Università di Bologna insignita con il premio mondiale dedicato a Leonardo da Vinci
Bologna – in occasione dell’evento “Respice Finem” dedicato al 520° anniversario del Parmigianino si è svolto al suo interno un evento importante di premiazione.L’Università di Bologna
L’Università di Bologna fondata nel 1088, la più antica del mondo occidentale, al cui interno sono passati tra i suoi banchi studenti da tutta Europa, rende la sua storia ricca di aneddoti e curiosità.
L’Ateneo ha ricevuto il prestigioso Premio Internazionale Leonardo “The Immortal Light”, istituito in occasione delle celebrazioni del 500° Anniversario di Leonardo da Vinci e che viene svolto ogni anno e promosso dall’International Committee Leonardo da Vinci, il quale intento è di premiare le eccellenze italiane nel mondo nei diversi ambiti studiati da Leonardo. Le sezioni di premiazione sono 15.
Quest’anno il Premio Internazionale per la Sezione Ricerca Culturale e Istruzione è stato conferito all’Alma Mater Studiorum, con la seguente motivazione: Una realtà secolare connessa all’istruzione, ricerca e accoglienza, avamposto culturale sul fronte internazionale che rende la sua didattica e ricerca punti di riferimento per il tessuto culturale mondiale, attestandosi al vertice dell’eccellenza con un connubio esemplare di tradizione e innovazione.
La storia di questo ateneo si intreccia con quella di grandi personaggi che operarono nel campo della scienza e delle lettere ed è riferimento imprescindibile nel panorama della cultura europea, giusto per citare alcuni importanti laureati dell’ateneo: Torquato Tasso, Giorgio Armani, Francesco Petrarca, Pier Paolo Pasolini, Niccolò Copernico, Laura Bassi, Giovanni Pascoli, Papa Gregorio XIII, Umberto Eco.
Oggi l’università di Bologna con i suoi 90000 studenti di cui 7000 studenti internazionali con 32 Dipartimenti, 5 scuole e 243 corsi di studio, rappresenta un eccellenza italiana. Il premio è stato consegnato da alcuni membri del progetto Andrea da Montefeltro scultore internazionale e premio mondiale della pace nell’arte e Annalisa Di Maria tra i massimi esperti al mondo di Leonardo da Vinci e specializzata nella corrente neoplatonica.
I premi
Tra i premi che sono stati consegnati nelle diverse edizioni troviamo:
Sezione Tutela e Sicurezza:
Arma dei Carabinieri, Corpo dei Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia di Stato
- Sezione Ingegneria Meccanica (Scuderia Ferrari)
- Sezione Ingegneria Energetica (Ducati Energia)
- Sezione Astronomia (Stefano Giovanardi – Planetario di Roma)
- Sezione Tecnica (Museo Internazionale dell’Orologeria/Svizzera)
- Sezione Ricerca Culturale e Mecenatismo (Ordine secolare dei Servi di Maria)
- Sezione Ricerca Erboristica (Aboca)
- Sezione Ricerca Medica e Chirurgia Robotica (Robot Da Vinci e Prof. Claudio Vicini)
Se-Heon Kim – Korea Eun Chang Choi – Korea Yoon Woo Koh – Korea George Lawson – Belgio Chris Holsinger – Stati Uniti Scott Magnusson – Stati Uniti Filippo Montevecchi – Italia
- Sezione Musica (Nicola Piovani)
- Sezione Filosofia e Bellezza (Cav. Brunello Cucinelli)
- Sezione Tradizione e Territorio (Sbandieratori di Gubbio)
- Sezione Giornalismo (Giovanni Masotti)
- Sezione Beni Culturali (Monument’s Men e lo scrittore Robert Edsel)
- Sezione Semiologia (Grande Oriente d’Italia)
- Sezione Istruzione (Academia De Arte de Florencia – Accademia Musicale di Firenze)
- Sezione Scrittura (Scrittore Michele Gazo)
- Sezione Ambiente (Maurizio Saltarelli)
- Sezione Recupero dei Beni Architettonici ( Regione Toscana)
- Sezione Recupero dei Beni Artistici (Salvatore Ferragamo SpA)
- Sezione Ingegneria Meccanica e Design (Maserati)
- Sezione Ricerca Culturale (Gianfranco Ravasi)
Riconoscimenti per meriti consegnati:
Polo Museale della Toscana, Regione Emilia Romagna , Ambasciata Francese di Roma, Regione Umbria, Regione Marche, Regione Toscana.
