La marea transfemminista inonda Roma. Non Una Di Meno: “Siamo almeno 500 mila”
Con in testa un grande striscione “Transfemministe ingovernabili” è partito quessto sabato pomeriggio dal Circo Massimo di Roma l’imponente corteo di Non Una Di Meno contro la violenza sulle donne e la violenza di genere, in occasione della giornata del 25 novembre.
Ad aprire la manifestazione lo spezzone dei centri antiviolenza. La marea fucsia ha invaso Roma, raggiungendo Piazza San Giovanni nel tardo pomeriggio. “Siamo almeno almeno 500mila”. Questa la stima è delle organizzatrici di Non una di meno. La Capitale si è così mobilitata per la Giornata internazionale contro la violenza di genere e che “Non Una di Meno” ha chiamato la marea in piazza per l’ottavo anno consecutivo, “con più rabbia che mai”. La mobilitazione “non vuole essere una commemorazione delle vittime di femminicidio ma un punto di concentrazione della rivolta alla violenza strutturale che colpisce le nostre vite”, hanno ricordato dalla corteo.
Centinaia di migliaia le persone riunite con i volti segnati di rosso, o con dei fazzoletti al collo viola. Per Giulia Cecchettin, per le tante, troppe, vittime di femminicidio, hanno urlato in coro con le chiavi in mano le molte giovani in coro “ci vogliamo vive. Contro il patriarcato”. E contro le misure “insoddisfacenti” del Governo.
Azione poi nel pomeriggio a Roma a una delle sedi dell’associazione antiabortista ProVita e Famiglia. Non Una di Meno in viale Manzoni a Roma hanno aperto uno striscione recante la scritta “voi ProVita, noi ProVibra” accendendo alcuni fumogeni.