Le opere, provenienti dall’ex caserma “Vittorio Emanuele III” di Trieste, sono state riallocate nelle caserme che ospitano i militari del 151° e del 152° reggimento fanteria.
Dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna i tre monumenti dedicati alla Brigata “Sassari”
Sassari, 22 novembre 2023. Tre opere commemorative provenienti dall’ex caserma “Vittorio Emanuele III” di Trieste, erette per ricordare le gesta e il valore della Brigata “Sassari” negli eventi che la videro coinvolta dal Primo al Secondo conflitto mondiale, sono state riallocate a Cagliari, Sassari e Nuoro, nelle caserme che ospitano i militari dei suoi reggimenti storici, il 151° e il 152°. Lo spostamento, la riallocazione e la valorizzazione delle opere monumentali, denominate “La “Piramide”, il monumento a “Brunner-Acerbo-Laghi” e “Il fante”, annoverabili a pieno titolo fra i beni culturali, nasce da uno studio promosso dalla Brigata “Sassari”, con l’alta vigilanza della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Trieste, di Cagliari e di Sassari. L‘idea di trasferire i monumenti dall’ex caserma “Vittorio Emanuele III”, sede dei reggimenti storici della Brigata “Sassari” durante il primo dopoguerra, del 151° reggimento fino al 1975 e, successivamente, sede di altri reparti, risponde a una duplice esigenza: da un lato restituirne un’adeguata collocazione, dall’altro attuare l’articolo 6 del decreto legislativo 42 del 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” per la valorizzazione storico-artistica delle opere. I tre siti individuati per la riallocazione dei monumenti sono la caserma “Monfenera”, a Cagliari, sede del 151° reggimento, la caserma “Gonzaga”, a Sassari, sede del 152° reggimento, e la caserma “Mauro Gigli” di Pratosardo, a Nuoro, sede del Distaccamento del 152° reggimento.
“La Piramide”
L’opera, dedicata al 151° reggimento, è costituita da una piramide rivestita di lastre di marmo locale poggiante su basamento, anch’esso rivestito della stessa pietra di dimensioni più grandi. Il monumento è contornato da manufatti in cemento raffiguranti ogive di artiglieria a formare un quadrilatero. Alla base della piramide è presente una teca in vetro contenente la terra dei campi di battaglia. Ai piedi della piramide è raffigurata la croce dei Savoia in tessere di mosaico. La piramide riporta iscrizioni sulla faccia principale in onore dei caduti dalla Prima guerra mondiale e, più in basso, altre scritte che sono state rimosse. La cuspide della piramide è un monolite appoggiato sui quattro angoli. Su tutte le facce sono riportati inserti raffiguranti tre mani che stringono tre gladi con sopra un elmo. Nell’area circostante sono presenti cinque cippi in pietra in ricordo di altrettante figure eroiche decorate di medaglia d’oro al valor militare: il caporale Raimondo Scintu di Guasila, il caporal maggiore Giuseppe Pintus di Assemini, il sergente maggiore Ferdinando Podda di Loceri, il capitano Eugenio Niccolai di Pausula e il tenente colonnello Giovanni Antonio Aprosio di Vallecrosia.
Il monumento a “Brunner-Acerbo-Laghi”
Il monumento è dedicato alle medaglie d’oro al valore militare tenente Guido Brunner, capitano Tito Acerbo e sottotenente Sergio Laghi. I primi due erano ufficiali appartenenti al 152° reggimento fanteria “Sassari” durante la Prima guerra mondiale, deceduti in battaglia, rispettivamente, nel 1918 e nel 1916. Il terzo, effettivo anch’egli al 152° reggimento, morì nel 1936 nella Guerra d’Etiopia. L’opera è costituita da un basamento avente forma ellittica e rivestimento in lastre lapidee bugnate. Su ambo i lati lunghi si trovano iscrizioni su lastre con la scritta “PRESENTE”. Sul fronte ellittico laterale sinistro è riportato lo stemma sabaudo. Al di sopra del basamento trovano collocazione tre monoliti ellissoidali su cui si ergono tre colonne dedicate ai caduti. Al di sopra di quello centrale, largo il doppio degli altri, è posto un monolite sbozzato a rappresentare una fiamma ardente. Inoltre, sono presenti quattro colonnine laterali a sostegno di bracieri, di cui solo uno rimasto, raffigurante le insegne sabaude e della “Sassari”. Terminano l’opera una targa in marmo posta a terra in onore dei caduti con iscrizione “AI CADUTI DEL 152° RGT. FANT. “SASSARI” A XVII”.
“Il Fante”
L’opera è una statua raffigurante un fante su un piedistallo in posa di ardimento. La statua è in cemento con struttura interna in ferro dipinta con pittura color bronzo. Si erge su piedistallo in calcestruzzo armato costituito da cinque solette gettate in opera, scomposte e ruotate in modo da formare una scalinata. Il piedistallo, a sua volta, poggia su un basamento in calcestruzzo. Ai piedi dell’opera è presente una targa in marmo con la scritta “Forza Paris”. Il monumento, inoltre, riporta due targhette metalliche: una con il nome dell’ideatore e realizzatore, certo “Ivo Spinucci 22 luglio 1974”, l’altra “per volere del 25° Comandante Col. Domenico Cervone”. Completano l’opera nell’area circostante cinque ceppi in pietra disposti nell’area circostante, con le scritte delle battaglie della Prima e della Seconda guerra mondiale: “1917 Codroipo”, “1915 Losson di Pieve”, “1918 Tolmino”, “1942 Balcani”, “1918 Col D’Echele”.