Allarme droga in Sardegna. Senza una seria e diffusa campagna di prevenzione la guerra alla droga è persa.
La nostra regione al primo posto per minorenni tra i 15/19 anni dipendenti da eroina, cocaina e marijuana
Continueranno nei giorni tra lunedì 27 e mercoledì 29 novembre, le iniziative dei volontari di Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology della Sardegna, mirate a prevenire l’uso di sostanze stupefacenti. Tutti i gruppi attivi nelle varie provincie sarde saranno coinvolti in massa per fronteggiare l’emergenza che interessa indifferentemente grandi città come piccoli centri periferici. Cagliari, Olbia, Nuoro e Samassi saranno le località interessate alla massiccia distribuzione dei libretti informativi sugli effetti causati dall’uso di droghe e abuso di farmaci.
I dati che emergono da recenti autorevoli sondaggi non sono certo incoraggianti e questo prova come la prevenzione sia l’unica arma che abbiamo in mano per sconfiggere un nemico subdolo e diffuso in ogni settore della società.
Sono allarmanti i dati diramati dall’ESPAD Italia (un Istituto di ricerca internazionale sulle dipendenze) che in collaborazione del CNR ha diramato gli esiti della ricerca sui comportamenti d’uso di alcol, tabacco e sostanze psicotrope legali e non, da parte degli studenti e delle studentesse di età compresa fra i 15 e i 19 anni, frequentanti le scuole medie superiori italiane, secondo cui la nostra regione è al primo posto tra le regioni italiane per numero di studenti tra i 15 e i 19 anni, dipendenti da eroina, cocaina e marijuana. In particolare, marijuana.
Secondo quanto accertato dal rapporto, effettuato in collaborazione con le forze dell’ordine, “gli adolescenti sardi sono tra i consumatori più affezionati di cannabis. E, cosa ancora più preoccupante, già a 15 anni hanno fatto uso smodato di cocaina ed eroina. Secondo quanto dichiarato dagli stessi ragazzi, risulta che sono davvero in pochi a non avere provato entrambe le droghe.”
Un primato di cui avremmo volentieri fatto a meno.
Altro aspetto molto preoccupante è il fatto che sono in tanti ad aver ammesso che sono in aumento “gli amici” che, attirati dalle sostanze nuove e poco conosciute, per questo motivo ancora più imprevedibili e pericolose, le acquistano su internet per pochi euro e le fanno provare agli altri “amici”. Una usanza che si sta diffondendo a macchia d’olio visti il costo accessibile a qualsiasi tasca.
Che fare?
Il filosofo L. Ron Hubbard che ha dedicato anni della sua vita per creare un efficace e naturale programma di disintossicazione dalle sostanze scriveva: “L’arma più efficace nella guerra contro la droga è l’istruzione”. Questi dati confermano che per vincere questa guerra dobbiamo far si che i ragazzi non cadano nella trappola dei pusher e l’unico modo è che siano correttamente informati sugli effetti delle droghe. La prevenzione, dunque, sta alla base di qualsiasi politica di lotta alla droga e allo spaccio.
Per i volontari non ci sono alternative e continueranno instancabilmente a promuovere il messaggio di vivere liberi dalla droga.