Diritti Umani: volontari li fanno conoscere mentre si avvicina l’anniversario
In attesa delle grandi celebrazioni che avverranno il prossimo 10 dicembre per il 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, i volontari sardi di Uniti per i Diritti Umani sono tornati per strada a divulgare questo codice di 30 articoli, così tanto utili e così poco conosciuti.
Olbia e La Maddalena sono state le città in cui si sono svolte le iniziative e qui i volontari hanno parlato con centinaia di persone alle quali hanno regalato copie del materiale informativo grazie al quale i cittadini possono conoscere i Diritti Umani. Ovviamente hanno intavolato chiacchierate su quali siano questi diritti e si sono imbattuti prevalentemente in persone che protestano perché i propri diritti vengono calpestati, ma che non sono a conoscenza di nessuno o quasi di questi 30 articoli. Una situazione che deve mettere in allarme perché sebbene tutti ci rammarichiamo perché vorremmo più assistenza, in troppi stiamo lontani dalla responsabilità di tutelare i nostri concittadini.
Non si scopre l’acqua calda nell’affermare che la conoscenza sia il primo passo per un’evoluzione culturale, ma è pur vero che, come disse L. Ron Hubbard, “i diritti umani devono divenire una realtà non un sogno idealistico”. Continueranno a rimanere tali se il dibattito sugli stessi resta relegato agli ambienti accademici. Non saranno i diritti di tutti se non vengono insegnati a qualsiasi livello della società. Rimarranno un sogno idealistico se non si aiuta chiunque a vedere che iniziano proprio dalla nostra casa, quell’ambiente che deve proteggerci ma che la cronaca insegna essere anche teatro di conflitti terribili. Vogliamo una società migliore, più etica, più piacevole da vivere: coi diritti umani possiamo determinare un graduale cambiamento verso i reali valori dell’umanità.