L’assemblea regionale di Sinistra Futura, riunita a Oristano, ha esaminato la situazione politica e ha espresso piena soddisfazione per la decisione del centrosinistra di indicare Alessandra Todde come candidata alla Presidenza della Regione.
Sinistra Futura è orgogliosa di aver contribuito a fare in modo che il centrosinistra sardo proponesse agli elettori sardi, per la prima volta, una donna per guidare il governo regionale. Lo ha fatto dialogando con i partiti, i movimenti e le associazioni presenti al tavolo della coalizione, la maggior parte dei quali – sia come numero di sigle presenti, sia come consenso elettorale – ha ritenuto che il confronto politico e la discussione sulle proposte per affrontare e risolvere i molti problemi dei cittadini sardi costituissero il metodo più idoneo per definire il programma di governo da proporre agli elettori e per individuare la persona in grado di rappresentarlo al meglio: tanto più se, come in questo caso, la scelta ricade su una donna di innegabile valore professionale e di esperienza politica e di governo.
Si tratta di una scelta costruita e approvata in Sardegna, come si può rilevare dal fatto che la maggior parte delle sigle hanno valenza regionale e che, contrariamente a quanto avviene nel centro destra, la candidatura alla presidenza non è stata barattata con analoghe candidature in altre Regioni prossime al voto.
L’operato di Sinistra
Sinistra Futura giudica ormai superata l’insistente richiesta a svolgere elezioni primarie, escluse, fin dall’inizio della discussione, dalla maggior parte delle sigle partecipanti alla coalizione con decisioni confermate dai loro organismi dirigenti. Ritiene, inoltre, che le primarie non siano l’unico metodo democratico per assumere scelte politiche, e anzi ne denuncia – in mancanza di regole certe e opportunamente codificate dal punto di vista legislativo – il grave rischio di inquinamento: le vere primarie sono le elezioni, nelle quali occorrerebbe consentire ai cittadini di esprimere liberamente, e senza le distorsioni nella valutazione del voto tipiche dell’attuale legge elettorale, il proprio consenso alla lista che ritengono possa meglio rappresentarli.
Sinistra Futura auspica – e si impegnerà per raggiungere tale obiettivo – che possa essere superato il dissenso espresso da alcune sigle, per consentire al centrosinistra di presentarsi all’appuntamento elettorale con il massimo di unità possibile, allo scopo di sconfiggere la politica fallimentare di chi ha governato la Sardegna negli ultimi anni.
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