Sabato al via a Sant’Antioco (Sud Sardegna) la diciannovesima edizione del festival dei cortometraggi dei Paesi del Mediterraneo
Ai blocchi di partenza a Sant’Antioco (Sud Sardegna) Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio dei Paesi del Mediterraneo organizzato dal Circolo del Cinema Immagini con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanović.Sabato (2 dicembre) prende il via la diciannovesima edizione, in programma fino a giovedì 7 nel consueto spazio dell’Aula Consiliare del Comune (in piazzetta Efisio Piria), con la visione dei primi sei film brevi di Intrecci mediterranei, sezione emblematica e più corposa del festival, che nell’arco di quattro giornate proporrà ventiquattro cortometraggi prodotti negli ultime due anni e premiati nei più importanti festival nazionali e internazionali; anche quest’anno saranno in lizza a Passaggi d’Autore per il riconoscimento che verrà assegnato dalla Giuria Giovani formata da studenti universitari e coordinata dal critico cinematografico Francesco Crispino.
Festival dei cortometraggi dei Paesi del Mediterraneo: il programma
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Al via sabato 2 dicembre
Si comincia, dunque, sabato pomeriggio alle 17, con “Il compleanno di Enrico”, di Francesco Sossai (Francia/Italia/Germania, 2023, 17′), “Les Chenilles”, di Michelle Keserwany e Noel Keserwany (Francia/Libano, 2023, 30′), “A Short Trip”, di Erenik Beqiri (Albania/Francia, 2022, 17′), “Aqueronte”, di Manuel Muñoz Rivas (Spagna, 2023, 27′), “Calcutta 8:40 AM”, di Adriano Valerio (Italia, 2022, 14′), e “L’Arche”, di Amira Louadah (Algeria, 2022, 11′). Presenti in sala i registi Erenik Beqiri e Noel Keserwany.
Dalle 21.30 spazio invece a una selezione di film provenienti dal Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, la più grande manifestazione internazionale dedicata ai cortometraggi, nonché secondo festival cinematografico in Francia, dopo Cannes. Intervengono alle proiezioni Roger Gonin, tra i suoi fondatori, e Jean-Baptiste Leonetti, regista di “Tondex 2000” (Francia, 2022, 28′), uno dei corti in visione nella serata insieme a “Will My Parents Come to See Me”, di Mo Harawe, (Austria/Germania/Somalia, 2022, 28′), “Aaaah!“, di Osman Cerfon (Francia, 2023, 5′), “Nothing Holier Than A Dolphin”, di Isabella Margara, (Grecia, 2022, 17′) e “Las Visitantes”, di Enrique Buleo (Spagna, 2022, 15′).
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Il programma di domenica 3
La giornata di domenica 3 comincia con il primo appuntamento della serie Passeggiando con gli autori, in programma tutte le mattine alle 11: sulla pagina facebook del festival si potrà seguire l’attrice Marta Bulgherini, conduttrice del festival, impegnata a conversare in live streaming da una località o un luogo caratteristico di Sant’Antioco con alcuni dei registi ospiti di Passaggi d’Autore collegati dai rispettivi Paesi.
Il pomeriggio si apre alle 16.30 all’insegna di un omaggio ad Anna Magnani, a cinquant’anni dalla scomparsa della grande attrice romana, con la visione, introdotta dallo sceneggiatore, scrittore, filmmaker, formatore e critico cinematografico Francesco Crispino, di “Una voce umana”, episodio tratto dal film di Roberto Rossellini “L’Amore” (1948, 35′). Poi, alle 17, parte il secondo blocco di cortometraggi della sezione Intrecci mediterranei: in programma “Wa thakarina wa unthana”, di Ahmad Alyaseer (Giordania, 2023, 11′), “Et si le soleil plongeait dans l’océan de nues”, di Wissam Charaf (Francia/Libano, 2023, 20′), “Ayyur”, di Zineb Wakrim (Marocco, 2023, 11′) e “Dive” (Italia, 2023, 12′), di Aldo Iuliano, che interverrà alla proiezione insieme ai registi di altri due corti: Mathieu Volpe con “Eldorado” (Italia/Belgio, 2023, 19′) e, in collegamento video, Fatima Kaci, che firma invece “La voix des autres” (Italia, 2023, 30′).
Per la sezione del festival Opera Prima, il regista Alain Parroni, con l’art director Flaminia Gentili, presenta alle 21.30 il suo lungometraggio d’esordio, “Una sterminata domenica” (Italia/Germania/Irlanda, 2023, 110′), vincitore del Premio Speciale della Giuria a Venezia Orizzonti dell’ottantesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: protagonisti tre giovanissimi, Alex, Brenda e Kevin, sempre connessi tra loro, che ronzano tra la campagna del litorale romano, dove vivono, e la città eterna, tentando di resistere a modo proprio all’inesorabile avanzare del tempo e del caldo.
