Carlo Spinelli (IdD), la sentenza che apre nuovi orizzonti per le prestazioni specialistiche tramite il SSN
Il responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro ci porta a conoscenza di una sentenza emessa dal tribunale di Matera che potrebbe segnare una svolta per chi deve eseguire esami diagnostici con priorità B e non riesce a vedere tutelato il proprio diritto a causa delle lunghe liste d’attesa
Roma 12 dicembre 2023: Carlo Spinelli responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento Italia dei diritti ci parla di una clamorosa sentenza che potrebbe avere forti ripercussioni riguardo alle prestazioni sanitarie da eseguire con procedura di urgenza da parte delle ASL:” Il tribunale di Matera ha emesso una sentenza che potrebbe dare il via a una serie di ricorsi da parte dei cittadini che si vedono privati dell’esecuzione con procedura d’urgenza di visite ed esami diagnostici. E’ infatti di qualche giorno fa la notizia che una cittadina indigente con una prescrizione medica per una risonanza magnetica all’addome completo con mdc avente priorità B cioè da effettuarsi entro 10 giorni dalla prescrizione, non sia riuscita, tramite il CUP, a prenotare l’esame entro il termine previsto. La signora, chiedendo un’assistenza legale, è ricorsa all’autorità giudiziaria e il giudice del tribunale di Matera si è pronunciato con un decreto disponendo che l’ASM ( Azienda Sanitaria di Matera ) procedesse, con sollecita urgenza, ad eseguire le indagini diagnostiche richieste dalla ricorrente. A seguito di questo decreto la paziente è stata sottoposta alla risonanza prescritta e richiesta. Successivamente, dopo il contraddittorio, è arrivata l’ordinanza dello stesso tribunale che ha confermato il precedente decreto motivandolo in un comportamento omissivo della ASM che avrebbe lasciato la paziente in balia degli eventi. Ricorrere all’autorità giudiziaria – continua Spinelli – è previsto nell’Art. 700 del cpc che afferma che chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per far valere il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile, può chiedere con ricorso al giudice i provvedimenti d’urgenza che appaiono, secondo le circostanze, più idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito. Il giudice ha inoltre contestato all’ASM di non aver adottato, negli anni, un programma di gestione degli interventi, armonico, sistematico e ragionevole, improntato a veri modelli organizzativi, in grado di evadere nei termini prescritti gli esami (specie quelli di urgenza), che non sia stato, poi, possibile rispettare per ragioni di assoluta imprevedibilità ed eccezionalità che, sorprendendo ogni ragionevole programmazione ed organizzazione, abbia reso impossibile la prestazione. Una sentenza questa che apre le porte a una serie di ricorsi da parte di tutte le persone che si vedranno negati gli esami diagnostici e le visite medico-specialistiche con priorità B e che potrebbe quindi stravolgere il SSN – conclude Spinelli – a favore del diritto alla tutela della salute garantendo così interventi più immediati nei casi in cui venga accertata l’urgenza della prestazione”.