Continua la campagna elettorale dell’ex Presidente della Regione Renato Soru che mercoledì 28 dicembre ha incontrato a Cagliari a Sant’Avendrace gli abitanti del quartiere.
di Umberto Zedda
Il confronto con il candidato Soru si è svolto in via Isonzo 26 dove si sono riunite diverse persone, facenti parte delle realtà locali, per discutere con il candidato dei problemi che maggiormente interessano l’isola, la città di Cagliari e il quartiere.Tra i diversi interventi dei cittadini si sono toccati temi quali la cultura e i beni che contraddistinguono Sant’Avendrace: Tuvixeddu, le grotte site nel viale principale, lo spettacolo e i teatri.
La scuola che pregna di problematiche risulta essere una matassa da sbrogliare, un nodo che le precedenti amministrazioni non hanno provato a sciogliere: “questo quartiere ha bisogno di investire sulla scuole, accogliere i bambini, non solo qui ma in tutta la Sardegna”, ha proseguito Soru: “Serve che venga approvata una legge sulla scuola perché ad oggi in Sardegna non ne abbiamo una, devono esserci le leggi di settore per poter gestire queste realtà. Se la Sardegna avesse una legge sulla scuola potrebbe gestire in maniera sistematica i finanziamenti su ulteriori attività da tenere all’interno delle scuole legati ai vari livelli di educazione e sportivi, nonostante siano edifici pubblici all’una e mezzo e tutto chiuso e questo è uno spreco di opportunità”.
Grande partecipazione
La grande partecipazione ha mostrato uno spaccato sulla vita di quartiere, un piccolo mondo all’interno di uno più grande. Attivi sulle questioni più importanti e curiosi di sapere dall’ex Presidente Soru i problemi che ha intenzioni di risolvere con la sua candidatura, si è parlato di economia, turismo e sanità, una spina che al momento punge i fianchi della Sardegna. “Negli ultimi 15 anni la legge sulla sanità è stata cambiata tre volte. Prima c’erano 8 Asl nel territorio, poi 1 e poi nuovamente 8. Non ci si ricorda neanche più i nomi. Il CUP, il sistema di prenotazione e pagamento, non è più necessario, bisogna portare a termine il processo digitale. Per questo il Pronto Soccorso è sempre invasato. La sanità può funzionare molto meglio se qualcuno che ha a cuore questi problemi cercasse di risolverli”.
Non sono mancati gli attacchi alla sinistra, l’altra, quella formata dal polo PD-M5S. “Chi deve governare la Sardegna viene deciso a Roma, di ciò che serve alla Regione non frega a nessuno”, prosegue Soru: “Il M5S ha preparato la strada per la Meloni con l’Italexit e con la violenza verbale, ma il centrosinistra è diverso, è sempre stato diretto verso l’Europa, invece in Parlamento si è votato contro il MES assieme alla destra, così stiamo fuori dai meccanismi europei. Io penso che il miglior candidato possibile l’avrebbero dovuto scegliere i sardi e non farlo scegliere da Roma. Qualcuno sa qual è il loro programma? Non lo si capisce neanche dai video. Io credo che i sardi non vogliano votarli. Io vado avanti perché credo sia l’unica possibilità di sconfiggere la destra” ha concluso il Presidente Soru.
Foto e video di Umberto Zedda
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