Ultimo appuntamento di “Mintuà” per il 2023
“Sognare costa caro”, così caro che qualche volta può scapparci anche il morto. Potrebbe poi trattarsi del classico, ma poco frequente, delitto perfetto, se non fosse che sulla scena del crimine interverrà l’ispettore capo Vittorio Corti, uno di quegli investigatori dall’acume raro e dai modi non poco caratteristici che nessun fuorilegge vorrebbe mai trovare sulla strada. “Sognare costa caro” è il titolo accattivante dell’ultimo romanzo di Francesco Cossu, lo scrittore tempiese, docente di Lettere presso l’Istituto “Pes”, ideatore di una serie romanzesca giunta al suo quinto episodio. Il romanzo, pubblicato da Amico libro, sarà presentato a Tempio Pausania sabato 2 dicembre, alle ore 18, al primo piano della Libreria Bardamù Ubik. Per entrare nelle diverse vicende del romanzo l’autore dialogherà con il giornalista Vito Fiori. Le letture saranno fatte invece da Elena Frau. L’appuntamento letterario con Cossu sarà l’ultimo incontro con gli autori del programma di “Mintuà” 2023.
Scenario dell’ultimo romanzo di Cossu è il mondo della musica: produttori, discografici, promotori, musicisti, insomma quanto gravita attorno a una rockband. Un mondo che l’autore non deve avere faticato a descrivere e indagare con la sua penna, in virtù della forte passione che nutre per la musica. Tra i protagonisti del romanzo c’è il produttore musicale Dino Gennari, la cui morte apparirà subito all’ispettore Corti come un caso di non facile soluzione. Questa verrà però trovata, ma dopo un’indagine che riserverà più di un colpo di scena e che procederà come un succedersi di onde che si frammentano. Un po’ come “Broken wave”, titolo dell’ennesima bella copertina ricavata da un acrilico su tela di Gavino Ganau.
La rassegna
“Mintuà – Parole in circolo” è giunta al suo quarto anno di attività. Sono, quindi, ormai tanti i nomi di scrittori sardi e nazionali, affermati o esordienti che sono stati ospitati nelle edizioni precedenti. Il verbo è gallurese, ma il suono e ciò che la sua pronuncia può liberamente evocare sono patrimonio di tutti. “Mintuà”, parola che deriva da un verbo gallurese, significa “menzionare”, “citare”, ma anche “commemorare”, “ricordare”, “tenere a mente”. Da quattro anni a questa parte, “Mintuà” è anche il nome della rassegna letteraria che dà colore alle proposte culturali di Tempio Pausania. Ha anche un sottotitolo, questa volta tutto in italiano, “Parole in circolo”, che sottolinea come la lettura più coinvolgente è sempre quella che procede da una vera condivisione.