Sabato 23 dicembre, presso il Centro Sociale Polivalente di Nurachi, alle ore 21.00, si terrà l’annuale e immancabile appuntamento con il Gospel Americano. Quest’anno sarà ospite dell’Ente Concerti “Alba Pani Passino” il gruppo: The Tony Washington Gospel Singers.
The Tony Washington Gospel Singers si presentano con un nuovo progetto artistico che unisce due straordinari artisti gospel quali James L. Patterson e Tony Washington.
Due artisti che uniscono anni di esperienza e cultura della musica afroamericana in questo straordinario progetto che fonde stili e percorsi musicali diversi con grande originalità associando la splendida voce di Patterson grande talento vocale e musicale di gospel contemporaneo allo stile gospel e R&B di Tony Washington.
La ricca tradizione gospel del South Carolina che nel corso dei decenni ha sfornato e forgiato centinaia di artisti e gruppi gospel, da quest’anno si arricchisce di questa nuova esperienza musicale che ha suscitato tanta curiosità nel circuito gospel delle Chiese Battista della regione.
Questo ensemble composto da sette elementi, si sviluppa su due fondamenti della cultura gospel afroamericana – la grande tradizione legata alla “voce” ed al “sound” delle profonde radici gospel interconnessa con un occhio di riguardo verso suoni contemporanei che creano un’interessante fusione tra passato e presente.
Il concerto mette in luce la stupenda voce di James L Patterson artista dotato di grande talento vocale e musicale che fin da piccolo si fa notare per la naturale predisposizione verso la musica gospel e spiritual, linfa vitale che gli scorre nelle vene e che vive come una sorta di “ministero” e missione per la diffusione musicale della buona novella. Qualità che si uniscono al grande talento di Tony Washington, cantante dalla voce “falsetto “che riesce magicamente a librarsi in un canto soulful straordinariamente emozionante e raffinato, al punto da superare in bellezza e seduzione altre forme di canto profano.
Tony Washington nell’ambito della musica gospel ha dato vita ad uno stile che sta vivendo negli Stati Uniti una diffusione sempre più radicata, riconducibile ad un’idea di “Gospel & Rhythm” svincolata dagli stereotipi classici della musica di testimonianza e culto della cultura afroamericana. Sintesi tra gli inni sacri della tradizione bianca e la matrice ritmica della musica nera dell’Africa, questo stile musicale è attualmente una delle espressioni artistiche più originali e creative del sud degli USA.
Si tratta di un movimento vivissimo ed in continua evoluzione contaminato dalle tendenze più recenti della Black Music (dal R’n’b al Rap) dove si inserisce in questa linea di rinnovamento con un repertorio in versione “rhythm”, una base “funky” aggressiva e coinvolgente. Il gospel di Tony (cantante dalla voce che fa innamorare) si distingue nettamente da quello tradizionale di molti artisti del Nord degli U.S.; il suo ardore musicale è così contagioso da trascinare qualsiasi astante, cultore o curioso ad una spontanea partecipazione, basata esclusivamente sull’amore, la gioia e l’irrefrenabile voglia di liberare il proprio corpo e lo spirito in una danza collettiva.
Tony Washington proviene da Charleston (South Carolina) città dove ha sede la chiesa battista “The Abundant Life Tabernacle” dove è voce solista del coro della sua chiesa. Arriva per la prima volta in Europa per partecipare con grande successo al rinomato festival “Lugano Blues To Bop” (Svizzera) successivamente in Germania, Francia e Italia dove si esibisce in importanti manifestazioni.
Nel nostro paese è accolto con grande entusiasmo, ogni concerto è affollato da schiere di appassionati che regalano a questo scatenato cantante calore ed ammirazione.
Un concerto che restituisce al meglio il clima vibrante della religiosità nera, con momenti trascinanti quando Mildred Daniels e Tony già magnetico leader sul palco, scendono fra il pubblico a cantare. La musica che James Brown avrebbe eseguito se non avesse abbandonato in gioventù la congregazione religiosa dove cantava: chi non lo ricorda nei panni dell’illuminato pastore in “The Blues Brothers”?