Domani a Oristano “Cantendi a Deus” con Elena Ledda e Simonetta Soro in quintetto nella Cattedrale di Santa Maria Assunta
L’aria del Natale soffia sul terzo appuntamento di “Sa Die de sa Sardigna“, il cartellone di spettacoli e concerti promosso a Oristano dal Comune della città di Eleonora su proposta dall’Assessorato alla Cultura, e organizzato dall’Associazione culturale Dromos con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Oristano.
Dopo le due serate della settimana scorsa al Teatro Garau, con gli spettacoli della compagnia Tragodia e di Rossella Faa ed Elio Turno Arthemalle, domani (venerdì 22), con inizio alle 19 e ingresso gratuito, sarà la Cattedrale di Santa Maria Assunta ad accogliere fra le sue navate “Cantendi a Deus”: la cornice ideale per un concerto che promette emozioni intrecciando note e versi per raccontare la straordinaria ricchezza del canto sacro in Sardegna. Protagoniste Elena Ledda e Simonetta Soro che si offriranno al pubblico con la forza espressiva delle loro voci in questo progetto dove l’antico e il nuovo si fondono attraverso le versatili e potenti voci delle due cantanti, accompagnate sapientemente da Mauro Palmas alla mandola, Marcello Peghin alla chitarra e Silvano Lobina al basso: tutti nomi di primo piano di quella scena musicale isolana che si muove fra tradizione e innovazione.
Titolo e repertorio del concerto rimandano all’album di Elena Ledda “Cantendi a Deus“, pubblicato nel 2009 dall’etichetta S’Ard Music e dedicato ai canti sacri della tradizione sarda: un repertorio costruito attingendo dalla pura tradizione, componendo brani originali e recuperando e rivisitando qualche canto la cui esecuzione si era persa nel tempo. Un lavoro frutto di una lunga ricerca che ha messo in luce come in Sardegna i canti sacri mantengano ancora la loro capacità comunicativa e la loro funzione sociale, in particolare in quelle occasioni di festa, come appunto il Natale, quando vengono eseguiti e proposti con la stessa forza espressiva che possedevano anticamente. Il concerto, accanto a quella musicale, proporrà una parte letteraria dedicata al tema della pace, con testi di Maria Gabriela Ledda e poesie di Erri De Luca e Bertolt Brecht.
Sabato 23 (alle 21), antivigilia di Natale, la rassegna tornerà sul palcoscenico del Teatro Garau per ospitare un’altra voce femminile, quella di Franca Masu, in trio con Fausto Beccalossi all’accordeon e Luca Falomi alla chitarra. “Sentimento” si intitola il concerto che la cantante algherese presenterà a Oristano, un “diario sonoro” capace di rivelare i sentimenti, appunto, le sensazioni, le esperienze più intime e profonde del nostro vivere. Per Franca Masu la voce diviene un’archeologia esistenziale, una necessità, canto dell’anima e del cuore: parte da ottave basse e profonde come se andasse a pescare i coralli in cui i vissuti si sono magnificamente rappresi, per poi risalire altissima con il suo prezioso carico per restituirlo al vento, alla luce, al sole, alla calda fluidità avvolgente delle cose vive. L’ingresso è gratuito, ma è richiesta la prenotazione attraverso il sito di Dromos.
Dopo Natale, il programma di “Sa Die de sa Sardigna” proseguirà ancora in musica con i concerti di Marino De Rosas e Denise Fatma Gueye (mercoledì 27 al Teatro Garau), Ernst Reijseger con il Cuncordu e Tenore de Orosei (giovedì 28 nella Chiesa di Santa Chiara) ed Enzo Favata in quintetto con Daniele di Bonaventura (sabato 30, al Teatro Garau). Notizie e aggiornamenti sulla rassegna sono disponibili sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos. Per informazioni, la segreteria di Dromos risponde invece al numero di telefono 0783310490, al numero Whatsapp 3348022237 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected].