Vergognosa pubblicità sessista
Vergognosa pubblicità sessista, Carlo Spinelli (IdD) chiede sanzioni esemplari contro gli autori. Cinque donne con un cartello che dice “A novembre te la do gratis ” con sottotitolo “l’iscrizione cosa avevi capito”.
Questo è lo slogan pubblicitario che campeggia sui muri e circola attraverso le vele nei comuni italiani, una frase sessista che sta facendo discutere l’Italia intera indignando.E non poco, tutti i sostenitori della parità di genere compreso il movimento presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro
Roma 17 novembre 2023: Sta facendo molto discutere in questi giorni la pubblicità di una palestra che sta aprendo in vari comuni italiani delle attività in franchising.
Uno slogan sessista che irrita e non poco le donne e tutti coloro che sostengono la parità di genere.
Anche Carlo Spinelli responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento Italia dei Diritti interviene sull’argomento:
“Come movimento abbiamo iniziato una campagna a sostegno della parità di genere denunciando mediaticamente quei comuni italiani che non rispettano la legge 215/2012.
Che prevede la presenza dei due sessi nelle giunte comunali.
E quanto sta accadendo in questi giorni ci da ragione sul fatto che in Italia la cultura della parità di genere siamo ancora ben lontani dal raggiungerla.
Quello che stiamo notando sui manifesti affissi sui muri o portati a spasso per le vie cittadine tramite le cosiddette vele o ancora, proposti sulle pagine dei quotidiani
– prosegue Spinelli – è un esempio lampante di come le donne vengono usate al pari di un oggetto utile per raggiungere lo scopo prefisso.
In questo caso giocare sull’equivoco per far colpo sulle persone, soprattutto di sesso maschile, e portarle a iscriversi in una palestra che sta aprendo varie filiali sul territorio nazionale.
Sicuramente i pubblicitari ideatori dello slogan hanno centrato il bersaglio perchè un pò tutti, in questi giorni.
Si stanno occupando di questa pubblicità alla vigilia della giornata mondiale contro la violenza sulle donne prevista per il 25 novembre, e credo che anche la data di uscita dello slogan pubblicitario non sia stata casuale.
L’eco mediatica che sta avendo questo episodio non fa altro infatti che amplificare il battage pubblicitario dell’attività in oggetto.
E per questo andrebbe trovato un modo per evitare che questa palestra possa incrementare le proprie iscrizioni dovute al clamore che sta suscitando in questi giorni.
Questo manifesto è un atto di violenza verso le donne e chiediamo quindi che vengano adottate nei confronti di questa attività.
Delle misure sanzionatorie esemplari per dare un segnale forte a tutti coloro che, ancora oggi, pensano che la donna sia un oggetto da usare a piacimento per raggiungere i propri scopi.
Noi come movimento – conclude Spinelli –
continueremo nella nostra battaglia a sostegno delle pari opportunità e per la tutela dei diritti delle donne fino al raggiungimento, in Italia, della cultura della parità di genere se mai sarà possibile arrivare a questo obiettivo”: