Sabato 4 novembre, il previsto incontro a Quartucciu con il Crogiuolo al Teatro di Terra, a causa delle avverse condizioni meteo, viene spostato a Casa Saddi, a Pirri. Lo spettacolo si terrà nello stesso orario programmato. Alle 11 verrà presentato “Ti racconto Marzabotto. Storia di un bambino che è sopravvissuto” (De Agostini).
Procede spedita la quarta edizione del festival di letteratura MONDO ECO, dedicato alla Sostenibilità Ecologica, Sociale e Culturale, organizzato dal Crogiuolo con la direzione artistica di Rita Atzeri. Domani, sabato 4 novembre, ci si sposta a Quartucciu, al Teatro di Terra (via Goffredo Mameli). Alle 11 viene presentato “Ti racconto Marzabotto. Storia di un bambino che è sopravvissuto” (De Agostini). Il volume è curato da Daniele Susini – storico, scrittore, specializzato nei temi della Shoah e della Resistenza. Raccoglie la testimonianza di Franco Leoni Lautizi. In compagnia dell’autore la giornalista Carla Mura, reading a cura di Manuela Loddo (Art’In).
Nell’estate del 1944 Franco è solo un bambino di sei anni che vive in uno dei tanti borghi sperduti nelle montagne italiane. Non sta lontano dalle ombre del regime fascista e dal frastuono della guerra. Ma in quei giorni qualcosa cambia. I soldati tedeschi arrivano a bussare alla porta di casa, mentre gli scontri con i partigiani nascosti nei boschi si fanno sempre più duri e le bombe cadono vicine. È il fronte di liberazione che avanza: Franco e la sua intera famiglia stanno per essere travolti da una delle vicende più drammatiche e crudeli della nostra Storia. Per tutta la vita Franco ha sopportato il ricordo di quei momenti terribili, a cui è sopravvissuto solo grazie all’amore e al sacrificio della mamma. Oggi, attraverso le pagine di questo libro, continua a raccontare ai ragazzi che cosa è stata Marzabotto, la più cruenta delle stragi compiute dalle truppe naziste durante la Seconda Guerra Mondiale contro la popolazione innocente. La sua toccante testimonianza – dall’infanzia felice passando per gli episodi delle violenze e della fuga, gli anni difficili in orfanotrofio, la costruzione di una nuova vita e il dolore inconsolabile per la perdita di coloro che amava – fa riflettere, senza retorica, sulla guerra e le sue conseguenze, sulla Resistenza, sul valore del perdono.
Romanzi di Casa Saddi
Per la sezione Romanzi e Saggi, Casa Saddi accoglie sempre domani, il 4, alle 19, Carmela Scotti (ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo, L’imperfetta, il suo romanzo d’esordio, è stato finalista al Premio Calvino) e il suo “Del nostro meglio” (Garzanti), in dialogo con Giuditta Sireus. Claudia conosce un solo modo per difendersi. Cammina armata dei suoi tatuaggi, dei piercing e della musica che rimbomba dagli auricolari. Solo così si sente protetta dalla rabbia che fin da piccola l’accompagna. Cresciuta in fretta, senza nessuno che le insegnasse ad essere “bambina”, Claudia convive ogni giorno con il peso ingombrante dei ricordi. Quando era solo una ragazzina, un incidente ha messo fine alle grida dentro casa ma anche alla sua infanzia, scavando una distanza incolmabile tra lei e la madre Caterina. Una distanza che l’ha resa solitaria, animale di periferia che solo la paziente zia Dora e la migliore amica Vio riescono a colmare una tendendo l’orecchio, l’altra unendosi al baccano di una “vita spericolata” per le strade della Brianza.
A seguire, alle 20, arriva Stefania Spanò – cantastorie, insegnante di sostegno, curatrice di laboratori di teatro, scrittura creativa e poesia visiva – per “Nannina” (Garzanti), presenta Carla Mura, reading a cura di Manuela Loddo (Art’In), anche con traduzione LIS.
Secondigliano, hinterland di Napoli. Stephanie ha dieci anni e ogni volta che torna a casa si lamenta con la madre perché i suoi cugini giocano all’aperto e lei no. E’ perché sono maschi, lei invece è una femmina. Dopo la scuola, si mette a leggere sul balcone. Studia perché sa che le parole sono la sua unica difesa contro il mondo. Gliel’ha detto la nonna nei pomeriggi passati a casa sua, due piani sotto nello stesso caseggiato: «Per le femmine tutte le cose sono più difficili. Devi imparare a difenderti”. Del resto sua nonna è Nannina de Gennaro, detta Nannina la Cuntastroppole, la cantastorie. Per alcuni è solo una vecchia pazza; per altri è colei che, grazie ai suoi cunti, i racconti recitati nei cortili, ha dato un’identità e una dignità alle madri di famiglia sfiancate dalla miseria e dalla protervia degli uomini, trovando nei suoi racconti il senso del riscatto.
Gli spettacoli
La quarta edizione del festival Mondo Eco prevede anche un corner dedicato al teatro, per grandi e piccini. “Cammina… cammina… Lucertolina”, produzione di di Fueddu e Gestu, andrà in scena a Casa Saddi domani, 4 novembre, e il 5 in replica, alle 17. Tratto da una fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu – regia di Giampietro Orrù, con Maura Grussu, Nanni Melis e Rossano Orrù, musiche di Ottavio Farci e Veronica Maccioni – lo spettacolo è un emozionante viaggio nel fantastico mondo della natura, attraverso lo sguardo mobile e vivace di un animale noto e familiare, eppure selvatico e appartenente alla stirpe antica dei rettili, come la lucertola: un po’ come osservare da un insolito punto di vista, attraverso una lente d’ingrandimento, un bosco o un giardino, e ritrovare lo stupore e la meraviglia con un pizzico di suspense tra incontri e imprevisti sempre dietro l’angolo.
E sempre domani, sabato 4, sempre a Casa Saddi, alle 21, Visita all’umanità. Un poeta alla guerra, liberamente tratto dagli scritti di Aldo Palazzeschi, adattamento di Michela Atzeni, musiche originali di Salvatore Spano, con la stessa Atzeni accompagnata da Spano al pianoforte, special guest track Claudio Moneta. Scrittore e poeta dal temperamento focoso e ribelle, Palazzeschi è stato un provocatore attraverso le forme originalissime della sua scrittura e per la sua particolare lettura della realtà. Attivissimo e prolifico, pacifista intransigente coinvolto suo malgrado nella prima guerra mondiale, ha attraversato diverse fasi e correnti letterarie, mantenendosi sempre fedele a una sua maniera di scrivere, individuale e inconfondibile. In un momento storico in cui è di vitale importanza riflettere sul ruolo degli intellettuali e degli artisti risulta importante riscoprire la voce di uno scrittore parzialmente dimenticato.
Il festival Mondo è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna (Servizio beni librari) e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari.