“Uomo e Galantuomo” con Geppy Gleijeses da domani (mercoledì 13 dicembre) tra Cagliari e Sassari
Omaggio al genio di Eduardo De Filippo con “Uomo e Galantuomo”, fortunata commedia scritta nel 1922 dall’artista partenopeo per il fratellastro Vincenzo Scarpetta e rappresentata dal Teatro Umoristico I De Filippo nel 1933, infine inserita nella “Cantata dei Giorni Pari”, in cartellone da mercoledì 13 fino a domenica 17 dicembre (tutti i giorni da mercoledì a venerdì alle 20.30, sabato 16 dicembre alle 19.30 e domenica 17 dicembre alle 19, e venerdì 15 doppio spettacolo con la replica pomeridiana alle 16.30) al Teatro Massimo di Cagliari, poi lunedì 18 dicembre alle 21 al Teatro Comunale di Sassari sotto le insegne della Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.“Uomo e Galantuomo” con Geppy Gleijeses
La divertente pièce racconta le (dis)avventure di una compagnia di guitti, scritturati per una serie di recite in una località balneare e ospiti dell’albergo a spese di un ricco gentiluomo, don Alberto De Stefano: dopo un esordio sfortunato tra critiche e fischi, il capocomico Gennaro De Sia decide di mettere in prova “Mala Nova” di Libero Bovio, per andare incontro al gusto di un pubblico colto e esigente.
Nell’intricata trama, arte e vita si mescolano in un gioco di specchi, mentre emergono le difficoltà del quotidiano, la scarsità di mezzi dei teatranti e la necessità di risparmiare il più possibile, magari cucinando in camera o rimediando un invito a cena, in contrasto con il lusso e lo sfarzo dei villeggianti, e si manifestano anche le umane passioni, primo fra tutti l’amore, sentimento universale che non conosce distinzioni di classe e neppure differenze d’età.
In seno alla compagnia, è nata la relazione tra Gennaro De Sia e la primadonna Viola, ma anche il mecenate Alberto Di Stefano ha una segreta liaison con la misteriosa Bice, moglie, come si scoprirà poi, del conte Tolentano, illustre medico ma gelosissimo e preoccupato di salvaguardare l’onore, così come Salvatore, fratello di Viola, che chiede una riparazione per lo stato della sorella, vistosamente incinta – mentre in “Mala Nova” l’operaio Andrea vendica l’oltraggio fatto a Rosina.
Geppy Gleijeses
Sotto i riflettori Geppy Gleijeses, allievo di Eduardo De Filippo, da cui ha ricevuto l’autorizzazione a rappresentare le sue opere (come ha fatto con successo, a partire da “Il figlio di Pulcinella”, “Chi è cchiù felice e’ me!” e “Gennariniello” negli Anni Settanta per arrivare a “Filumena Marturano” con regia di Liliana Cavani nel 2016, per cui ha ricevuto il Premio Flaiano e il Premio come “Miglior Attore Europeo” dell’Accademia Europea Medicea) nel ruolo del capocomico Gennaro De Sia con un affiatato cast, formato da Patrizia Spinosi, Ciro Capano e Gino Curcione accanto a Roberta Lucca, Gregorio Maria De Paola, Irene Grasso, Riccardo Feola e a Salvatore Felaco e Demi Licata, con la partecipazione di Ernesto Mahieux (David di Donatello per “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone) nei panni dell’aristocratico conte Tolentano, per la regia di Armando Pugliese (produzione Gitiesse Artisti Riuniti e Teatro della Toscana).
Un suggestivo allestimento che rimanda alle atmosfere degli inizi del Novecento, con scene di Andrea Taddei e costumi di Silvia Polidori, disegno luci di Umile Vainieri e musiche di Paolo Coletta (aiutoregista Norma Martelli) fa da sfondo alla vicenda, costruita intorno a un intrigante meccanismo metateatrale per cui gli attori recitano sul palco ma anche nel gran teatro del mondo, e i drammi e gli amori che destano l’interesse del pubblico assomigliano pericolosamente a quel che accade nella realtà.
La questione delicata e sempre attuale dell’adulterio assume un particolare risalto, sia per quel che riguarda la condizione femminile in una società patriarcale e la rigida morale che vieta i rapporti fuori dal matrimonio, sia per le severe norme giuridiche e la condanna dei colpevoli al carcere (o al manicomio, se si preferisse la simulazione della pazzia per evitare lo scandalo o la necessità di un duello). Nella mentalità dell’epoca, ma le cose non sono cambiate più di tanto, salvo forse per la condizione delle ragazze madri, un uomo libertino otteneva facilmente comprensione se non ammirazione per le sue imprese, mentre a una donna non era consentito di tradire il marito né tanto meno di avere un figlio se non all’interno del sacro vincolo del matrimonio.
“Uomo e Galantuomo” di Eduardo De Filippo
“Uomo e Galantuomo” di Eduardo De Filippo – rappresentata per la prima volta da Vincenzo Scarpetta nel 1924 con il titolo “Ho fatto il guaio? Riparerò!”, poi ripresa dall’autore con la sua compagnia, il Teatro Umoristico I De Filippo, con il titolo definitivo di “Uomo e Galantuomo” (e registrata anche per la televisione, nel 1975, con la regia dello stesso Eduardo De Filippo, anche protagonista accanto a Angelica Ippolito, Isa Danieli, Ferruccio de Ceresa e Luca De Filippo) rappresenta un felice esempio del talento del grande drammaturgo napoletano, capace di far (sor)ridere e pensare.
La storia tragicomica, al confine tra il dramma e la farsa perché questioni come l’onore e la gelosia (frutto di un malinteso sentimento di possesso) sfociano facilmente nel crimine anche come retaggio di un’arcaica civiltà patriarcale (e nell’ordinamento giuridico italiano, con precedenti remoti già nell’antico Codice di Hammurabi, la normativa sul “delitto d’onore” resta in vigore fino al 1981) si risolve (anche) grazie all’escamotage della follia. Nell’insistere sulla chiave della leggerezza, anche attraverso una serie di irresistibili gags, come nel momento delle prove con un inesperto suggeritore, Eduardo De Filippo risolve con eleganza una situazione vagamente incresciosa e spinosa, e trasforma (la finzione) dell’insanità mentale in un’utile via di fuga.
Una commedia senza tempo – per l’universalità dei temi trattati, sia pure declinati in maniera confacente per l’epoca – ma soprattutto per la profonda conoscenza dei meccanismi del comico, in un susseguirsi di equivoci e scambi di persona, battute ironiche e coups de théâtre, per approdare al folgorante finale in cui il capocomico fa tesoro di quanto appreso e riesce perfino a farsi beffe della legge… con splendida nonchalance…
Oltre la Scena – incontri con gli artisti: giovedì 14 dicembre alle 17.30 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari, Geppy Gleijeses, Ernesto Mahieux e la compagnia, in un dialogo con il pubblico coordinato da Alessandra Menesini (L’Unione Sarda), raccontano “Uomo e Galantuomo” di Eduardo De Filippo. Una riflessione sul teatro del grande artista partenopeo, come sul lavoro dell’attore, e sul rapporto tra verità e finzione, sul palco come nella vita. INGRESSO GRATUITO (fino a esaurimento posti).
Info e prezzi
La Grande Prosa & Danza al Teatro Massimo di Cagliari
abbonamenti – La Grande Prosa | turni A, B, C (mercoledì / giovedì / venerdì)
platea I settore: intero 270 euro – ridotto 225 euro
platea II settore: intero 230 euro – ridotto 185 euro
Loggione 105 euro
abbonamenti – La Grande Prosa | turni D e E (sabato / domenica)
platea I settore: intero 300 euro – ridotto 250 euro
platea II settore: intero 260 – ridotto 215
Loggione 105 euro
La Grande Prosa | Turno P (ore 16.30) – abbonamento 6 spettacoli 80 euro
abbonamenti – La Grande Prosa e Danza | 10 + 4 spettacoli
platea I settore: 305 euro
platea II settore: 260 euro
Loggione 115 euro
abbonamenti Danza (4 spettacoli) – turni A e B
platea I settore: intero 105 euro – ridotto 85 euro
platea II settore: intero 95 – ridotto 75
Loggione 45 euro
biglietti – La Grande Prosa | Danza
platea I settore: intero 35 euro – ridotto 27 euro
platea II settore: intero 30 euro – ridotto 22 euro
Loggione 15 euro
La Grande Prosa | Turno P (ore 16.30) – posto unico 15 euro
Prevendite: Biglietteria del Teatro Massimo di Cagliari (dal lunedì al venerdì dalle 17 fino alle 20) – cell. 345/4894565 – e-mail: [email protected] – www.cedacsardegna.it
Box Office Sardegna – viale Regina Margherita n. 43 – Cagliari
prevendite online www.vivaticket.com:
https://www.vivaticket.com/it/Ticket/uomo-e-galantuomo/215706
INFO: – cell. 345/4894565 – e-mail: [email protected] – www.cedacsardegna.it
SASSARI / La Grande Prosa & Danza
abbonamenti – La Grande Prosa
Platea intero € 160 – ridotto € 145
Galleria intero € 145 – ridotto € 130
studenti € 85
abbonamenti La Grande Prosa e Danza
Platea intero € 210 – ridotto € 180
Galleria intero € 180 – ridotto € 165
studenti € 110
biglietti:
Platea intero € 25 – ridotto € 20
Galleria intero € 20 – ridotto € 18 – ridotto studenti 15
Loggione intero € 15 – ridotto studenti € 10
info: cell. 339/1560328 – 376/0876154 – e-mail: [email protected]
prevendite biglietti: Le Ragazze Terribili – via Roma 143 – Sassari – tel. 079/278275
biglietteria online: www.vivaticket.com