Sipario al Ghetto di Cagliari sulla quarantaduesima edizione del Festival Spaziomusica: domani (giovedì 9 novembre) alle 20.30 installazione multimediale “Dimension-Space” di Jacopo Foschi; alle 21.30 concerto “New Song” dell’Ensemble Laborintus
Ultimi concerti a Cagliari per la quarantaduesima edizione del Festival Spaziomusica, la rassegna che dallo scorso 26 settembre ha dedicato la sua programmazione alla musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica e alle sue immediate derivazioni.
Sipario al Ghetto di Cagliari sulla quarantaduesima edizione del Festival Spaziomusica
Installazione multimediale Dimension – Space
Domani (giovedì 9 novembre) al Ghetto di Cagliari si chiude con due appuntamenti: alle 20.30 spazio all’installazione multimediale Dimension – Space di Jacopo Foschi. L’installazione è formata da un prisma di led posto al centro di un perimetro quadrato formato da 4 speaker in quadrifonia. Il pubblico può muoversi liberamente all’interno di questo spazio. I led e l’audio si muovono a volte indipendentemente l’uno dall’altro, altre volte si seguono nella dimensione spaziale e di intensità.
Ensemble Laborintus
Alle 21.30 concerto “New Song” dell’Ensemble Laborintus, con Marta Raviglia, voce, Simone Sassu, pianoforte e tastiere, Angelo Vargiu, clarinetto, Stefano Alivesi, chitarre, Lorenzo Sabattini, basso e Luca Piana, batteria e percussioni. Verranno eseguite musiche di Vanessa Bissiri, Domenico Canu, Nicolò Cottu, Claudia Crabuzza, Carlo Doneddu, Pietro Dossena, Daniele Manca, Gino Marielli, Paolo Pessina, Marco Piras, Marcello Pusceddu, Lorenzo Sabattini, Simone Sassu, Graziano. Il progetto New Song nasce dall’idea di creare un ambito di riflessione artistica tra compositori di aree, formazioni, stili e ispirazioni estremamente diversi, utilizzando come medium comune la forma canzone, unione storicamente individuata e formalmente riconoscibile di testo e musica.
L’Ensemble Laborintus è il committente e l’esecutore di un tentativo di fare ricerca musicale senza pregiudizi intorno all’oggetto musicale più antico, sfruttato, trasversale e universalmente conosciuto nella storia della musica. Il risultato è uno stimolante e interessante confronto tra autori che, pur nelle grandi differenze, hanno aderito adattandosi al progetto, volendo dare un segnale poetico-artistico individuale come proposta per un genere normalmente identificato solo nell’ambito della musica commerciale. Produzione e ideazione dell’Associazione LABORINTUS, Sassari
Spaziomusica è realizzato con il contributo del MiC (Direzione generale spettacolo dal vivo), Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport) e del Comune di Cagliari, (Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Politiche Giovanili) in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari.
Il prezzo dei biglietti per i singoli appuntamenti della manifestazione è di 2 euro.
Per informazioni chiamare o scrivere al numero +39 333 5485648 o alla mail [email protected] o recarsi alla biglietteria presso Il Ghetto.
La direzione artistica
“La memoria ecoica è un sottosistema di memoria sensoriale a breve termine che memorizza per un tempo limitato le informazioni uditive” spiega Fabrizio Casti, direttore artistico del festival Spaziomusica. “Ci consente di elaborare e comprendere il parlato, riconoscere i suoni e ascoltare la musica. Agisce come un buffer uditivo temporaneo e svolge un ruolo vitale nella percezione del parlato e nel riconoscimento del pattern uditivo.
Quando sentiamo un suono, la memoria ecoica si attiva e il cervello mantiene una replica perfetta di quel suono per un breve periodo. Possiamo persino rimandare l’attenzione al significato del suono mentre lo sentiamo e interpretarne invece la copia memorizzata. Con la 42° edizione del Festival, l’Associazione Spaziomusica continua la sua esplorazione.
Protagoniste di questa edizione saranno le nuove tecnologie audio-video, quali le installazioni multimediali, mapping e tutte le arti performative di nuova progettazione. Sono tantissime le prime produzioni assolute e le collaborazioni nazionali ed internazionali con Ensemble di fama mondiale e nomi prestigiosi del panorama della musica contemporanea che ospiteremo negli spazi del Ghetto di Cagliari.”
Il Festival
L’Associazione Spaziomusica è stata fondata nel 1982 da Franco Oppo, compositore e musicista di fama internazionale, e da allora è una realtà riconosciuta e accreditata nel panorama musicale regionale e nazionale italiano.
Alcuni numeri che raccontano la lunga carriera di Spaziomusica: più di cinquecento concerti eseguiti, duecento complessi ospitati e circa trecento fra direttori e solisti di livello internazionale che hanno proposto circa mille cinquecento composizioni firmate da oltre seicento compositori del Novecento e contemporanei, di cui oltre trecento in prima esecuzione assoluta e oltre duecento in prima esecuzione italiana, trentasette edizioni del Festival che oltre a Cagliari interessa diversi altri centri dell’isola e che ha portato in Sardegna nomi prestigiosi del panorama nazionale ed internazionale.
L’attività di Spaziomusica, festival attivo nella scena sarda da quattro decenni, intende continuare la sua esplorazione nel campo del sonoro contemporaneo. Esplorazione che a partire dal segno della musica scritta e dal suono di quella improvvisata si allarga fino al risonante ad include il paesaggio sonoro di oggi generando una visione fantastica del nostro abitare il mondo. Questa visione si mostra nelle nuove produzioni musicali, nei laboratori e nelle attività didattiche e viene tematizzata nei suoi convegni e seminari. Non mancano i riferimenti alle particolarità sonore della Sardegna legate sia alla lingua che al paesaggio naturale esplorate in progetti specifici.
L’attività dell’anno 2023 prevede la realizzazione di produzioni originali che si propongono di esplorare il campo della musica d’avanguardia e le sue innumerevoli escursioni. Escursioni multimediali, ma anche escursioni che più profondamente sconfinano e interagiscano con altri linguaggi espressivi, come il movimento corporeo e la gestualità, la perizia solista, il mondo delle immagini.