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Lunedì 4 dicembre
Lunedì 4 si inaugura alle 16.30 una nuova sezione del festival, Cinema e Territorio, con due cortometraggi: il primo è “Memorie Antiochensi”, diretto da Ado Hasanovic con la partecipazione attiva di Mattia Caredda, Nicola Bardi, Giacomo Locci, Stefano Guiso, Elena Pani, Sofia Eustacchi e Marta Massa. Il film sulle memorie dell’isola di Sant’Antioco è stato realizzato nell’ambito del laboratorio Cortovisioni – How to make a short film curato da Ado Hasanovic e commissionato dall’Archivio Storico di Sant’Antioco. A seguire “Orune. Ogni andare è un ritornare”, cortometraggio girato in parte nel villaggio ipogeo di Sant’Antioco da Vittoria Soddu, artista audiovisiva sassarese che concentra la sua ricerca sull’immagine in movimento e la composizione sonora con particolare attenzione per l’utilizzo di archivi testuali e audio-visivi che raccontano la Sardegna.
Zavvo Nicolosi è il protagonista del consueto spazio di approfondimento sui videoclip musicali d’autore curato dal teorico dei media e studioso di sperimentazione audiovisiva Bruno Di Marino. Il regista catanese, tra i nomi di spicco nel panorama italiano del genere, presenzierà alle 18 alla proiezione di alcuni dei suoi video più significativi e risponderà alle domande del pubblico. Fondatore della casa di produzione Ground’s Oranges, Salvatore “Zavvo” Nicolosi è legato soprattutto al cantautore Colapesce, suo conterraneo, per il quale ha realizzato diversi video musicali: tra questi, Maledetti italiani, Sospesi e Totale, oltre a Musica leggerissima, basato sul brano che Colapesce ha scritto insieme a Dimartino, collocandosi al quarto posto festival di Sanremo del 2020. Il clip girato da Nicolosi, con la sua solita squadra di collaboratori, ha superato i 13 milioni di visualizzazioni su Youtube, ed è diventato, a poche settimane dalla sua uscita, un cult. È invece di quest’anno l’esordio di Nicolosi come regista cinematografico con il film “La primavera della mia vita”, che ha per protagonisti gli stessi due cantautori.
La serata di lunedì è tutta nel segno di Intrinas, la sezione del festival dedicata ai cortometraggi di autori sardi. Apre il programma di proiezioni, alle 21.30, “Quello che è mio”, di Gianni Cesaraccio (2022, 20′), vincitore quest’anno di “Visioni Sarde”, la sezione del Festival della Cineteca di Bologna “Visioni Italiane”, co-organizzata dalla Cineteca di Bologna e dalla Fondazione Sardegna Film Commission, in collaborazione con l’Associazione Sardi Gramsci di Torino e l’Associazione Visioni da Ichnussa di Bologna. A seguire, “Lo sguardo esterno”, di Peter Marcias (2022, 23′), e altri quattro film brevi che verranno proposti alla presenza dei rispettivi registi: “Blu”, di Michela Anedda (2023, 13′), “Il binario morto”, di Antonio Maciocco (2023, 24′), “Frarìa”, di Alberto Diana (2023, 18′), e “Come siamo diventati”, di Christiano Pahler (2023, 9′), fresco del Premio della Giuria di Qualità Città di Spoleto alla XXVIII Edizione del Premio Nickelodeon per il Cortometraggio Sociale. Ospite della serata anche l’attore Emilio Puggioni, tra i protagonisti di “Lo sguardo esterno” di Peter Marcias. Le proiezioni saranno precedute la mattina, alle 10, da quelle riservate agli studenti delle scuole superiori e per la formazione, tra i ragazzi presenti, della Giuria Giovani che assegnerà il premio per il miglior cortometraggio sardo.
