La Sardegna raccontata dagli autori della mostra del libro
La Sardegna raccontata dagli autori della mostra del libro, La storia, le bellezze paesaggistiche e la società sarda protagoniste negli incontri con gli autori della terza giornata
Finale in bellezza con l’incanto della perfomance del Trio Megalitico e di Luigi Lai
MACOMER La Sardegna nelle sue tante sfaccettature storiche, paesaggistiche, sociali e musicali è stata la grande protagonista degli incontri con gli autori nella sezione Tra Isola e mondo della seconda e terza giornata della Mostra regionale del libro e del concerto “Il suono dei centenari”. Venerdì 24 novembre, nella sezione sui “Visionari” sardi sono stati ricordati Francesco Salis (1923 – 2007) e Pasquale Dessanai (1868 – 1919). Al primo è dedicato il libro “Francesco Salis. Un maestro per la comunità” (Iskra), che l’autore Antonio Pinna ha presentato dialogando con Maria Arca e ricordando «la grande passione pedagogica di Salis, che lo portò fondare il Centro di cultura popolare UNLA e il Museo della civilità contadina». Giancarlo Porcu ha invece presentato, dialogando con Roberto Putzulu, il libro “Un ribelle nell’ombra” (Il Maestrale), dove ripercorre vita e opera del poeta nuorese apprezzato da Grazia Deledda.
Sabato 25 novembre, la fiera organizzata dal Comune di Macomer con l’Associazione editori sardi, sotto il patrocinio della Regione Sardegna, si è aperta con la presentazione del romanzo fantasy “Hina di Avalon” (La Città degli Dei), esordio letterario di Laura Abozzi, che racconta, come ha spiegato l’autrice dialogando con Viviana Sanna, «un percorso iniziatico attraverso riti legati all’antico culto della Dea Madre, e il recupero degli archetipi del divino femminile, oscurati per millenni dal patriarcato».
Dei mutamenti sociali della Sardegna degli anni Sessanta, stretta tra il richiamo della modernità e piaghe ataviche come il banditismo e i sequestri di persona, si è parlato con lo scrittore di Buddusò Giovanni Canu che ha presentato il suo romanzo “Omine” (Paolo Sorba Editore) in dialogo con l’antropologo Bachisio Bandinu. Come ha spiegato l’autore, l’isola è vista con uno sguardo esterno dal protagonista del romanzo, il brigadiere Michele Amato, «che ne avverte il fascino per la bellezza del paesaggio, e delle tradizioni, ma allo stesso tempo si sente respinto dai mali atavici che la affliggono».
Di pomeriggio, Guido Corraine ha presentato al pubblico le traduzioni in sassarese, algherese, cagliaritano, e in altre varianti del sardo e in diverse lingue minoritarie, realizzate dalla casa editrice Papiros, del “Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry nell’anniversario degli ottanta anni dalla prima pubblicazione. Un’impresa editoriale, ha sottolineato Corraine, accolta con grande interesse dai lettori, a dimostrazione dell’importanza della diversificazione culturale e linguistica.
Daniele Manca, avvocato di Abbasanta al suo esordio letterario, ha parlato con Piero Franceschi, del suo giallo “L’eredità del male” (Taphros), che ha per protagonista il criminologo Asperger Oreste Ginevra. «Ho scelto un protagonista diverso dai soliti criminologi o investigatori infallibili – ha spiegato l’autore – perché volevo che avesse una sensibilità particolare, e anche per portare l’attenzione su certi temi».
La Sardegna raccontata dagli autori della mostra del libro