Piu (Europa verde) e Corrias (PD): “questa Giunta non crede nella cultura”.
I consiglieri regionali Antonio Piu (Europa verde) e Salvatore Corrias (Partito democratico) hanno presentato un’interrogazione sulla mancata pubblicazione dei bandi per il cinema: “la Regione non pubblica avvisi da due anni, a rischio l’intero comparto”.
Interrogazione sulla mancata pubblicazione dei bandi per il cinema
“La Regione non pubblica bandi per l’erogazione di contributi al settore cinema da due anni – denunciano i consiglieri regionali Antonio Piu (Europa verde) e Salvatore Corrias (Partito democratico) primi firmatari di un’interrogazione rivolta al presidente della Regione e all’assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport – l’ultimo bando risale a novembre 2021“.
La mancata pubblicazione da parte dell’Assessorato – si legge nell’interrogazione – anche nel 2023, dei bandi per le produzioni cinematografiche previsti dalla legge regionale n. 15/2006, come denunciato in una lettera aperta firmata da numerosi registi e maestranze, mette in discussione il concetto di filiera, rischia di portare ad una drastica riduzione delle produzioni isolane, con conseguente perdita di occupazione e opportunità per i talenti locali e, al contempo, presta il fianco alla concessione di benefici con modalità che difettano di trasparenza:
“si rischia così di vanificare gli obiettivi della legge – sottolinea Piu – inoltre la Regione in questi due anni ha provveduto solo allo scorrimento delle graduatorie, ma questo non può ritenersi, in ogni caso, sostitutivo dei bandi, in primo luogo perché preclude la possibilità ai nuovi progetti, spesso legati a tematiche contingenti e di attualità, di partecipare alla selezione. In secondo luogo, perché non tiene conto delle tempistiche e dei cronoprogrammi sviluppati dalle società di produzione“.
Rischio disparità e discriminazioni fra i vari operatori
La mancata continuità dell’avvio delle procedure pubbliche in applicazione della legge regionale – si legge inoltre nell’interrogazione – unita alla previsione di contributi e finanziamenti diretti o comunque concessi con diversi strumenti normativi e con criteri diversi da quelli stabiliti dalla normativa regionale di settore, rischia di creare disparità e discriminazioni fra i vari operatori, minando così alla base, il sistema di sostegno regionale che negli anni ha consentito al comparto una reale e solida crescita.
“La cultura dà da mangiare – commenta Corrias – noi ne siamo convinti, molto meno questa Giunta regionale, che sceglie arbitrariamente di dare i soldi a chi vuole, con buona pace della legge 15, dell’industria del cinema e dei suoi operatori, fautori e protagonisti di una nouvelle vague tutta sarda e universale. Noi siamo al loro fianco e chiediamo con forza che si rifacciano i bandi, ai sensi della stessa legge 15, a garanzia di equità e trasparenza, quelle che mancano da troppo tempo”.