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Martedì 5
Dedicata alle scuole anche la mattinata di martedì 5, all’insegna di Corto Ambiente, la sezione del festival pensata per sensibilizzare i giovani alle tematiche ambientali attraverso il mezzo cinematografico, e organizzata quest’anno in collaborazione con il festival Cinema e Ambiente Avezzano che ha curato la selezione dei cortometraggi che verranno proposti agli studenti a partire dalle 10: “Quixotes”, di Pablo Lozano (Spagna, 2022, 14′), “300 days of sun”, di Jude Chehab e Fahd Ahmed (Libano, 2022, 12′), “L’impianto umano”, di Andrea Sbarbaro (Italia, 2021, 11′), “Strollica”, di Peter Marcias (Italia, 2017, 11′), e “Paleoliche”, di Francesco Cabras (Italia, 2007, 6′). Presente all’incontro, insieme a Franco Sardi (uno dei Consoli di Cagliari del Touring Club Italiano), la coordinatrice del festival Cinema e Ambiente Avezzano Valentina Traini.
Ogni edizione di Passaggi d’Autore riserva un focus al cinema breve di un diverso Paese dell’area mediterranea: quest’anno è la volta della Turchia. Martedì pomeriggio, dalle 17.30, ecco dunque sette cortometraggi selezionati dal festival con spazio per alcuni giovani registi emergenti, ma non senza uno sguardo anche a nomi affermati che si sono cimentati col cortometraggio. Si comincia con “Serpêhatiyên Neqewimî” (“Things Unheard Of”, 2023, 22′), film in lingua kurda di Ramazan Kılıç, che sarà presente alle proiezioni. A seguire, “Navnîşan” (The Address), di Aram Dildar (2022, 16′), “The Syrian Cosmonaut”, di Charles Emır Richards (2022, 13′), “As Possible As Everything”, della regista Selen Örcan (2022, 16′), e “Leylak” (2021, 17′) di Scott Aharoni e Dennis Latos, pluripremiati registi turchi trapiantati a New York. In chiusura, i cortometraggi diretti da due donne: “Oyunbozan” (Game, Interrupted) di İlayda İşeri (2023, 15′), e “A Quiet Summer” di Sis Gürdal (2022, 12′), che interverrà in collegamento video. Presente in sala il produttore Rifak Erkek.
In programma per la serata di martedì, sempre con inizio alle 21.30, altri sei cortometraggi della sezione Intrecci Mediterranei: “Hors-Saison”, di Francescu Artily (Francia, 2023, 15′), “Al Toraa’” (The Call Of The Brook), di Jad Chahine (Egitto, 2023, 12′), “Föa”, di Margherita Ferrari (Italia, 2023, 20′), “Un corps brûlant”, di Lauriane Lagarde (Francia, 2021, 15′), “Prishtinë, 2002”, di Trëndelina Halili (Kosovo, 2022, 20′), e “We should all be Futurists” (Italia, 2023, 11′), di Angela Norelli, che sarà presente in sala.
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Mercoledì 6
La stessa autrice e regista romana, vincitrice, lo scorso settembre, del Premio Solinas per il Miglior Soggetto, insieme a un altro ospite del giorno prima, il turco Ramazan Kılıç, e al siro-palestinese Abdallah Al Khatib, saranno protagonisti con i rispettivi cortometraggi (“We should all be Futurists”, “Serpêhatiyên Neqewimî” e “Sokrania 59”) della matinée riservata agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie che apre alle 10.30 la penultima giornata del festival, mercoledì 6.
Nel pomeriggio, alle 16.30, ancora un omaggio ad Anna Magnani: dopo quello tratto dal film di Roberto Rossellini “L’Amore”, in programma domenica, ancora un episodio con l’attrice romana come protagonista, diretto in questo caso da Luchino Visconti, dal film collettivo “Siamo donne” (1953, 20′). Anche in questa occasione, introduce la proiezione Francesco Crispino.
Poi, dalle 17.30, quarta e ultima serie di cortometraggi della sezione Intrecci mediterranei: in visione “Sevap/Mitzvah”, di Sabina Vajrača (Stati Uniti/Bosnia Erzegovina, 2023, 20′), “Eschaton AD”, di Andrea Gatopoulos (Italia, 2023, 8′), “Z.O.”, di Loris G. Nese (Italia, 2023, 14′), “Ready”, di Eirini Vianelli (Grecia, 2023, 11′), “Sokrania 59”, di Abdallah Al-Khatib (Francia/Algeria/Giordania, 2023, 22′), che sarà presente in sala, e “Aunque es de noche”, di Guillermo Garcia Lopez (Francia/Spagna, 2023, 15′), che interverrà invece in collegamento video.
