopoli della sardegna nell’ambito del protocollo d’intesa siglato i due enti per la tutela del territorio.
Che prevede, in modo particolare, la restituzione, alle spiagge di appartenenza, dei reperti marini sequestrati dal personale adm.
In collaborazione con la guardia di finanza.
Durante l’attività di controllo viaggiatori in partenza.
Protagonisti della giornata saranno i giovani studenti che, coordinati dal personale dell’agenzia delle dogane e dei monopoli – sezione operativa territoriale di Alghero
e del ceas porto conte facente capo al parco di porto conte e all’area marina protetta capo caccia isola piana, riporranno nel luogo originario, la spiaggia di Lu Bagnu.
La sabbia, le conchiglie ed i ciottoli, prelevati abusivamente e intercettati all’aeroporto di Alghero.
Il fenomeno dell’asportazione di sabbia e conchiglie in Sardegna ha ormai da tempo assunto contorni e dimensioni preoccupanti.
Tanto che nel 2017 è stata istituita la legge regionale n.16.
Che vieta l’asportazione, la detenzione e la vendita di materiali prelevati sul litorale sardo, senza regolare autorizzazione rilasciata dalle autorità competenti.
Pena la sanzione amministrativa da 500 a 3.000 euro.