Florinas in Giallo va a trovare gli ospiti della casa di riposo di Florinas. Ultima data autunnale con Cosimo Filigheddu e “La guerra di Pasca”
Venerdì 24 novembre la presentazione del libro è aperta a tutti e sarà arricchita dagli interventi musicali del Gruppo Folk Figulinas
FLORINAS IN GIALLO
Una serata in compagnia degli ospiti della casa di riposo “Villa dei Giunchi” a Florinas, un’occasione per stare insieme, parlare di buone letture e ascoltare buona musica. Florinas in Giallo chiude gli appuntamenti autunnali della XIV edizione con una data speciale, in cui sarà il festival a presentarsi direttamente a domicilio dai lettori, perché la cultura è prima di tutto condivisione, scambio, conoscenza reciproca.
E così il 24 novembre Florinas in Giallo arriva nella struttura di via Don Michele Piras (alle 18.30) per un incontro aperto a tutti, non solo agli ospiti della casa di riposo, e porta con sé lo scrittore sassarese Cosimo Filigheddu che, dialogando con Elias Vacca, presenta il suo nuovo romanzo “La guerra di Pasca” (Il Maestrale) e il Gruppo Folk Figulinas, portavoce in Sardegna, in Italia e nel mondo della cultura popolare florinese, e pronto a rendere ancora più speciale la serata con i suoi interventi musicali.
Cosimo Filigheddu
Cosimo Filigheddu è giornalista, scrittore e autore di numerose commedie rappresentate con successo nei teatri sardi. “La guerra di Pasca” è il suo secondo romanzo. Scritto in occasione del centenario della nascita di Enrico Berlinguer e Antonio Pigliaru, è ambientato nell’autunno del 1943, subito dopo l’Armistizio, in una Sassari che si prepara a dare l’assalto ai forni del pane. La quindicenne Pasca bussa alla porta di casa Misuraca, una delle tre famiglie, insieme a quelle Berlinguer e Pigliaru, in cui lei, rimasta orfana, presta servizio per mantenersi e continuare a coltivare il sogno del diploma magistrale. La giovane racconta di avere appena subito uno stupro nell’ormai abbandonata caserma Ciancilla, e di aver reagito sparando al suo violentatore, un soldato statunitense. I Misuraca decidono di nascondere la ragazza per qualche giorno, attendendo l’evolversi degli eventi.
Ma in casa Berlinguer e in casa Pigliaru ci s’interroga sulla sua scomparsa, e con ostinazione si mettono alla ricerca di Pasca i rampolli delle due famiglie: il comunista Enrico e il fascista Antonio, per certi versi così simili, eppure così distanti per via delle rispettive convinzioni politiche. Sulle tracce di Pasca, però, ci sono anche i servizi segreti: perché c’è chi sospetta che la ragazza possa addirittura essere pedina di un complotto per catturare il Duce. Nella narrazione confluiscono i grandi eventi del Secondo conflitto mondiale, il romanzo di formazione, intrecci da racconto spionistico, e si ritagliano un ruolo anche il futuro Presidente della Repubblica Antonio Segni e don Salvatore Capula, l’ultimo confessore di Mussolini. Il risultato è un affresco policromo dove l’attenta ricostruzione storica si coniuga al fine ritratto psicologico e a una rara efficacia drammatica.
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