Sardegna Accessibile: il turismo sostenibile visita l’Ogliastra
Nuova edizione per Sardegna accessibile, progetto della sezione di Nuoro dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti che prevede visite guidate, riservate ai soci dell’Unione, per immergersi completamente nella vita, nella storia, nelle tradizioni, nelle vocazioni storiche e nelle bellezze di alcuni paesi dell’isola nei quali accedere grazie agli altri sensi. Un progetto che gode del finanziamento della Regione Sardegna. Quest’anno i 44 soci che hanno partecipato all’iniziativa hanno fatto tappa in Ogliastra. Il tour ha previsto la visita ad Ulassai, alla stazione dell’arte di Maria Lai per poi proseguire alla grotta di Su Murmuri, al nuraghe s’ulimu e alle cascate Lequarci e Lecorci. Quindi la comitiva si è spostata a Lanusei per conoscere il parco archeologico di Seleni e nella cittadina per la realizzazione insieme ad esperti artigiani dei classici Culurgiones. I partecipanti, nel momenti di relax sono stati incoraggiati a prendere lezioni di ballo sardo, di rudimenti di yoga e prima della colazione di ginnastica del risveglio. La cantina Lecca di Loceri ha ospitato il gruppo di Sardegnaccessibile per una lezione sulla vinificazione e una degustazione dei vini del territorio.
“E’ un progetto moderno – ha dichiarato il presidente della sezione nuorese dell’UICI Gianni Marongiu – perché l’accessibilità è ormai diventata uno dei requisiti fondamentali per poter parlare di turismo sostenibile. Si va oltre il riconoscimento dei diritti dei cittadini che possono presentare una disabilità sensoriale o motoria ha spiegato Marongiu – ma di una vera e propria caratteristica che il nuovo turismo cerca come imprescindibile. Ciò significa che i territori che si vogliono affacciare ai mercati turistici, o vogliono restarci a pieno titolo, devono lavorare su questo tema. Questo progetto – ha concluso Gianni Marongiu – va a scoprire quelle realtà che prima di altre, con lungimiranza, hanno puntato su questo segmento del turismo comprendendo i vantaggi che può portare a tutta la comunità”.