Fermento A Nulvi Per L’arrivo Di Master E Settori Giovanili
Questo weekend avremo l’onore e l’onere di ospitare a Nulvi il primo torneo regionale giovanile della stagione oltre che il primo torneo regionale master.Si partirà proprio da quest’ultimo, in programma sabato (a partire dalle h. 15.30) che radunerà gli appassionati ormai non più giovanissimi ma sempre pronti a darsi battaglia con entusiasmo tra i campi da gioco.
Il clou arriverà poi domenica con il torneo giovanile (dalle 10:00), che vedrà al via ben 12 gare tra settore maschile e femminile (under 11-13-15-17-19-21).
Ottima occasione come al solito per le nuove leve isolane per confrontarsi tra loro e tentare di strappare il pass per i campionati italiani attraverso le tre prove regionali.
Si prevedono sicuramente molte sfide interessanti visto il buon lavoro che le società sarde stanno svolgendo a livello giovanile, come attesta anche il torneo nazionale di Terni svoltosi proprio lo scorso weekend dove i giovani e le giovani sarde si sono ben distinti un po’ in tutte le categorie (vedere approfondimento in basso).
Proprio per il numero di gare in programma i tornei giovanili sono piuttosto impegnativi a livello organizzativo, ma allo stesso molto stimolanti e quasi sempre caratterizzati da un’ottima partecipazione da parte di tutte le società isolane.
L’attività regionale nel nord Sardegna è piuttosto limitata nel corso della stagione agonistica, quindi occasioni come questa sono sempre ben accolte all’interno della nostra società e quasi tutti i membri collaborano attivamente a vario titolo alla loro organizzazione. Detto questo non posso fare altro che augurare buon torneo a tutti e tutte nella speranza di vedere il Palazzetto dello Sport di Nulvi in corso Vittorio Emanuele, affollato da atleti, tecnici, dirigenti, genitori e magari anche qualche curioso nulvese che decida di dare una possibilità alla nostra meravigliosa disciplina.
LA GRANDE SCORPACCIATA DEI CLUB ISOLANI AL GIOVANILE DI TERNI
La stragrande maggioranza dei giovani pongisti che hanno fatto sussultare il movimento isolano al PalaTennistavolo “Aldo De Santis” di Terni non sono sardi doc, ma il merito delle loro società di appartenenza non si tocca perché la qualità accumulata è tangibile. Gongolano comprensibilmente i sodalizi cagliaritani del Quattro Mori e della Marcozzi per le prestazioni d’oro di Arianna Barani (under 21 femminile) e Federico Costassa (under 17 e under 19 maschili), cui si aggiunge il bronzo di Rossana Ferciug nell’under 19 femminile gruppo B (riservato a chi occupa la classifica dal sedicesimo posto in su).
Nella società Muravera TT le congratulazioni più vigorose sono distribuite tra Miriam Carnovale e Alessandro Costa con gli ori rispettivamente nell’under 19 e nel gruppo B della medesima categoria. Ma l’affiatato team tecnico coordinato da Francesca Saiu riceve altri bei riscontri dai podi con un altro argento della pongista calabrese che nell’under 21 cede a Barani e i bronzi della sarrabese Francesca Seu (under 17 femminile) e della siciliana Nicoletta Criscione (under 19 femminile).
L’orgoglio sardo è ancor più marcato quando ci si sposta in casa del Tennistavolo Sassari che ha mandato a medaglia tre atleti autoctoni, a partire da Federico Casula, primo nell’under 13 B, e poi l’argento di Laura Alba Pinna (under 17 B femminile) e il bronzo di Ivan Eremita (under 13 B). Il tocco d’oltremare è dato da Lisa Bressan, terza nell’under 21 femminile.
