Caccia, ritirato il DDL di FDI
Caccia, ritirato il DDL di FDI. OIPA: «un provvisorio sospiro di sollievo, ma teniamo alta la guardia contro lo smantellamento delle attuali norme».
Apprendiamo con un provvisorio sospiro di sollievo della marcia indietro del senatore di Fratelli d’Italia Bartolomeo Amidei, firmatario del disegno di legge 779 Modifiche alla legge 11 febbraio 1992.n. 157 recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma.
E per il prelievo venatorio che avrebbe smantellato la legge nazionale sulla caccia introducendo una pericolosa deregolamentazione letale per la biodiversità.
Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
Il ddl non era stato concordato con il Governo, quindi su richiesta del ministro Lollobrigida è stato ritirato dal suo autore.
L’Oipa da parte sua non abbasserà la guardia poiché, come afferma lo stesso Amidei, «il tema dovrà essere più opportunamente trattato in un quadro di revisione complessiva della materia».
Il testo Amidei era da brividi e puntava allo smantellamento della legge n. 157/92 segnando un ritorno alla preistoria della tutela della fauna selvatica.
Si andava dalle armi ai sedicenni alla deregolamentazione dell’attività venatoria dal punto di vista territoriale e temporale, fino alla liberalizzazione dei richiami vivi.
Tutto questo in spregio dell’articolo 9 della Costituzione che tutela la biodiversità e delle leggi a tutela della pubblica incolumità e dei minori.
Vi si ravvisava inoltre la violazione di regole comunitarie in ambito di tutela della fauna selvatica.
Ricordiamo infine che si sta aprendo una procedura d’infrazione europea contro l’Italia per la violazione della Direttiva Uccelli (2009/147 CEE).
E del Regolamento europeo 2021/57 che vieta l’utilizzo del piombo nelle zone umide, conclude l’Oipa.