Conferenza Internazionale “Respice Finem”
Bologna è stata la sede che ha ospitato la Conferenza Internazionale “Respice Finem” patrocinata dal Comune dedicata all’Anniversario dalla nascita dell’artista Girolamo Francesco Maria Mazzola meglio conosciuto come il Parmigianino. Durante la manifestazione alla presenza delle istituzioni e autorità, è stato presentato un disegno inedito della grandezza di 18.9 cm per 17.7 cm, rappresentante una santa famiglia e di proprietà di una importante società bolognese.
L’opera apparteneva alla celebre collezione di Emile Calando e si trovava nello stesso lotto insieme a opere di Michelangelo e Raffaello, ora presenti nei blasonatissimi musei mondiali. Grazie agli studi e le ricerche scientifiche effettuate sull’opera, i ricercatori ipotizzano che possa trattarsi di un bozzetto giovanile del Parmigianino del suo periodo romano e di evidente stile manierista.
Il disegno venne piegato in quattro parti, insieme ad un’opera di Raffaello che oggi, si trova presso la National Gallery di Washington. Tra i committenti più importanti del Parmigianino abbiamo l’ordine secolare dei Servi di Maria, casualità che questo importantissimo evento sia stato svolto proprio all’interno della Basilica Maggiore di Bologna. Sono intervenuti alla conferenza Maria Cecilia Visentin, docente di storia dell’arte specializzata nell’iconografia pittorica religiosa e Lucica Bianchi i quali hanno delineato la vita e uno spaccato storico della vita e delle opere del grande artista; Annalisa Di Maria tra i massimi esperti internazionali di Leonardo da Vinci e del rinascimento italiano che ha presentato l’opera inedita e lo studio storico stilistico ad esso associata.
Lo studio scientifico
Lo studio scientifico è stato affrontato dagli interventi di Stefano Fortunati, specializzato in manoscritti rinascimentali ed esperto di carte antiche e Andrea da Montefeltro ricercatore scientifico e scultore internazionale premio mondiale della pace nell’arte: “La presenza di una forte simbologia alchemica sono elementi che portano a propendere per l’accostamento all’artista parmense”.
Il disegno riporta una evidente ispirazione all’arte del grande Raffaello, fu catalogato come “scuola di Raffaello Sanzio”e realizzato probabilmente dall’artista proprio a Roma. Si sa infatti, come il giovane Parmigianino, venisse considerato già a suo tempo, la reincarnazione di Raffaello Sanzio, fu talmente ispirato a lui dal tentare addirittura di assomigliargli, morendo destino della sorte, anche lui a 37 anni.
Dalle parole della Di Maria“Il disegno fu eseguito con tecnica mista su carta di lino vergata e presenta molti aspetti simbolici tipici della pittura del Parmigianino, e nonché molti ripensamenti. Le mani disegnate in quest’opera, sono un dettaglio determinante nell’accostamento all’autore”.
La simbologia dell’opera presentata è molto forte
Artista raffinato, conobbe fin da subito una notevole fortuna critica, anche in virtù della sua vita tormentata, come si ritrova nel racconto di Giorgio Vasari secondo cui l’artista preso dai suoi esperimenti alchemici, avrebbe abbandonato l’arte, assorbito dall’alchimia al punto tale da autodistruggersi in un modernissimo esempio di introspezione psicologica, e da quel momento la sua memoria si perse nelle storia.
Durante la mattinata è stato inoltre consegnato l’importante premio internazionale “Leonardo The Immortal Light”per la sezione Istruzione e Ricerca Culturale promosso dall’International Committee Leonardo da Vinci, all’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum, attestandosi al vertice dell’eccellenza con un connubio esemplare di tradizione e innovazione.
La seconda premiazione è stata conferita nei confronti dell’ordine secolare Dei Servi Di Maria nati nel 1233 che nel tempo sono stati tra i più importanti committenti dei grandi artisti italiani, tra cui proprio il Parmigianino, premi realizzati dall’artista Andrea da Montefeltro L’estetica parmigianesca nel disegno traspare in modo importante associato ai molteplici rimandi alchemici che si aggiungono ad una spiccata eleganza, che si notano dalla morbidezza dei lineamenti dei soggetti, creando una sorta di straniamento tipico dell’arte manierista.