Intelligenza artificiale e lavoro in presenza: come cambiano le opportunità professionali secondo AppLavoro.it
Intelligenza artificiale e lavoro in presenza: come cambiano le opportunità professionali secondo AppLavoro.it
In generale, nell’aria c’è una preoccupazione: strumenti come ChatGPT e simili “ruberanno” il posto di lavoro alle persone?
Intanto, diamo delle buone notizie: secondo i dati dell’Istat, nell’ultimo trimestre il livello occupazionale italiano si è attestato al 61,8% e il numero degli occupati a ottobre del 2023, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, è cresciuto di poco più del 2%.
La flessibilità introdotta dallo smart working in era pandemica ha già prodotto buoni frutti, sia in termini di work and life balance sia di moltiplicazione delle opportunità professionali.
Secondo i dati raccolti, tra i propri iscritti, 1/3 degli utenti di AppLavoro.it è costituito da personale già impegnato ma ancora iscritto al portale di ricerca lavorativa, dunque orientato verso la possibilità di lasciare l’impiego attuale, soprattutto se temporaneo o svolto a tempo parziale, per svolgerne uno più vicino alle proprie competenze, agli interessi e alle personali aspettative economiche. In alternativa, vorrebbe svolgere una seconda attività, da affiancare al lavoro principale, in forma occasionale, autonoma o a tempo parziale, nei ritagli di tempo, visto che lo smart working velocizzerebbe i processi produttivi e, di fatto, dal 2020 abbatte i tempi necessari per gli spostamenti fisici dei lavoratori.
Dall’analisi condotta studiando i profili di lavoratori e aziende è emerso che le competenze digitali investano ormai i settori produttivi in modo trasversale.
Le professioni più richieste nel 2023 dalle aziende iscritte ad AppLavoro
Nel 2023, tra le professioni più richieste dalle aziende iscritte ad AppLavoro.it compaiono: insegnanti, operatori di call center, software developer, sviluppatori, contabili, consulenti commerciali, personale di segreteria, architetti, grafici e designer, ovvero, professioni che da tempo è possibile svolgere da remoto e dal proprio domicilio.
Accanto a queste, resistono quei mestieri che richiedono un apporto umano diretto maggiore, ad esempio, le aziende inserite nel settore della produzione e dell’artigianato. Quelle iscritte ad AppLavoro.it sono il 18% del totale e le più attive nella ricerca di personale nel 2023. seguite dalle imprese che impiegano personale amministrativo e di segreteria (16%), del commercio (13,25%), della logistica e dei trasporti (6,6%).
Tutti questi comparti prevedono ormai mansioni facilmente attuabili su base ibrida, ossia svolte dall’uomo con l’ausilio delle nuove tecnologie, soprattutto per le attività di ideazione, pianificazione, coordinamento delle attività e gestione dei dati.
La tecnologia e l’intelligenza artificiale sono al servizio della creatività, non solo di architetti, grafici e designer (che costituiscono l’1,3% dei professionisti iscritti ad AppLavoro.it), ma anche di parrucchieri ed estetisti (il 2%).
Salute
Per quel che riguarda l’ambito della medicina e della salute (il 6,25% dei lavoratori iscritti al portale), sappiamo (dai dati forniti dall’Osservatorio della Sanità Digitale del Politecnico di Milano) che, dopo l’esperienza della telemedicina in era Covid, otto medici su dieci si dicono interessati all’utilizzo della televisita e del telemonitoraggio di pazienti o persone anziane, mentre il 47% dei medici specialisti e il 39% dei medici di medicina generale in Italia utilizza attualmente il teleconsulto. Tuttavia, il settore stenta a ristrutturarsi e a innovarsi in termini dell’utilizzo delle tecnologie digitali.
Settore del recruiting
Lo stesso non si può dire per il settore del recruiting, uno dei pochi che nel nostro Paese ha saputo cogliere tempestivamente le opportunità aperte dal digitale: Internet e la digitalizzazione hanno già trasformato le modalità per cercare e offrire un impiego da molti anni, grazie a siti e app: la stessa Applavoro, è una delle piattaforme esistenti in Italia, sin dalla fondazione, avvenuta nel 2019 ad opera dell’imprenditore Marco Contemi, si avvale di tutti gli strumenti attualmente disponibili nel mondo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ha introdotto, ancor prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, il servizio delle video-presentazioni dei candidati ai posti di lavoro alle aziende che utilizzano la piattaforma per la ricerca e selezione del personale, direttamente on line, ottimizzando e velocizzando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro rispetto a un centro per l’impiego tradizionale.
Insomma, dalle fabbriche al terziario, tutti i settori produttivi stanno subendo una rapida evoluzione digitale che vede le professioni legate alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione fare da capofila a tutte le altre.
Baluardo del lavoro analogico o non digitale, in Italia, restano, per ora, gli addetti alle pulizie (circa il 5% delle professioni incluse in AppLavoro.it), i manutentori, gli elettricisti, i cuochi, gli addetti alla ristorazione, agricoltori e un’enorme fetta di professioni che, per loro natura, richiedono il lavoro a contatto diretto e l’impiego di risorse mentali tipicamente umane: l’intuito, la creatività, la capacità decisionale, la comprensione delle situazioni, che l’intelligenza artificiale non è in grado di operare.
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