La serata di mercoledì sarà tutta all’insegna del Sarajevo Film Festival (SFF), uno dei più importanti eventi cinematografici dei Balcani, al quale Passaggi d’Autore dedica una specifica sezione dal 2019. In programma dalle 21.30 una selezione di cortometraggi proposti lo scorso agosto nell’ultima edizione del festival che si tiene nella capitale della Bosnia-Erzegovina dal 1995: “27”, di Flora Anna Buda (Ungheria, 2023, 10′), “Prava istina priče o šori” (“The real truth about the fight”), di Andrea Slaviček (Croazia/Spagna, 2023, 14′), “Mrtvi čvor” (“Dead knot”), di Ismira Mašić (Bosnia Erzegovina, 2023, 18′), “Svjedok” (“The Witness”), di Alen Šimić (Bosnia Erzegovina, 2022, 15′), “Srce” (“Heartbeat”), di Gvozden Ilić (Bosnia Erzegovina, 2023, 16′) e “Kako sem se naučila obešati perilo” (“How I Learned to Hang Laundry“; Slovenia, 2023, 23′), di Barbara Zemljic, che sarà presente alla proiezione.
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Sipario sul festival giovedì 7
L’ultima giornata del festival, giovedì 7 si apre alle 9 del mattino con la presentazione dei lavori realizzati nel corso del laboratorio “La poetica degli oggetti” tenuto dalla regista di animazione Michela Anedda e da Cristina Piccinini di Schermi e Lavagne della Cineteca di Bologna, con gli studenti della scuola primaria dell’I.G. Sant’Antioco-Calasetta: una sperimentazione di animazione in stop motion in cui gli oggetti abbandonano il loro uso quotidiano e prendono vita seguendo tutte le fasi di realizzazione di un vero e proprio cartone animato a passo uno.
Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, spazio alle premiazioni al miglior cortometraggio della sezione Intrinas e di Intrecci Mediterrani assegnati dalle giurie giovani formate rispettivamente da studenti delle scuole superiori e da universitari nell’ambito dai laboratori di critica, curati da da Francesco Crispino e da Claudio De Pasqualis, uno dei conduttori e autori del programma radiofonico di Rai Radio 3 Hollywood Party, con la collaborazione dell’emittente cagliaritana Unica Radio.
Dopo Alain Parroni, protagonista domenica con il suo film “Una sterminata domenica”, giovedì alle 18 safrà la volta del secondo ospite della sezione Opera Prima, anche lui all’esordio nel lungometraggio “Gli Oceani sono i veri Continenti” (Italia, 2023, 118′), film d’apertura delle Giornate degli Autori 2023 all’interno della mostra del cinema di Venezia: una coproduzione italo-cubana sviluppata dal cortometraggio omonimo dello stesso Santambrogio, già presentato alla Settimana della Critica nel 2019. Sullo sfondo di una Cuba decadente e in un bianco e nero lacerato dalla pioggia caraibica, i giovani Alex e Edith, l’anziana Milagros e i bambini Frank e Alain, vivono la loro vita, fatta di piccoli gesti quotidiani, racconti del passato e sogni di futuro. Nel contesto di San Antonio De Los Baños, paesino dell’entroterra dove il tempo sembra essersi fermato, si sviluppano le rispettive narrazioni e i loro mondi; in un affresco di contemporaneità che prende vita tramite la memoria dei personaggi aleggia però lo spettro della separazione.
Intrecci Musicali
Il sipario su Passaggi d’Autore, è anche per questa diciannovesima edizione sulle note di un progetto originale ideato e diretto da Emanuele Contis sotto il titolo Intrecci Musicali, di volta in volta all’insegna del paese cui è dedicato il focus del festival: quest’anno, dunque, la Turchia.
In questa occasione, il sassofonista e compositore sardo riunirà intorno a sé il Mediterranean Ensemble con un organico composto da musicisti isolani impreziosito dalla presenza del polistrumentista curdo Mübin Dünen. Con Emanuele Contis al sax e alla direzione, saliranno sul palco della sala “Da Achille”, alle 21.30, Stefania Secci Rosa alla voce, Fabrizio Lai alle chitarre, Mauro Sigura all’oud, Fabio Uselli al basso, Antonino Pinna alle percussioni, e Mübin Dünen alle prese con duduk, nay e voce.
Tutti gli appuntamenti del festival sono a ingresso gratuito. Informazioni e aggiornamenti sul sito www.passaggidautore.it e alla pagina www.facebook.com/passaggidautore.
La diciannovesima edizione di Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei è organizzata dal Circolo del Cinema “Immagini” con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Sant’Antioco, della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, del Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, del Touring Club Italiano; media partner Unica Radio, Film Tv, OrangeFactory, SH Magazine partner Sarajevo Film Festival, Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, Cineteca Bologna, CoopMed, F.I.C.C. – Federazione Italiana Circoli del Cinema, con la collaborazione di Calabrò, Assistech, Boost e TuttoSantAntioco.