In Valle Argentina, a Triora, lun. 6 c.m. sono state effettuate importanti operazioni di collaudo statico dei lavori di ripristino strutturale del ponte di Loreto, organizzate dal Dirigente della Provincia di Imperia, ing. Michele Russo.
E questo a motivo dell’imminente smontaggio degli speciali ponteggi utilizzati per i lavori, specialmente quelli dell’intradosso dell’impalcato.
Valle Argentina: collaudo statico del ponte di Loreto a Triora (Imperia)
Un gruppo di tecnici (l’ing. Fulvio Modugno e il geom. Fernando Pedicalo della Provincia di Imperia, l’ing. Luca Siccardi di Sanremo, direttore deilavori strutturali, il Tecnico dell’impresa esecutrice e il collaudatore statico ing. Giovanni De Cicco di Imperia) ha effettuato prove tecniche prima della riapertura del ponte, che è stato oggetto, negli ultimi mesi, di importanti lavori di restauro e ripristino strutturale curati e finanziati dalla Provincia di Imperia.
Il ponte di Loreto, con la sua struttura ad arcata, è stato per anni il più alto d’Europa. Il ponte fu costruito alla fine degli anni Cinquanta, del 1900, un’opera di avanguardia ingegneristica per quell’epoca. Dopo i lavori, a motivo delle diverse norme tecniche sulle costruzioni che si sono succedute con contenuti sempre più stringenti, il ponte sarà percorribile in senso unico alternato, ma fornirà comunque ottime e durevoli prestazioni. Sarà infatti percorribile da un veicolo del peso massimo di 27 t in concomitanza con la “folla compatta” su tutte le altre superfici. E’ stata altresì salvata la colonia di pipistrelli (una delle più importanti d’Italia) che da anni è insediata nelle ampie “camere” (volumi tecnici) oscure presenti sulle spalle del ponte e nelle due intersezioni fra pile e impalcato.
Christian Flammia
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