Il fatto è che con la chiusura di tutti gli ingressi secondari, chi deve recarsi in cimitero per deporre un fiore nella tomba di un proprio congiunto, è costretto a fare diverse centinaia di metri, per raggiungere la tomba di un proprio familiare defunto.
In definitiva, se il motivo era quello di impedire che qualcuno entrasse in macchina in cimitero, la soluzione scelta è una delle più sciagurate, perché costringe molte persone anziane a percorrere un tragitto molto lungo e certamente faticoso per loro, insomma si è scelta la soluzione peggiore chiudendo tutti gli ingressi secondare del cimitero, sicuramente ci sono soluzioni molto più semplici e razionali, ma a quanto pare agli amministratori comunali, manca la capacità di individuarli.
Che questo provvedimento non sia stato molto gradito, lo abbiamo verificato personalmente, andando a constatare quali erano i maggiori disagi che tutte le persone che si recano nel cimitero di San Pietro devono affrontare.
Tutti coloro che sono stati da noi contattati, hanno convenuto che si è trattato di un provvedimento incomprensibile, ma nonostante le proteste, non si sa ancora per quanto andrà avanti questa situazione, che sta diventando sempre più insostenibile, specialmente per la persone più anziane che devono fare un percorso lunghissimo per poter mettere un fiore nella tomba di un proprio congiunto.
Se l’intenzione di chi ha preso il provvedimento, era quello di limitare l’accesso al Cimitero di San Pietro, credo che abbia ampiamente raggiunto lo scopo, anche se c’erano altri sistemi molto più semplici per non far entrare macchine dagli ingressi secondari, come quello di sistemare una barra di ferro che limitasse l’apertura del cancello.