Piano Nitrati
Con la Legge N.396 approvata dal Consiglio Regionale lo scorso mese di Novembre è stata accolta la proposta presentata e sostenuta dal Consigliere Regionale Emanuele Cera, che prevede il finanziamento diuna importante iniziativa prevista nel piano di azione nelle zone vulnerabili da nitrati.
Nello specifico, evidenzia il Consigliere Regionale, è stato contemplato nel contesto delle azioni sperimentali che concorrono all’attuazione della direttiva 91/676/CE del Consiglio del 12 dicembre 1991, lo
stanziamento di un contributo pari a euro 550.000,00 per gli anni 2023 e 2024 in favore del Consorzio
di Bonifica dell’Oristanese, quale soggetto attuatore individuato dall’accordo tecnico di collaborazione
sottoscritto con la Direzione Generale Agenzia regionale del distretto idrografico,.
Il finanziamento al Consorzio di Bonifica, precisa Cera, prevede l’installazione di 4 bioreattori da effettuarsi in alcune aziende zootecniche ricadenti nella zona vulnerabile da nitrati di origine agricola (ZVNOA) di Arborea. I bioreattori già sperimentati in altre Regioni d’Italia, sono un efficace e alternativo strumento tecnologico utile per il trattamento biologico dei reflui ad elevato contenuto di Azoto.
La necessità, continua il Consigliere, nasce dal richiamo che la Commissione Europea con nota
C(2018)7098 del 9 novembre 2018 inviata alle autorità italiane con una lettera di messa in mora ai sensi
dell’art. 258 del TFUE (trattato funzionamento Unione Europea), con la quale contesta all’Italia il mancato rispetto degli obblighi di protezione delle acque dall’inquinamento provocato da nitrati provenienti da
fonti agricole previsti dalla direttiva 91/676/CEE del Consiglio.
A seguito della lettera di messa in mora, la Regione con Deliberazione n. 3/24 del 22.01.2020, ha provveduto a designare e a perimetrare le nuove ZVN e a dare mandato per l’elaborazione entro un anno del
relativo programma di azione. A tal fine si è reso necessario, prosegue l’esponente politico oristanese
che si è occupato personalmente a più riprese della complessa e articolata questione “Nitrati”, richiedere
lo stanziamento di apposite risorse finanziarie aggiuntive, da destinare agli enti che provvederanno ad
effettuare le attività relative l’adozione e successiva attuazione dei programmi d’azione, nonché quelle di
monitoraggio e controllo per la verifica dell’efficacia degli stessi.
In sede di Legge di stabilità LR 10/2020 è stato inserito l’articolo 3, comma 1, recante: “Per l’attuazione
della direttiva 91/676/CE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole e la realizzazione delle
attività propedeutiche alla delimitazione delle nuove zone vulnerabili da nitrati di origine agricola
nel territorio della Regione, e per l’adozione e l’attuazione dei relativi programmi d’azione, è autorizzata la spesa in favore degli enti a ciò competenti di euro 200.000 per il triennio negli anni
2020-2022 ” Somme largamente insufficienti precisa Cera, ed infatti per il 2020 già utilizzate per la sola zona vulnerabile ai nitrati di origine agricola (ZVNOA) di Arborea, e quindi senza risorse alcune per le ulteriori
zone delimitate dalla citata delibera in attuazione della direttiva.
Successivamente, in attuazione della citata DGR 3/24 del 22.01.2020 con delibera del Comitato Istituzionale n. 2 del 3 marzo 2021 pubblicata sul B.U.R.A.S n. 16 del 11/03/2021, è stato adottato il Programma d’azione per le nuove ZVN ai fini dell’espletamento delle procedure di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica e della successiva approvazione da parte della Giunta Regionale.
Ai sensi della stessa Delibera del Comitato n. 2 del 03.03.2021 nelle more dell’approvazione del Programma d’azione, le istituzioni competenti interessate e le aziende che svolgono attività agro zootecnica
nelle Zone vulnerabili, hanno avviato con il coordinamento del tavolo di lavoro permanente di cui all’art.
49 della disciplina regionale, un percorso per il progressivo adeguamento alle disposizioni del Programma d’Azione. In particolare, sottolinea il Consigliere Cera, l’ARPAS e le Amministrazioni Provinciali
il cui territorio è interessato dalle ZVN, hanno adottato le opportune disposizioni organizzative al fine di
garantire lo svolgimento dei compiti istituzionali derivanti da quanto stabilito dal D.Lgs 152/2006 e, nello
specifico, dal Programma d’azione che comporta la predisposizione di un programma di sorveglianza,
monitoraggio e controllo per:
• ·la verifica da parte delle Province interessate del rispetto da parte delle aziende degli obblighi e
delle disposizioni tecnico -amministrative riguardo alle modalità di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici, tramite i controlli dell’apposita modulistica e mediante le ispezioni in
azienda con l’irrogazione, se del caso, delle relative sanzioni amministrative;
• la verifica dell’efficacia dei Programmi d’azione adottati nelle zone vulnerabili tramite il monitoraggio da parte dell’ARPAS dei suoli e delle acque superficiali e sotterranee.
Per quanto sopra riportato, valutato il territorio interessato che coinvolge le Province di Sassari, Oristano e Sud Sardegna e il numero delle aziende sottoposte a controllo (che si stima almeno pari a 200),
nonché il coinvolgimento di due nuove Province che si trovano a dover implementare le disposizioni di
un programma d’azione per le zone vulnerabili con il conseguente aumento del numero e della complessità delle attività da porre in essere per adempiere alla Direttiva comunitaria e non incorrere in
un’ulteriore procedura di infrazione, si è ritenuto indispensabile l’incremento delle risorse finanziarie
dedicate previste dall’art. 3 comma 1 L.R. 10/2020.
Una risposta con un risultato importante, commenta con soddisfazione il Consigliere Emanuele Cera,.che
scongiura il rischio di vedere imposta una considerevole riduzione della quantità di capi presenti negli
allevamenti intensivi di Arborea, cosa precedentemente verificatasi in Olanda con conseguenti e immaginabili ripercussioni nel sistema zootecnico e socio economico della cittadina della bonifica e dell’intero
territorio.