I commenti dei protagonisti cominciano proprio dal capo di sopra grazie alla collaborazione del tecnico russo Andrey Bukin che racconta i miglioramenti dei suoi allievi: “Naturalmente la vittoria di Federico Casukla è un evento molto significativo e un buon risultato. Ha giocato un bel torneo e la sua vittoria è meritata. Sono soddisfatto altresì della prestazione di tutti i miei atleti, ragazze e ragazzi hanno mostrato il loro gioco migliore, ma ho anche notato molti dettagli su cui lavoreremo nel futuro processo di allenamento per continuare a progredire, poiché il successo è la migliore motivazione, sono sicuro che ci riusciremo…Vorrei citare Laura, che nonostante i suoi problemi nella parte tecnica del gioco, riesce a vincere con l’aiuto del suo forte carattere e della sua voglia di vincere. Per 28 anni nel tennis da tavolo, ho viaggiato in molti Paesi e giocato per molti club, allenandomi con diversi atleti e allenatori, ho cercato di raccogliere il meglio…. E applico tutte queste tecniche nel mio processo di allenamento. L’anno scorso sono stato allenatore e giocatore del club Monta Mora, che si trova a Fatima, in Portogallo e sono molto orgoglioso che il mio allievo abbia vinto una medaglia nel campionato portoghese. Ora vivo in Sardegna a Sassari, mi piace il club, gli atleti e le persone che mi circondano, ho un atteggiamento positivo e credo nel futuro dei nostri atleti e del club”.
Federico Vallino Costassa si mette in evidenza con i due tornei vinti: “Sono stati entrambi molto intensi. Giocare 4 set su 7 contro avversari molto bravi era molto difficile, però sono contento dei risultati. Ogni avversario ha un proprio gioco, è importante sapersi adattare per poter fare il proprio. Con qualcuno, può servire di più un top con tanta rotazione, con qualcun’ altro un cambio di ritmo più frequente; ogni partita va giocata al massimo sempre. Non mi piace guardarmi indietro, magari la sera di una sconfitta, e dire: cavolo però se avessi fatto questo o quello forse…”Sono, un pongista a cui piace fare gioco, essere attivo in campo e portare lo scambio sulla forza fisica, però devo imparare a capire quando esprimermi in questo modo o se invece devo stare un pochettino più tranquillo e gestire lo scambio”.
L’atleta piemontese continua la sua digressione soffermandosi sull’esperienza che sta vivendo a Cagliari: “La stagione alla Marcozzi – afferma – per le poche partite giocate, mi sento di dire che non è iniziata male. In campo ho avuto delle buone sensazioni e dopo ogni partita mi sento sempre un passo più vicino ai miei avversari, anche se magari perdo senza vincere un set. Questa è la cosa più importante per me; la crescita come persona prima di tutto e come giocatore dopo, il risultato è solo una conseguenza di tante cose; cerco di vivere il presente continuando a mettere tante ore di allenamento nelle gambe e nella mente. Sicuramente ho degli obiettivi importanti per i prossimi campionati europei e assoluti, però cerco sempre di non guardare troppo in là; provo a concentrarmi sul lavoro quotidiano con le persone che mi aiutano a migliorarmi ogni giorno”.
In via Crespellani e dintorni sta transitando anche la magiostrina Arianna Barani trionfatrice nell’under 21 con il Quattro Mori. Alla domanda se si aspettava il successo ternano risponde: “Si e no, lo volevo e ho partecipato per quello ma sapevo che sarei andata incontro a difficoltà perché la numero 2 Miriam Carnovale era stata mia avversaria in campionato qualche settimana prima e avevo perso 13/11 al quinto. Intuivo che molto probabilmente l’avrei incontrata ancora in un’ipotetica finale e così è stato, ma sono entrata molto determinata sin da subito perché volevo la vittoria e ciò mi ha aiutato a riacquistare fiducia. In finale sono arrivata abbastanza agevolmente vincendo tutte le partite del girone 3-0 e i quarti e la semifinale entrambe 4-1. Mi sono veramente piaciuta in finale con Miriam perché abbiamo espresso un buon livello di gioco e credo di essere stata solida e concreta nei momenti decisivi”. Sui suoi colpi più o meno incisivi aggiunge: “Tendenzialmente sia di dritto, sia di rovescio, nel gioco aperto, mi sento in fiducia, da migliorare sicuramente servizi e risposte per essere ancora più aggressiva”. Sulla nuova esperienza in Sardegna Arianna dice di trovarsi benissimo: “Ho scoperto una seconda famiglia, sin dalla prima partita mi hanno fatta sentire veramente bene e mi sono integrata velocemente e quando sono in campo sento tutto il loro supporto”. Arianna parla anche della coppa europea: “La Champions è una realtà bellissima da vivere, soprattutto perché ci sono atlete di altissimo livello e ogni partita è incredibile; sto cercando di apprendere tutto ciò che posso”. Sulle sue aspirazioni conclude così: “Mi aspetto una stagione molto intensa e spero ricca di risultati, ho qualche obbiettivo personale che vorrei raggiungere, quindi lavoro per quello e inoltre con la squadra vorrei fare bene, ci proviamo, chissà cosa succederà”.
Salendo verso Muravera si nota che la società locale sta portando bene ad Alessandro Costa: “Per me la vittoria di questo torneo è stata molto importante dal punto di vista della fiducia – dice – e non è stato particolarmente semplice arrivare in finale, ho avuto difficoltà già dal primo turno vincendo la partita 3-2 11-9. Ho affrontato alcuni giocatori che sulla carta erano avanti a me, ho vinto gli ottavi di finale 3-0, i quarti 3-0, la semifinale 3-0 e una finale abbastanza combattuta 3-1. Sono molto contento di aver portato questo risultato a casa, ringrazio le persone della mia società che sono state al mio angolo durante questo torneo: Saìu Francesca, Pisanu Nicola e Carnovale Miriam. Forza Muravera.
Ed ora parola proprio a Miriam Carnovale che si sta cimentando anche con la A1 femminile: “In merito al torneo nazionale svolto pochi giorni fa a Terni, posso dire di aver raggiunto dei risultati positivi, nonostante la prestazione un po’ sottotono in entrambe le gare, u19 e u21. Sicuramente avrei ambito ad un primo posto in entrambe le categorie, ma non è risultato assolutamente facile. In finale U21 la mia avversaria è stata più lucida e aggressiva nei momenti decisivi dell’incontro e credo sia stata questa la chiave della vittoria. Per quanto riguarda l’altra categoria, gestire un torneo lungo con girone all’italiana formato da 8 giocatrici e perciò 7 incontri, è stato ugualmente molto complicato. Nonostante alcune insidie e anche una sconfitta sulla carta inaspettata, credo di essere stata brava a gestire determinati incontri, i quali mi hanno permesso di portare a casa il primo posto”.
LA SICILIA PORTA BENE AI PARALIMPICI DEL DECIMOMANNU
Al primo torneo nazionale paralimpico della stagione disputatosi al Pala Nitta di Catania il club del Decimomannu ha guadagnato un argento e un bronzo nella classe 10 rispettivamente con Marco Saiu e Italo Fois. I due si sono affrontati in semifinale dove è risaltata l’esperienza del pongista siliquese, abituato più del compagno a calcare palcoscenici extra regionali. Ai due atleti l’onore di essere stati premiati dal direttore tecnico della Nazionale paralimpica Alessandro Arcigli.
IN CHAMPIONS IL QUATTRO MORI INTRAVEDE LA TERZA FASE
Nuovo balzo felino del Quattro Mori che evidentemente graffia con profitto quando si trova di fronte il club ungherese Budaörsi Sport Club, già battuto lo scorso anno nella storica finale di Europe Cup women. Cambiando l’ordine delle coppe evidentemente il risultato non cambia perché il 4-1 ottenuto in trasferta nella Champions League women non solo rinvigorisce il collettivo dopo la sconfitta d’esordio a Metz (Francia) ma pone serie aspettative nel passaggio del turno che premierà le prime due classificate. Rispetto alla sfida con le transalpine il tecnico Stefano Curcio ha a disposizione anche la russa Elizabet Abraamian che si sta rivelando un innesto azzeccatissimo. Per lei due successi contro Georgina Pota e quello più sofferto alla bella contro Dora Madarasz che all’esordio aveva ceduto pure alla solida ed efficace Tania Plaian. Perde invece la cinese Wu Xinxin che si arrende a Helga Dari. Prossime due gare, entrambe a Cagliari, il 29 novembre (contro il Metz) e il 5 dicembre il ritorno con il Budaörsi Sport Club.
“Sappiamo che ogni partita presenta problemi e complicanze – commenta il tecnico cagliaritano Stefano Curcio – ma questa volta è stata davvero dura; siamo riusciti a vincerla ugualmente con un risultato fondamentale che ci avvicina al passaggio del girone, il nostro obiettivo. Non sarà facile, ci attendono due gare durissime, ma davanti al nostro pubblico che sicuramente ci darà una mano. Le prepareremo nel migliore dei modi sperando nell’accesso al terzo turno che sarebbe incredibile perché ci ritroveremmo tra le prime otto squadre più forti d’Europa. Siamo ad un piccolo passo da un sogno che speriamo di realizzare”.