Sassari
La lotta alla antibiotico-resistenza (Amr) è una sfida globale. Si stima, infatti, che ogni anno circa 1 milioni 300.000 decessi siano attribuibili direttamente a batteri resistenti
Sassari, 24 novembre 2023 – Una due giorni di alta formazione in aula
per sconfiggere l’antibiotico-resistenza. 120 operatori sanitari hanno
partecipato in questi giorni al corso di formazione “Gli antibiotici:
una risorsa o una minaccia? Strategie per il corretto utilizzo”,
organizzato dalla Direzione aziendale della Asl di Sassari in occasione
della settimana mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici e di
contrasto al fenomeno della resistenza antimicrobica.
L’obiettivo della due giorni, rivolta a medici, infermieri, farmacisti,
biologi e veterinari, era quello di promuovere la conoscenze, competenza
e consapevolezza per l’adozione di misure volte a contrastare
l’antibiotico resistenza, volti ad adottare strategie che ne consentano
il contrasto in ambito ospedaliero e territoriale.
Il commento dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
La lotta alla antibiotico-resistenza (Amr) è una sfida globale. Si
stima, infatti, che ogni anno circa 1 milioni 300.000 decessi siano
attribuibili direttamente a batteri resistenti, soprattutto nei pazienti
fragili come neonati e anziani con malattie croniche concomitanti. Per
questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la
Amr uno dei 10 principali problemi sanitari mondiali.
“L’uso inappropriato di antibiotici è tra le principali cause
dell’antibiotico-resistenza. È quindi necessario promuovere strategie
per un uso appropriato, integrandole con quelle per il controllo delle
Infezioni correlate all’assistenza (Ica)”, ha spiegato il responsabile
scientifico dell’evento, la dottoressa Claudia Dessanti.
“La crescente minaccia della resistenza antimicrobica – ha aggiunto –
richiede un intervento multidisciplinare secondo una visione One Health,
coinvolgendo tutti i settori interessati: comunità, ospedali,
allevamenti animali, rifiuti e acque reflue. ll contrasto al fenomeno
deve svilupparsi su diversi fronti, fra cui la sensibilizzazione e
consapevolezza delle persone, l’impegno dei medici per la prescrizione
ed impiego appropriati degli antibiotici, così come dei veterinari e di
tutti gli operatori sanitari per le rispettive competenze”.
La due giorni, che si e svolta nella suggestiva struttura di San Pietro
di Sorres a Borutta, ha visto la partecipazione di Giovanni Sotgiu,
professore ordinario in Statistica Medica dell’università degli studi di
Sassari; Edoardo Carretto, Direttore della Sc Laboratorio Microbiologia
Ausl R E; Antonio Addis, Direttore Uosd Epidemiologia del Farmaco
Regione Lazio; Catello Panu Napodano, Dirigente Medico Clinica malattie
infettive e tropicali Aou Sassari; Salvatore Lorenzoni, Direttore della
Sc Medicina Legale Asl n.1; Irene Secchi, Medico di medicina generale;
Andrea Sarria, Direttore della Sc Randagismo e anagrafe animali da
compagnia Asl n.1; Filippi Lorena, Medico pediatra Apss Trento; Maria
Sabina Bellu, Infermiera Asl n.1 specialista in rischio infettivo: