Nordio: “portavoce attenzione ai problemi della polizia penitenziaria”
Si è tenuto questa mattina nella Sala location del Ministero della Giustizia l’atteso incontro con Carlo Nordio, alla guida del dicastero a capo anche dei dipartimenti che si occupano del sistema penitenziario (DAP e DGMC), rappresentati nell’occasione dal rispettivo vertice.
Presenti anche il vice ministro Francesco Paolo Sisto e i due sottosegretari Andrea Delmastro e Andrea Ostellari.
USPP: esito incontro con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio
Un appuntamento atteso sin dal suo insediamento ma che a causa di un misunderstanding, come candidamente dichiarato dal ministro, non si era tenuto poiché egli aveva ritenuto sufficienti le deleghe assegnate ai sottosegretari.
Di fatto questo incontro non deve assolutamente sminuire l’egregio lavoro che stanno facendo i sottosegretari, con particolare riferimento a Delmastro, cui il Presidente Moretti ha riconosciuto il grande lavoro per la reingegnerizzazione del Corpo, ma semmai come precisato nel suo intervento dallo stesso presidente “un timbro notarile” sul percorso in atto e sulle iniziative necessarie da portare in consiglio dei ministri.
Intervento USPP
Al riconoscimento dell’alto valore espresso dagli agenti nelle carceri e alla richiesta di suggerimenti su come affrontare le criticità emergenti fatta dal Guardasigilli, l’USPP ha messo in evidenza nell’intervento che potrete ascoltare integralmente sulle nostre piattaforme al seguente link https://www.uspp.it/newsite/2023/11/23/ecco-lintervento-del-presidente-moretti-allincontro-odierno-col-ministro-della-giustizia-carlo-nordio/, la necessità di mettere in sicurezza il lavoro degli agenti, finalmente dandogli dignità e certezza di non subire aggressioni e accuse infamanti. Ciò attraverso un’adeguata dotazione organica, ma anche togliendo loro l’onere di dover svolgere funzioni non confacenti al loro ruolo rispetto ai detenuti con patologie di origine psichiatrica.
Riconoscendo i provvedimenti in via di emanazione rispetto alle misure penali contro le aggressioni è stata chiesta una revisione dei circuiti penitenziari e del modello detentivo cui va collegata una riforma organica del Corpo anche rispetto alle funzioni del proprio vertice.
Non di meno un’attenzione sui diritti contrattuali e la richiesta del superamento della sperequazione sulla ripartizione delle risorse sul fesi.
Un inciso sull’esecuzione penale esterna si è reso necessario per ribadire che l’attuale dotazione assegnata al DGMC non è rispondente a far funzionare il servizio in modo efficiente.
Il ministro replicando ha assicurato la massima attenzione sulle tematiche portate alla sua attenzione, confermando che farà la sua parte sul tavolo del consiglio dei ministri cercando di recuperare su quanto non è stato fatto sino ad ora compatibilmente con le disponibilità economiche che saranno messe a disposizione del suo dicastero.